venerdì 2 aprile 2010

Piaggio, sale la quota di mercato

Bene il comparto degli scooter

E' in costante crescita nei primi tre mesi del 2010 la quota di mercato del Gruppo Piaggio nel settore due ruote in Italia. Lo rileva in una nota la societa' spiegando che sulla base dei dati diffusi oggi da Confindustria Ancma, il gruppo di Pontedera ha raggiunto nel mese di marzo appena concluso una quota di mercato complessiva del 29,1%, pari a una crescita di 4,3 punti percentuali rispetto al mese di febbraio e di 3,1 punti rispetto al gennaio di quest'anno.

Nel comparto dello scooter, a marzo il gruppo Piaggio ha conseguito una quota di mercato decisamente superiore allo scorso anno nel segmento scooter 50cc. Nello scooter over 50cc, il gruppo a marzo ha raggiunto il 35,1% di quota in costante progresso rispetto al 28,7% del precedente mese di febbraio e al 27,8% del gennaio 2010 anche grazie alle performance dello scooter Piaggio Beverly 300 Tourer che a marzo e' risultato il veicolo piu' venduto in assoluto sul mercato italiano.

Lo scooter Piaggio Liberty 125 e' risultato invece il "due ruote" piu' venduto in Italia in tale classe di cilindrata. Nelle motociclette il gruppo con una quota del 5,5% a marzo migliora leggermente quanto realizzato nei primi due mesi del 2010 e conferma la performance del primo trimestre dello scorso anno grazie ai marchi Aprilia, Moto Guzzi e Derbi. Tra le gamme di veicoli di maggior successo sul mercato italiano, il gruppo Piaggio nel mese di marzo ha cinque famiglie di propri prodotti nei primi dieci posti della classifica di vendita degli scooter over 50cc: Piaggio Beverly, Piaggio Liberty, Scarabeo, Vespa LX e Vespa GTS.

(fonte tgcom.it)

Conti pubblici, deficit/pil al 5,2%

Istat: è il dato peggiore dal 1996

Nel 2009 il rapporto deficit-Pil schizza al 5,2%, al netto dell'impatto delle operazioni di swap, in forte peggioramento rispetto al 2,7% del 2008. Secondo quanto riferisce l'Istat, si tratta del dato peggiore dal 1996. Lo Stato italiano ha perso inoltre lo 0,07% in operazioni di swap. Per la prima volta dal 1991, il saldo primario rispetto al Pil risulta negativo e pari allo 0,6% (era +2,5% nel 2008).

Nel 2009 si è registrato un indebitamento netto della Pa pari al 5,2 per cento del Pil contro il 2,7 del 2008. Lo comunica l'Istat. Nel quarto trimestre dell'anno passato il conto economico delle Amministrazioni pubbliche registra un indebitamento netto in rapporto al Pil è stato pari al 4,5 per cento (2,4 per cento nel corrispondente trimestre del 2008).

(fonte tgcom.it)

1/4/2010 Auto, +19,6% il mercato a marzo

Grazie a incentivi, ma ordini crollano

Gli incentivi alla rottamazione sostengono ancora le immatricolazioni di marzo, spingendole a 257.694 unità, con una crescita del 19,61% rispetto al 2009. Lo rende noto il ministero dei Trasporti. Per quanto riguarda le auto nuove, nel mese di marzo, la raccolta ordini in Italia segna ancora una forte contrazione con un calo del 35%, fa sapere in una nota l'Unrae (Unione rappresentanti autoveicoli esteri).

"Come previsto da Anfia il mese di marzo ha potuto godere degli effetti positivi riconducibili agli ultimi ordini registrati con il vantaggio degli ecoincentivi e tradotti in immatricolazioni in questo mese - ha dichiarato Eugenio Razelli, presidente dell`associazione -. La vera situazione del mercato, tuttavia, è ritratta dal pesante calo degli ordini, che nel primo trimestre 2010 sono stati 452.000 contro i 642.000 del primo trimestre 2009 (-30% circa)".

"Un calo che anticipa quello delle immatricolazioni a cui assisteremo fin dal prossimo mese e probabilmente nei successivi, anche considerando che il confronto avverrà con i mesi del 2009 che godevano degli effetti degli ecoincentivi - ha aggiunto-. Infine, non contribuisce positivamente al quadro generale l`indice di fiducia dei consumatori, che, secondo l`inchiesta mensile Isae relativa al mese di marzo, scende da 107,7 a 106,3, portandosi ai livelli dello scorso giugno".

