Gli incentivi proseguiranno anche nel 2010, ma non per il settore auto. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a margine dei consiglio informale dei ministri dell'Industria europei a San Sebastian. Per il ministro gli aiuti al settore delle quattro ruote quest'anno si limiteranno solo all'innovazione e alla ricerca. Parlando poi del futuro di Termini Imerese, Scajola, ha affermato che una "soluzione possibile" potrebbe essere quella dell'auto elettrica.
"Credo sia opportuno quest'anno dare incentivi ad altri settori che hanno bisogno di essere spinti", ha detto Scajola. "Nel 2009 il governo ha incentivato fortemente il settore auto. Mi pare che qui a San Sebastian stia prevalendo la tesi di uscire dal sistema di incentivi sul settore delle quattro ruote". Tuttavia c'è la necessità "di dare certezze altrimenti i consumi frenano. Credo quindi che sia opportuno quest'anno dare aiuti ad altri comparti".
L'auto, però non sarà abbandonata del tutto. Scajola ha precisato che per il settore delle quattro ruote gli interventi del governo si concentreranno sull'innovazione e la ricerca.
Sembra essere così giunta alla capitolo finale la querelle con il Lingotto sull'opportunità di concedere o meno incentivi al settore. Un balletto che aveva chiamato in causa anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne e il presidente del gruppo Luca Cordero di Montezemolo.
"Il governo è disponibile a dare una mano ma Fiat non sembra interessata a nuovi incentivi", aveva dichiarato il premier. "Per quanto riguarda gli eco-incentivi - aveva immediatamente replicato l'a.d. del Lingotto - voglio sottolineare che l'eventuale scelta del governo di non rinnovarli ci trova pienamente d'accordo". Il governo "faccia la sua scelta - erano state le parole di Marchionne - e noi accetteremo senza drammi. Ma abbiamo bisogno di decisioni in tempi brevi e di uscire dall'incertezza, poi saremo in grado di gestire il mercato e la situazione qualunque essa sia". Dopo l'a.d. era sceso in campo anche il presidente Montezemolo affermando che più che gli incentivi alla Fiat serve un serio piano industriale.
Il ministro Scajola dopo il botta e risposta aveva preso tempo affermando che prima di prendere delle decisioni bisognava vedere l'orientamento degli altri Paesi Ue. Ed ora finalmente le intenzioni sembrano chiare: gli aiuti all'auto saranno pochi e limitati e i fondi andranno a sostegno degli altri settori bisognosi.
Per Termini la soluzione poterbbe essere l'auto elettrica
Per sapere invece quale sarà il futuro dello stabilimento siciliano di Termini Imerese, bisognerà attendere la prossima settimana, quando Scajola riferirà nell'aula del Senato sulla situazione dell'impianto Fiat.
Intanto il ministro vaglia le varie soluzioni possibili. E una di queste potrebbe essere la produzione di auto elettriche. A San Sebastian, ha detto Scajola, "ho preso contatti con i colleghi ministri per trovare una soluzione possibile sull'auto elettrica a Termini Imerese".
(fonte tgcom)