venerdì 3 dicembre 2010

Benzina: proseguono rialzi

Ritocchi da tutte le compagnie

Sulla rete dei carburanti italiana continuano a riversarsi gli aumenti susseguitisi nei giorni sorsi dei prezzi dei prodotti raffinati sul mercato del Mediterraneo, portando la benzina oltre quota 1,44 euro/litro e il gasolio a ridosso di 1,33 euro. Stando alla consueta rilevazione della 'Staffetta Quotidiana', tutte le compagnie hanno ritoccato i listini al rialzo seguendo la mossa di ieri di Eni: si registrano aumenti tra 0,5 e 3 centesimi sulla benzina e tra 0,5 e 2,5 centesimi sul gasolio.

(fonte ansa.it)

Fiat, salta tavolo su Mirafiori

Nessun accordo per lo stabilimento

La trattativa sul piano per Mirafiori è finita. Per Fiat non esistono le condizioni per raggiungere un'intesa. Al termine di una riunione ristretta con i sindacati il Lingotto, si legge nel comunicato, "ha preso atto che non esistono le condizioni per un accordo". E' stata la Fiat a decidere di chiudere il confronto, i sindacati avevano chiesto di riprendere la trattativa tra qualche giorno per poter valutare complessivamente le proposte.

"Abbiamo provato a sbloccare la situazione, ma oltre al no della Fiom, Fim e Uilm si sono riservate di decidere assumendosi una responsabilità gravissima. L'azienda ha detto che non accetta riserve e riferirà a Marchionne che non ci sono le condizioni per concludere il negoziato. la trattativa è chiusa". Lo ha detto il segretario generale Fismic, Roberto Di Maulo. "Noi eravamo disponibili a chiudere", ha aggiunto.

Fim: "Azienda confermi investimento"
"La situazione è complicatissima, si è inceppata. La Fiat dovrà decidere nei prossimi giorni se quel testo può essere modificato. Per noi deve comunque confermare l'investimento per Mirafiori". Lo ha detto il responsabile Auto della Fim, Bruno Vitali. "Abbiamo mantenuto la riserva sul contratto nazionale perché per noi va applicato anche alla joint venture", ha aggiunto.

"Ora subito assemblee a Mirafiori"
''La prima cosa da fare ora è parlare lunedì con i lavoratori, per questo chiederemo alle altre organizzazioni di convocare subito le assemblee''. Lo ha detto il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono. ''Già alla luce di quanto emerso ieri sera - ha osservato - era chiaro che non c'erano le condizioni, tutte le nostre richieste sono state rigettate e l'unica novita' vera di oggi è stato un ulteriore peggioramento sul contratto nazionale. Il nostro giudizio, già critico, non può quindi che essere confermato e rafforzato''.

(fonte tgcom.it)

giovedì 2 dicembre 2010

Ftd: interesse Vw per Alfa Romeo serio

Viaggio segreto a Milano di una delegazione di Wolfsburg

Le ambizioni del gruppo Volkswagen per l'Alfa Romeo sono 'concrete', a tal punto che una delegazione di Wolfsburg ha gia' fatto un 'viaggio segreto' a Milano, dove ha incontrato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Lo scrive oggi il Financial Times Deutschland. Un portavoce del gruppo, secondo il giornale, ha tuttavia detto che non ci sarebbe stata nessuna delegazione.

(fonte ansa.it)

Benzina: ancora aumenti, pieno 1,43 euro

Prezzi internazionali Mediterraneo record su livelli 2008

Ancora aumenti per i prezzi della benzina, con l'Agip che secondo le rilevazioni della Staffetta Quotidiana sale a 1,430 euro/litro (+0,015); mentre il Gasolio e' a 1,309 euro/litro (+0,015). Prezzi medi a 1,421 per la benzina e 1,301 per il gasolio, con ''i prezzi alla pompa che risentono di tre aumenti consecutivi per la benzina e di due per il gasolio dei prezzi all'ingrosso''. La Staffetta Quotidiana segnala per i prezzi internazionali, sul mercato del Mediterraneo, un fortissimo rialzo.