Fiat, mercato in crescita a marzo
Le vetture immatricolate da Fiat Group Automobiles a marzo sono state 80.500, il 14,8 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2009. La quota di mercato è pari al 31,3 per cento, in crescita rispetto al 31 per cento di febbraio. Nel progressivo annuo Fiat ha venduto 210mila auto, il 20,2 per cento in più nel confronto con il primo trimestre del 2009. La quota progressiva è del 31,4 per cento. Questo il commento del Lingotto ai dati sulle immatricolazioni di marzo.

Nonostante il calo delle immatricolazioni di auto alimentate a metano e gpl, Fiat mantiene, con la Punto e con la Panda, la leadership nella classifica delle vetture più vendute in Italia. La prima con una quota del 21 per cento nel segmento B, la seconda con una quota del 32,8 per cento nel segmento A. E con il contributo della 500 (quinta nella classifica generale) la presenza del marchio Fiat nel segmento delle city car supera il 53 per cento.

(fonte tgcom.it)

giovedì 1 aprile 2010

Carburanti, maxi-stangata di Pasqua Governo pronto alla riforma

Per far scendere i prezzi alla pompa il sottosegretario Saglia rilancia le liberalizzazioni.
Le associazioni dei consumatori contro l'Unione petrolifera:«Speculano». Per un pieno 10,25 euro in più.

I prezzi dei carburanti continuano a salire. Proprio in prossimità del fine settimana di Pasqua, la verde è arrivata a 1,422 euro al litro, mentre il gasolio è ormai a 1,25 euro. Livelli su cui si scatena la polemica tra consumatori e petrolieri e che spingono anche il governo ad intervenire, rassicurando sul pieno impegno del ministero dello Sviluppo economico, ormai pronto a varare l'attesa riforma del settore. Lo scorso anno, in occasione delle vacanze di Pasqua, la benzina costava mediamente 1,214 euro/litro e il diesel 1,074 euro/litro. Un pieno costa quindi circa 10,25 euro in più.

SAGLIA - «Il confronto con tutte le categorie interessate alla riforma dei carburanti sta giungendo a proposte condivise», sottolinea il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia, spiegando che l'obiettivo dell'esecutivo è quello di «azzerare entro la fine della legislatura lo stacco speculativo sul prezzo industriale della benzina esistente tra l'Italia e la media dei paesi dell'Unione europea». La riforma, precisa il sottosegretario, intende armonizzare gli interessi delle imprese e dei consumatori rilanciando le liberalizzazioni e puntando in particolare su self e iperself. Per far scendere i prezzi alla pompa Saglia ne suggerisce un incremento fino all'80%.

(fonte corriere.it)

Nuovo accordo Ford-Microsoft

Collaborazione per l'auto elettrica

In America la tendenza da oltre un anno è ormai chiara: l'industria delle quattro ruote ha deciso di puntare su un ridimensionamento delle cilindrate e su nuovi motori più eco-rispettosi. Tendenza Obama insomma. E così i produttori sono corsi a investire nell'ibrido e tecnologie simili. In questo nuovo contesto arriva ora la notizia di una nuova collaborazione tra il gruppo Ford e la Microsoft per aiutare i futuri clienti di veicoli elettrici della casa americana a ''ottimizzare le modalita' con cui ricaricano i loro veicoli''. E' quanto hanno annunciato le due societa' nel corso del Salone dell'auto di New York.

Il nuovo servizio ''e' un significativo passo in avanti nello sviluppo dell'infrastruttura che rendera' i veicoli elettrici'' prodotti di ''successo'' afferma l'amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer. La collaborazione si basa sull'utilizzo della piattaforma Microsoft Hohm per le auto elettriche Ford: Hohm aiutera' i titolari di vetture elettriche a determinare quando e come e' piu' efficiente ed economico ricaricare la batteria. La Ford prevede di introdurre 5 veicoli elettrici entro il 2013. Chiaro dunque il senso di questo nuovo accordo con la Microsoft.

