Secondo il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, "stiamo ora uscendo dalla crisi con un tasso di crescita basso, ai minimi europei". Nella relazione al Forex ha indicato poi come "una crescita economica sostenuta sia base di benessere" e come per ottenerla occorra una condizione: "le riforme strutturali, la cui mancanza ha segnato la perdita di competitività del Paese che dura da un quindicennio". Quanto all'euro "è saldo".
"Una crescita economica sostenuta è base di benessere - ha aggiunto Draghi - è presupposto della stabilità finanziaria per un Paese ad alto debito pubblico come l'Italia, è futuro per i giovani, dignità per gli anziani. Il nostro Mezzogiorno trarrebbe forza, può esserne traino".
"Euro è saldo ma rafforzare governo economico Ue"
"L'euro è saldo" ha affermato Mario Draghi ma sottolineando la necessità di avere nell'Unione europea "la stessa attenta verifica, lo stesso energico impulso che sono stati esercitati negli ultimi anni sui bilanci pubblici". "Dieci anni fa - ha spiegato Draghi - all'avvio della moneta unica si levarono voci a richiedere anche un governo economico dell'Unione; furono sovrastate dai cori entusiasti che celebravano la meta raggiunta insieme all'impegno a resistere a ogni ulteriore integrazione".
"Senza ripresa disoccupati rischio su Pil e consumi"
"Alla fine dello scorso anno vi erano in Italia oltre 600 mila occupati in meno rispetto al massimo del luglio 2008. La quota di popolazione potenzialmente attiva che è al momento forzatamente inoperosa è elevata e crescente. Finché la flessione dell'occupazione non s'inverte permane il rischio di ripercussioni sui consumi, quindi sul Pil". Ha affermato ancora il governatore di Bankitalia.
"Banche: chiarezza su bonus manager"
Draghi ha chiesto anche che le prossime assemblee dei soci delle banche forniscano "informazioni esaurienti e dati puntuali" sull'adeguamento delle regole su bonus e stipendi ai nuovi standard internazionali. Ai sei maggiori gruppi il governatore ha chiesto di verificare la coerenza dei loro sistemi di incentivazione e remunerazione anche con le linee guida dell'Fsb di cui lo stesso Draghi è presidente.
"Mutui a tasso variabile: le banche avvisino le famiglie dei rischi"
Cala il credito erogato dalle banche italiane alle imprese nel periodo dicembre 2008-dicembre 2009 ma aumenta quello alle famiglie, principalmente per mutui a tasso variabile e per questo gli istituti di credito devono avvisare i contraenti "del rischio che corrono in caso di aumenti di tasso". Per Draghi tuttavia "secondo le indagini piuù recenti presso le banche vi è una moderata ripresa della domanda di finanziamenti da parte delle imprese".
"Costi conti correnti più semplici"
"La struttura" delle commissioni sui conti correnti bancari deve essere più semplice. E' un'altra richiesta del governatore della Banca d'Italia al Forex di Napoli. Secondo Draghi "la varietà di nuove commissioni rende difficile per i clienti confrontare le diverse offerte". Per il governatore "un nuovo intervento legislativo, che superi le incertezze interpretative del precedente, appare necessario". Per questo la Banca d'Italia inoltrerà al governo nei prossimi giorni "una proposta organica di disciplina che porti a oneri espressi con chiarezza".
"Commissioni bancarie aumentate per un terzo dei conti correnti"
Le commissioni sui conti correnti bancari hanno visto una riduzione in media ma "per circa un terzo dei casi l'onere è invece aumentato" con "una forte differenziazione" fra i diversi istituti di credito. Il dato emerge dall'indagine di Via Nazionale presso oltre 500 banche, rappresentative di circa l'80% dei conti correnti offerti alla clientela. Indagine disponibile sul sito internet della Banca d'Italia.
"Utili rafforzino patrimonio istituti"
Il governatore di Bankitalia ha ripetuto poi che gli utili realizzati dalle banche italiane devono essere "prioritariamente impiegati nel rafforzamento patrimoniale". Draghi ha comunque riconosciuto come gli istituti di credito del nostro Paese si "stanno rafforzando" e sono "ben attrezzati per fronteggiare lo scenario internazionale". Tuttavia, le nuove regole di Basilea 3 richiederanno alle banche italiane "adeguamenti non trascurabili'".
(fonte tgcom)