(fonte ansa.it)

mercoledì 1 dicembre 2010

CRISI, IL FINANCIAL TIMES: "TEMPESTA VERSO L'ITALIA"

La tempesta dell'Euro area fa rotta verso l'Italia. E' il titolo di un editoriale del Financial Times che fa riesplodere la preoccupazione sulla tenuta dei nostri conti pubblici. Il quotidiano economico innanzitutto rende onore all'intransigenza di Tremonti: "Giulio Tremonti, l'esperto ministro dell'Economia italiano, ha usato il pugno duro fin da quando è tornato nel suo ruolo nell'aprile 2008 e ha fatto del mantenere il deficit in limiti ragionevoli la propria priorità. Anche se questo è costato una severa recessione nel 2009, ora l'economia è tornata a crescere».

I problemi, però, stanno altrove: «La realtà è che il destino dell'Italia appare sempre più legato a quello della Spagna. Se Madrid, come la Atene e Dublino, dovesse richiedere un salvataggio d'emergenza - si legge -, la quota del conto che l'Italia si troverebbe a pagare metterebbe le finanze italiane sotto pressione. L'Italia, anche se senza colpe, si troverebbe essa stessa a rischio. Per la salute dell'euro area, la difesa dell'Italia deve iniziare con la difesa della Spagna. La crisi del debito europea - continua l'editoriale - ha preso una brutta piega martedì», con i rendimenti dei titoli di stato decennali italiani vicini al 5%.

(fonte leggo.it)

martedì 30 novembre 2010

Assicurazioni:catastrofi costate 222 mld

Oltre il triplo rispetto al 2009

Le catastrofi di origine naturale e umana sono costate all'economia mondiale circa 222 miliardi di dollari nel 2010. Ossia oltre il triplo rispetto ai numeri del 2009, pari a 63 miliardi di dollari. Lo sostiene il secondo riassicuratore al mondo Swiss Re. Globamente i costi per il settore mondiale dell'assicurazione hanno raggiunto nel 2010 i 36 mld di dollari, pari a un aumento del 34% rispetto all'anno precedente. Il costo delle catastrofi naturali e' stato di circa 31 miliardi di dollari.

(fonte ansa.it)

Carburanti,diesel supera 1,3 euro/l

Non era così caro da oltre due anni

I prezzi dei carburanti tornano a salire. Secondo le ultime rilevazioni rese note da Staffetta quotidiana, la benzina è a un passo da 1,42 euro al litro, mentre il gasolio ha sfondato quota 1,3 euro al litro. In base alle rilevazioni mensili dell'Unione petrolifera, è la prima volta da oltre due anni che il gasolio supera questa soglia.

I prezzi medi calcolati da Staffetta Quotidiana si attestano per la benzina tra 1,414 euro al litro per Esso e Q8 e 1,419 euro al litro per Erg, Shell, Tamoil e Total. Per il gasolio i listini oscillano invece tra 1,285 euro al litro applicato nei distributori Shell e il massimo di 1,304 euro al litro in quelli Q8. Un prezzo simile non si riscontra, secondo le statistiche mensili dell'Up, da ottobre 2008, quando il prezzo medio riscontrato sulla rete era di 1,301 euro al litro.

Quanto ai cluster Eni, le punte massime per la benzina sono in Campania (dove è in vigore l'addizionale regionale) a 1,46 euro al litro, seguita dalla Sicilia con 1,445 euro al litro. Sempre in Sicilia si registra il record per il gasolio: i prezzi consigliati toccano quota 1,324 euro al litro.

(fonte tgcom.it)

Crisi,Btp Italia volano a 200 punti

Euro a 1,30 dollari,giù Borsa Milano

Il premio di rendimento pagato dai Btp italiani decennali rispetto al bund tedesco vola ai nuovi massimi dall'introduzione dell'euro, toccando i 200 punti base. In pratica il mercato considera i titoli di Stato italiani sempre più a rischio. Dopo la diffusione della notizia, la Borsa di Milano ha registrato un forte calo. Intanto non si ferma la svalutazione dell'euro, scambiato ormai a 1,3089 dollari.

In chiusura l'indice Ftse Mib ha perso il 2,67% a 19.314 punti, il Ftse All Share ha ceduto il 2,52% a 19.986,42. E con questi numeri Piazza Affari si è dimostrata la peggiore del Vecchio Continente.

Sono soprattutto i timori per l'Irlanda che hanno pesato sull'asta dei Btp, che il Tesoro ha collocato a tassi più elevati di una cinquantina di centesimi rispetto al mese scorso, mentre lo spread con il Bund tedesco è salito a 195 punti base, massimo storico da quando c'è l'euro. Sui Btp, inoltre, come riferiscono gli operatori, sono stati notati consistenti flussi di vendita subito dopo l'asta: un evento piuttosto insolito per i titoli di Stato italiani. La domanda, comunque sia, ha tenuto: il Tesoro ha piazzato in asta 6,8 miliardi di CcTeu e Btp a 3 e 10 anni a fronte di richieste totali per 9,1 miliardi.