(fonte tgcom.it)

Giovani sempre più disoccupati in Italia +7,6% rispetto alla Ue

A febbraio la disoccupazione giovanile (15-24 anni) schizza a quota 28,2%. Il tasso generale è stabile all'8,5%. In un anno è aumentato di 1,2 punti
Il numero degli inattivi sale a 14 milioni 933 mila unità.
Il mese scorso sono stati persi 395 mila posti di lavoro


Vola a febbraio il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), attestandosi a quota 28,2%. La disoccupazione tra i giovani cresce di 0,8 punti percentuali rispetto a gennaio e di 4 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. Lo rende noto l'Istat nella stima provvisoria di febbraio relativa a occupati e disoccupati. I tecnici dell'Istituto sottolineano che il tasso italiano è superiore di 7,6 punti rispetto a quello relativo alla Ue-27 (20,6%). Resta stabile invece il tasso complessivo a 8,5%, con una variazione congiunturale nulla ma in crescita di 1,2 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. Il mese scorso sono stati persi 395 mila posti di lavoro. A perdere il lavoro sono stati soprattutto gli uomini: 294 mila a fronte di 101mila donne.

Le prime stime dell'Istat sull'occupazione mostrano che a febbraio il numero di occupati è pari a 22 milioni 806 mila unità, in calo dello 0,1% rispetto a gennaio e inferiore dell'1,7% (-395 mila unità) rispetto a febbraio 2009. Il tasso di occupazione è pari al 56,8% (inferiore, rispetto a gennaio, di 0,1 punti percentuali e, rispetto a febbraio dell'anno precedente, di 1,3 punti percentuali). Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2 milioni 127 mila unità, in crescita dello 0,2% (+4 mila unità) rispetto al mese precedente e del 16,2% (+297 mila unità) rispetto a febbraio 2009.

Il numero di inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni è pari a 14 milioni 933 mila unità, con un aumento dello 0,1% (+13 mila unità) rispetto a gennaio 2010 e dell'1,7% (+251 mila unità) rispetto a febbraio 2009. Il tasso di inattività è pari al 37,8% (invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 0,5 punti rispetto a febbraio 2009).

Per quanto riguarda la zona euro, il tasso di disoccupazione a febbraio continua ad aumentare, arrivando alla soglia simbolica del 10%, un decimale in più rispetto al mese precedente. I dati, riferiti da Eurostat, rappresentano il valore più elevato dalla creazione della moneta unica, nel 1999. L'ente statistico dell'Ue ha contato 61 mila disoccupati in più nell'area euro rispetto al mese precedente, a 15 milioni 749 mila totali. Nell'intera Unione Europea la disoccupazione ha raggiunto il 9,6% a febbraio, anche in questo caso un decimale in più rispetto al mese precedente. Nell'Unione a 27 si sono contrati 131 mila disoccupati in più, a 23 milioni 19 mila totali.

(fonte repubblica.it)

Fisco, metà degli italiani dichiara meno di 15mila euro

Il ministero dell'Economia rende note le prime statistiche delle dichiarazioni Irpef presentate nel 2009. In 418mila ammettono un reddito oltre i 100mila euro. Lombardia al top per il reddito medio complessivo

La metà degli italiani dichiara al fisco un reddito annuo non superiore a 15mila euro. Secondo il dipartimento delle finanze del ministero dell'Economia (che ha reso pubbliche le prime statistiche sulle dichiarazioni Irpef presentate nel 2009, relative al periodo d'imposta 2008), "circa la metà dei contribuenti dichiara non oltre 15mila euro annui e circa due terzi non più di 20mila euro". Meno dell'1% dei dichiaranti, 418 mila su 41,8 milioni, supera i 100mila euro, pagando il 18% del totale dell'imposta. Il 52% è pagato invece dal 13% dei contribuenti con redditi oltre i 35mila euro.

Lombardia al top.
Il reddito medio degli italiani è di 18.873 euro, per un'imposta netta media di 4.700 euro. Su base regionale, la Lombardia conferma il primato per il reddito complessivo medio più alto (pari a 22.540 euro). All'estremo opposto troviamo la Calabria con 13.470 euro. In relazione all'imposta netta, invece, il valore medio maggiore è quello del Lazio (5.740 euro), il minore quello della Basilicata (3.370 euro).

Meno partite Iva.
Cala il popolo delle partite Iva. L' introduzione del regime dei contribuenti minimi ha comportato un calo del numero delle dichiarazioni Iva in raffronto al 2007 (-7,7%, pari a 5,259 milioni): di queste, il 60,7% proviene da persone fisiche, il resto da società ed enti. Tuttavia il volume d'affari totale mostra un leggero aumento +0,6% (3.390 miliardi euro), mentre l'Iva di competenza cala dell'1,5% (78,675 miliardi euro). La distribuzione per natura giuridica, conferma che le società di capitali, pur rappresentando solo un quinto dei contribuenti, dichiarano l'83% del volume d'affari e il 74% dell'imposta. L'analisi settoriale denota il primato del settore del commercio per numero di contribuenti (25%) e imposta dichiarata (34,8%), mentre il settore manifatturiero primeggia per volume d'affari (30,4%).

(fonte repubblica.it)

mercoledì 31 marzo 2010

INDUSTRIA: SALGONO I PREZZI DI PRODUZIONE DEI PRODOTTI

I prezzi alla produzione dei prodotti industriali a febbraio sono aumentati dello 0,2% rispetto a gennaio e dello 0,4% rispetto a febbraio 2009. Lo comunica l'Istat. Si tratta del primo rialzo tendenziale da novembre 2008. Per i prodotti venduti sul mercato interno l'indice ha registrato un incremento congiunturale dello 0,1% e un incremento tendenziale dello 0,4%; per i beni venduti sul mercato estero l'indice ha invece segnato un aumento dello 0,5% rispetto a gennaio e dello 0,6% rispetto a febbraio 2009. La componente che cresce maggiormente è quella dell'energia: nel complesso i prezzi alla produzione hanno registrato un aumento del 5,9% in termini tendenziali e dello 0,8% in termini congiunturali; sul mercato interno l'aumento registrato è stato rispettivamente del 3,5% e dello 0,6%. In particolare, si è registrato, guardando al totale, un incremento dei prezzi alla produzione dei prodotti petroliferi del 24,5% rispetto a febbraio 2009 e dell'1% rispetto a gennaio, mentre per la fornitura di energia elettrica e gas si è avuto un calo dell'11,1% su base annua e un incremento dello 0,7% su base congiunturale. Per le industrie alimentari, le bevande e il tabacco si è invece registrato un calo tendenziale dell'1,5% e congiunturale dello 0,5%.

(fonte leggo.it)

martedì 30 marzo 2010

La Pasqua non conosce crisi. Per la tavola si spenderanno 3,5 miliardi

I rincari e le difficoltà economiche, secondo la Confederazione italiana agricoltori, non intaccano la tradizione: le spese maggiori per i prodotti tipici e dolci e uova. Tutto esaurito nei 18 mila agriturismo del nostro Paese

La crisi non intacca la tradizione della Pasqua. Come già si era verificato per Natale 2009 e a Capodanno, gli italiani sono disposti ad affrontare i rincari al dettaglio per alcune produzioni tipiche (dolci come le colombe e la pizza pasquale, carne e alcuni tipi di salumi), pur di non rinunciare alla tavola e alle vacanze.

Secondo i dati forniti dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori, si spenderanno 3,5 miliardi (il 5 per cento in più rispetto al 2009) per i tipici pranzi e colazioni pasquali, con prodotti tradizionali e legati alle nostre terre - agnello, salumi, formaggi, ortaggi, frutta, dolci, uova, pasta, vini e spumanti-.

Valigie pronte per 7 milioni di italiani, che approfitteranno della breve vacanza per visitare città d'arte e parchi. Tra i viaggiatori, circa 600 mila persone hanno scelto di invadere gli oltre 18 mila agriturismo del nostro Paese, che registrano per Pasqua e Pasquetta 2010 il tutto esaurito, dopo il calo di oltre il 6% dell'anno passato.

Nel complesso, tra pranzi, gite fuori porta, vacanze in Italia e all'estero si prevede una spesa complessiva di 10 miliardi di euro (il 12 per cento in più rispetto al 2009).

Le spese. Secondo la Cia gli italiani ripartiranno in questo modo le spese per allestire i pranzi di Pasqua e di Pasquetta: 520 milioni di euro per pane, paste e dolci; 690 milioni di euro per i formaggi; 840 milioni di euro per salumi, insaccati, agnelli e carni; 410 milioni di euro per prodotti ortofrutticoli (in particolare, carciofi, asparagi, radicchio) e per i legumi. E poi 290 milioni di euro per l'olio d'oliva e 620 milioni di euro per vini e spumanti. Da non dimenticare, infine, le uova: durante questa settimana Santa se ne consumeranno più di 380 milioni, soprattutto per preparare i classici dolci pasquali, per una spesa complessiva che si aggira attorno ai 130 milioni di euro.