A pesare è stato soprattutto il contesto di mercato, con gli investitori per nulla rassicurati dal piano di salvataggio dell'Irlanda messo a punto dalla Ue e spaventati per i possibili scossoni che possono interessare Portogallo e Spagna. Tutto il mercato obbligazionario europeo arranca e non sono solamente i titoli di Stato dei Paesi periferici a perdere terreno. Spicca il balzo dei rendimenti, tornati sui livelli di oltre un anno fa.

Per il Btp triennale il rapporto domanda/offerta è stato in linea con l'asta del mese precedente, mentre per il decennale è stato lievemente inferiore. "La domanda - dice un operatore - è stata sostenuta sia dal profilo delle scadenze, sia dalla decisione del Tesoro di tagliare le aste di fine anno: una scelta che rende l'asta di oggi di fatto l'ultima del 2010". Il nervosismo del mercato si è manifestato più che altro sul livello dei rendimenti: gli aumenti registrati (circa 50 centesimi in media) hanno fatto ritornare i rendimenti sul medio-lungo termine sui livelli di oltre un anno fa, anche se l'aumento è stato decisamente più basso rispetto a quello registrato da Irlanda, Portogallo e Spagna.

"I prezzi - dice un trader - si sono un po' allentati e i bond, evento piuttosto insolito per i titoli di Stato italiani, sono stati molto venduti anche nel dopo asta. Forse ha pesato il fatto che l'asta sia rimasta in mano agli specialisti mentre negli ultimi mesi era stata molto forte la presenza degli investitori istituzionali, anche internazionali". I flussi di acquisto invece non si sono visti; anzi, molte sale operative hanno registrato sostanziosi flussi in uscita, dall'Italia come anche da altri Paesi con rating più elevati, Germania in testa.

La tendenza all'allargamento dello spread rispetto alla Germania riguarda tutti i Paesi dell'Eurozona: il decennale spagnolo cede circa 20 punti base e marca un differenziale di 265 centesimi e il Portogallo allarga di 17 punti base a 440 centesimi sul Bund. Anche il Belgio cede circa 15 base e sulla scadenza decennale consegna 105 punti base alla Germania; la Francia infine passa sulla scadenza decennale da uno spread i 40 a uno di 44 centesimi rispetto al benchmark tedesco.

(fonte tgcom.it)

lunedì 29 novembre 2010

Irlanda,Ue: "Via libera ad aiuti"

Piano da 85 mld di euro in tre anni

I ministri finanziari della zona euro hanno dato il via libera al piano di aiuti per sostenere l'Irlanda. L'ok è arrivato al termine di una riunione alla quale hanno partecipato anche i ministri dei tre Paesi non euro che parteciperanno al piano per aiutare Dublino: quelli di Regno Unito, Svezia e Danimarca. Il piano ammonta a 85 miliardi di euro in tre anni, di cui 35 per salvare le banche irlandesi e 50 per risanare le casse dello Stato.

La ripartizione degli aiuti prevede una quota uguale a carico del Fondo salva-Stati della zona euro (Efsf), del bilancio Ue (Efsm) e dell'Fmi. A ciò si dovrebbe aggiungere una quota di prestiti bilaterali concessi da Regno Unito, Svezia e Danimarca.

Ai prestiti all'Irlanda sarà applicato un tasso di interesse intorno al 6%, si apprende da fonti olandesi al termine della riunione dell'Eurogruppo.

I prestiti alla Grecia sono stati concessi con un tasso di interesse al 5,2%.

Merkel chiama Berlusconi: "Contributo a documento"
Telefonata del cancelliere tedesco Angela Merkel al premier Silvio Berlusconi: l'obiettivo del colloquio, a quanto si apprende, è stato un approfondito esame del nuovo possibile meccanismo anticrisi nell'Eurozona. Berlusconi ha evidenziato le priorità italiane e contribuito alla stesura del documento finale. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio aveva già parlato con la Merkel e con il presidente francese Nicolas Sarkozy della situazione economica in Europa, con particolare riguardo all'Euro.

(fonte tgcom.it)