(fonte repubblica.it)

Tremonti: in 3 anni riforma fiscale

"Il peso delle tasse è troppo alto"

La riforma fiscale è "la riforma delle riforme" e "la più grande riforma che uno può immaginare nel campo economico". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, aggiungendo che "è la nostra sfida nei prossimi tre anni". E sui conti pubblici il ministro aggiunge: "L'obiettivo è quello di una correzione dello 0,5% per l'anno prossimo e intendiamo rispettare gli impegni presi con i partner europei".

Il governo "è pronto a raccogliere la sfida sulle riforma strutturali" lanciata dal Fondo monetario internazionale. Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, commentando le valutazioni espresse dagli ispettori di Washington al termine della missione condotta nel nostro Paese. "Condividiamo totalmente l'analisi fatta sulla crisi e sul suo impatto", ha aggiunto il ministro, e "apprezziamo alcune valutazioni positive sulla politica condotta".

(fonte tgcom.it)

"Fiat ammoderna impianto in Serbia"

Wsj: produrrà modello auto per Chrysler

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Fiat "sta riattrezzando in modo discreto un impianto" che risale all'era di Tito a Kragujevac, nella Serbia centrale. Il quotidiano sottolinea come insieme al governo serbo il Lingotto stia investendo 700 milioni di euro nell'impianto, dove prevede di produrre due nuovi modelli, di cui uno potrebbe essere per Chrysler. Lo stabilimento dovrebbe produrre 200mila vetture all'anno nel 2011-2012..

''Quasi tutte le auto prodotte saranno destinate alle esportazioni, ma Fiat non ha ancoro reso noto a quali mercati le vetture saranno destinate. Dopo la Polonia e la Turchia, la Serbia sarà la terza are di produzione per Fiat nella regione'', aggiunge il Wall Street Journal. Fiat sta cercando di rendere l'impianto moderno. ''Abbiamo una forza lavoro a basso costo, altamente produttiva ed educata'', spiega Nebojsa Ciric del ministero dell'Economia e dello Sviluppo regionale serbo in un'intervista al Wall Street Journal.

''La Serbia è conveniente perché è un paese povero'', osserva invece Zoran Mihajlovich, rappresentante sindacale degli ex dipendenti della Zastava, a cui apparteneva lo stabilimento. In Serbia - osserva il Wall Street Journal - lo stipendio medio mensile è di 300 euro e il governo sta lavorando per far sì che il paese diventi un hub manifatturiero offrendo generosi incentivi. L'impianto è situato in un'area che era il cuore industriale della Yugoslavia di Tito prima della guerra civile. Le relazioni fra Fiat e Zastava risalgono al 1954 e sono culminate nella creazione di Yugo, basata sul modello della Fiat 127, nel 1980.

(fonte tgcom.it)

Per Apple nuovi picchi in Borsa

Sabato inizia la vendita dell'iPad

Il mercato si scalda per l'iPad e Apple sale in Borsa oltre i valori massimi di sempre (titolo fino oltre i 233 dollari). Dall'annuncio è partito tutto, ma ora si entra nel vivo visto che il tablet arriverà sabato prossimo sugli scaffali di 221 Apple Store negli Stati Uniti, oltre a essere disponibile presso la maggior parte dei punti vendita di Best Buy. Alcuni fra coloro che hanno preordinato l'iPad dovranno pero' attendere fino al 12 aprile prossimo.

Cupertino non ha fornito spiegazioni sul ritardo nella consegna, limitandosi a dire che chi vuole può continuare a ordinare l'iPad per poi andarlo a ritirare nei punti vendita il 3 aprile, oppure recarsi nei punti vendita autorizzati e acquistare direttamente il 3 aprile la tavoletta.

"L'iPad connette gli utilizzatori con le loro application e i loro contenuti in modo pi- intimo e divertente - afferma in una nota l'amministratore delegato di Apple, Steve Jobs. Non vediamo l'ora che i clienti possano mettere le mani sull'iPad questo fine settimana". Le attese legate all'iPad sono molto elevate, con Apple che comunque non ha fornito alcuna indicazione sul livello delle vendite che prevede. Secondo Katy Huberty, analista di Morgan Stanley, i fornitori di Cupertino prevedono - riporta AppleInsider - che solo nei primi tre mesi di vendita della tavoletta magica, Cupertino produrrà 2,5 milioni di iPad, mentre per l'intero 2010 ne sono previsti 8-10 milioni, ovvero una cifra decisamente superiore rispetto ai 5 milioni previsti da Wall Street.

Analisti e investitori sono alla ricerca di parametri per giudicare l'iPad nel breve e nel lungo termine. La realta' e il successo dell'iPad ''saranno determinati da quali applicazioni saranno sviluppate'' per la tavoletta magica, osservano alcuni analisti con il New York Times, mettendo in evidenza come altre variabili possono influenzare il successo dell'iPad e Apple. Fra queste la possibile cannibalizzazione da parte della tavoletta magica di altri prodotti Apple, come i MacBook, l'iPod Touch.

Alcuni analisti esaminano i precedenti Apple per prevedere la possibile quota di mercato dell'iPad. Nel 2001 le vendite di iPod sono iniziate lentamente: nel primo anno di commercializzazione ne furono venduti solo 372.000. Il secondo anno circa un milione di esemplari dopo l'apertura dell'iTunes Store. Per Apple la maggiore sfida sara' raggiunge un pubblico di massa, dato che l'iPad presenta caratteristiche nuove per i consumatori.

(fonte tgcom.it)

Antitrust, multa da 250mila euro a Bnl: "Scorretta sui mutui chiusi in anticipo"

La banca accusata di non comunicare alla clientela l'esistenza dello "sconto" sulla commissione una riduzione resa possibile da un'intesa tra l'Abi e le associazioni dei consumatori

Una multa di 250mila euro per "pratica commerciale scorretta" è stata inflitta dall'Antitrust a Bnl. Nel mirino dell'Autorità garante per la concorrenza sono le finite le modalità di comunicazione degli importi fissati a carico della clientela in caso di estinzione anticipata dei mutui.

L'autorità, in particolare, ha contestato alla Bnl (gruppo Bnp Paribas) di prospettare ai consumatori l'entità della penale senza specificare che l'importo è invece suscettibile di essere ridotto in base all'accordo sottoscritto dalle associazioni delle banche (Abi) e dei consumatori. Nel prospetto inviato ai clienti titolari di mutuo, cioè, non veniva fornita, almeno fino a febbraio 2010, alcuna indicazione sulla possibilità di beneficiare di un costo ridotto qualora il contratto di mutuo fosse stato stipulato per determinate finalità, come l'acquisto della prima casa o di immobili destinati ad abitazione o, da parte di persone fisiche, per svolgere attività economica o professionale.

Dall'istruttoria è emerso che la banca comunica la possibilità della commissione ridotta "soltanto dopo la produzione da parte del mutuatario della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa alla destinazione del finanziamento, e pertanto quando già il consumatore ha maturato la scelta di estinguere anticipatamente il mutuo.

Soddisfazione per la sanzione è stata espressa dalle associazioni dei consumatori: "La multa di 250.000 euro inflitta dall'Antitrust alla Bnl - dicono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori - va nella direzione sanzionatoria richiesta invano più volte negli esposti presentati dalle nostre associazioni". Le due sigle dei consumatori accusano poi la Banca d'Italia che, a differenza dell'Antitrust, anziché tutelare gli utenti difende "gli interessi delle banche in nome della stabilità del sistema".

(fonte repubblica.it)

Pmi, 9 miliardi di debiti "congelati", boom di domande per la moratoria

A febbraio le richieste sono cresciute del 13% malgrado l'intesa sia in vigore da 6 mesi.L'accordo Abi-imprese prevede la sospensione delle rate di quota capitale per un anno

Nove miliardi di debiti "congelati" e domande che continuano a crescere. E' questo il dato principale, alla fine di febbraio, della moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese. L'intesa tra Abi e associazioni degli imprenditori, sottoscritta al ministero delle Finanze alla fine dell'estate scorsa per lasciare ossigeno all'economia in un momento di crisi straordinaria, prevede in primo luogo la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei mutui e delle operazioni di leasing immobiliare (6 mesi per quello mobiliare).

Alla fine di febbraio, 153mila imprenditori avevano presentato domanda per la moratoria, il 13% in più rispetto a gennaio. Proprio questo incremento ha sorpreso il ministero dell'Economia e Finanze (Mef), dal momento che l'avviso comune per la sospensione dei debiti è in vigore da quasi sei mesi. Delle 153.468 domande presentate, quasi 23.000 (22.886) sono ancora in corso d'esame, mentre quelle non accolte sono 3.314 (2,2%). Le domande accolte al 28 febbraio sono state quasi 114.000 (113.682) per circa 9 miliardi di mutui e leasing sospesi. "9 miliardi lasciati nella disponibilità delle imprese", come ha voluto rimarcare Corrado Faissola, presidente dell'Abi.
L'Avviso comune sulla moratoria inoltre, si legge in una nota del Mef, "ha recentemente incluso alcune fattispecie di operazioni di particolare interesse per il settore agricolo nonché è stata ampliata anche ai mutui con agevolazione pubblica, se esplicitamente deliberato dall'Ente erogante".

Oltre al sistema bancario, all'Avviso comune hanno aderito numerose Camere di commercio e le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Umbria. Per presentare domanda c'è tempo fino al prossimo 30 giugno. L'obiettivo dell'intesa è principalmente quello di garantire la continuità aziendale a quelle imprese che hanno bisogno di pronta liquidità di cassa per superare il periodo di difficoltà dovuto alla crisi.

Rispetto ai settori di provenienza delle domande, spiccano in particolare industria, commercio/alberghiero e servizi. Se si guarda alla provenienza geografica (per sede legale dell'impresa), il 54,1% delle domande viene dal Nord Italia; il resto dal centro e dal sud. Al 25 marzo, le banche e intermediari finanziari che hanno aderito sono 584, pari a 33.555 sportelli (il 98,3% del totale sportelli presenti in Italia).

(fonte repubblica.it)

Grecia, pronta vendita 16mld bond

Per far fronte al debito con la Ue

Il governo greco a guida George Papandreou dovrà piazzare 16 miliardi di nuovi titoli del debito pubblico entro la fine di maggio. Questa la sfida da vincere, e la promessa da mantenere nei confronti dell'Europa, dopo l'approvazione del meccanismo di assistenza finanziaria da parte di Bruxelles. L'emissione di bond dovrà essere effettuata alle condizioni di mercato e dunque sarà piuttosto costosa.

Il premier Papandreou ha già detto che cercherà di vendere i titoli al momento più opportuno.

(fonte tgcom.it)

Fastweb, Scaglia lascia il Cda

Augura lavoro sereno a dipendenti

Il fondatore di Fastweb, Silvio Scaglia, si è dimesso dal consiglio d'amministrazione della società. Scaglia, attraverso i suoi avvocati, ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni da consigliere di amministrazione del Cda di Fastweb, al presidente Carsten Schloter. Nella sua lettera di dimissioni, Scaglia ha augurato al Cda, alla società e a tutti i dipendenti di Fastweb "un sereno e positivo sviluppo delle attività".
(La Presse)

"Un gesto che, anche alla luce dell'ipotesi di commissariamento di Fastweb, dimostra - a detta dei legali - la volontà del fondatore di evitare che la sua vicenda giudiziaria possa recare danno, direttamente o indirettamente alla società".

Scaglia aveva un incarico di mera rappresentanza, non esecutivo dal giugno del 2007.

(fonte tgcom.it)

lunedì 29 marzo 2010

Geronzi verso le Generali. Pagliaro nuovo n.1 di Mediobanca

Bollorè, sarà vicepresidente a Trieste: "Due polmoni dell'economia italiana che hanno saputo gestire benissimo l'anno della crisi"

Cambiano gli assetti di potere nella Finanza italiana, con un clamoroso passaggio già annunciato nei giorni scorsi: Cesare Geronzi lascia la presidenza di Mediobanca per approdare a Generali. Al suo posto sarà nominato l'attuale direttore generale della banca d'affari milanese, Renato Pagliaro.

Oggi a Mediobanca era in programma un comitato nomine. Nessuna comunicazione ufficiale, ma la concomitanza tra la conclusione dell'iter di presentazione della lista di maggioranza per il rinnovo del board della partecipata Generali con la convocazione in settimana di un patto di sindacato è chiaro: nella lista c'è Cesare Geronzi. I due attuali amministratori delegati delle Generali, Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot sono nell'elenco con lui per il prossimo cda: saranno quindi riconfermati.

A Trieste lascia, anche per motivi di età, Antoine Bernheim, francese, 85 anni. E un altro francese, Vincent Bollorè, diventerà vicepresidente delle compagnia assicuratrice. L'unico fra i partecipanti alla riunione che si è lasciato andare a considerazioni non scontate. "E' Mediobanca che decide la lista degli amministratori per il Leone ha detto - poi il nuovo cda della compagnia deciderà il presidente. "Dunque - ha affermato - oggi la sola preoccupazione è fare una lista di persone che potrebbero andare al consiglio di generali che possano essere utili al buon governo e al buon andamento della compagnia".

Bollorè investe in italia da oltre dieci anni. "Sono soddisfatto, ho sempre visto attorno a Mediobanca e a Generali un consensus, perché credo che tutti gli azionisti siano d'accordo sul fatto che non si tratti solo di una banca e di una compagnia di assicurazione: sono di più, sono uno dei polmoni dell'economia italiana. Siamo tutti sufficientemente ragionevoli, troveremo una soluzione per il bene di Generali e di Mediobanca. Non ho dubbi e confido molto nella capacità dei grandi investitori istituzionali italiani, industriali e bancari di trovare una soluzione condivisa per generali e per mediobanca".

Bollorè infine ha ricordato che il 2009 della crisi è stato gestito bene sia da Mediobanca che da Generali: "Spesso si pensa che in Italia sigestisca tutto con amicizie e relazioni. Ci sono le amicizie, ma tra persone competenti e professionali. E Mediobanca e Generali sono l'esempio di come si possa essere amici, competenti e professionali".

(fonte repubblica.it)

Auto, la Volvo passa ai cinesi

Firmato importante accordo a Goteborg

La Volvo parla ufficialmente il cinese. A Goeteborg è stato firmato l'accordo conclusivo che segna il passaggio del costruttore automobilistico svedese dalla Ford alla Geely, la maggior casa produttrice privata cinese, controllata dal milionario Li Shufu. Lo rende noto il portavoce del gruppo svedese, confermando un'agenzia di Nuova Cina. L'operazione coinvolge 22mila dipendenti in tutto il mondo.

Si tratta di una scommessa imprenditoriale molto importante. Non solo perchè Geely acquisisce una casa automobilistica con un fatturato cinque volte maggiore, ma anche perchè con l'avvicinarsi del closing dell'operazione i sindacati della Volvo sono allertati e chiedono la massima trasparenza nell'operazione,. La transazione, rivela il Financial Times, dovrebbe avere un valore di 1,8 miliardi di dollari pari a circa 1,3 miliardi di euro. Di tale cifra, tra i 500 e gli 800 milioni di dollari sarebbero prestati dalla Banca Europea degli Investimenti e altri 500 milioni dai governi di Svezia e Belgio, che ospitano gli impianti produttivi di Volvo.

La stampa svedese ha segnalato la mancanza di trasparenza della vendita interrogandosi sulla capacità effettiva di una società giovane come la Geely di finanziare l'acquisizione. Operazione definita addirittura "un salto nel vuoto" dal quotidiano Dagens Nyheter all'indomani dell'accordo. Dal canto suo il presidente di Geely Li Shufu, in un'intervista allo Svenska Dagbladet ha assicurato che il dipartimento ricerca e sviluppo di Volvo resterà in Svezia e che la produzione sarà assicurata dalle fabbriche svedesi prima di far ricorso a impianti in Cina.

(fonte tgcom.it)

Tariffe,nuova stangata per famiglie

Consumatori: "Rincari fino a 761 euro"

I nuovi rincari del prezzo dei carburanti, delle tariffe autostradali e del gas comportano un aggiornamento delle maggiori spese per le famiglie nel 2010 che sale a 761 euro all'anno. Lo sostengono Adusbef e Federconsumatori. Si tratta di una "stangata preannunciata" e che "oggi viene aggiornata per i rincari autostradali, per il continuo aumento del prezzo della benzina".

Secondo Adusbef e Federconsumatori, "dopo i drammatici dati relativi alle ore di Cig, sopra il miliardo, ed il continuo aumento del tasso di disoccupazione all' 8,5 % che, oltre i drammi sociali ed individuali, comporteranno una caduta del potere di acquisto delle famiglie italiane di 565 euro annui, si aggiunge ora una vera e propria stangata alle famiglie".

"L'aumento stimato dal primo di aprile per la bolletta del gas del 3%, pari ad un aumento di 34 euro annui dopo quello avvenuto precedentemente di 28 euro". "Dall'aggiornamento ad aprile ogni famiglia subirà quindi maggiori spese per 761 euro annui senza contare i costi indiretti che questi aumenti provocheranno sul tasso di inflazione - dicono Adusbef e Federconsumatori secondo le quali - ciò produrrà un' ulteriore contrazione dei consumi che influirà negativamente sulle produzioni e sul mercato".

(fonte tgcom.it)