Verde verso 1,4 euro al litro
Tornano gli aumenti sulla rete carburanti. Eni ha messo mano ai listini al rialzo,salendo di 1 centesimo sulla benzina e di 1,2 sul diesel. Lo riferisce Quotidiano Energia. Ritocco all'insù anche per Esso: +0,8 centesimi su entrambi i prodotti. I prezzi medi praticati nazionali di benzina e diesel riprendono a salire, seppure in maniera graduale rispetto all'aumento dei listini, con la verde in marcia verso 1,4 euro al litro. Soglia già superata nei prezzi medi praticati al Sud.
(fonte ansa.it)
venerdì 15 ottobre 2010
Export Italia al massimo dal 1995
Ad agosto aumentato del 31,5% sul 2009
Nel mese di agosto le esportazioni italiane sono aumentate del 31,5% rispetto allo stesso mese del 2009, mentre sono scese dell'1,6% rispetto a luglio. Lo rende noto l'Istat aggiungendo che il rialzo annuo è il più alto dal maggio 1995. parallelamente, però, è raddoppiato il disavanzo commerciale, passato a 3,3 miliardi di euro rispetto agli 1,6 miliardi di agosto 2009.
A livello di export l'Istat evidenzia andamenti leggermente più dinamici per il mercato non comunitario (+32,5%) rispetto a quello interno all'Unione europea (+30,6%). Stessa dinamica per le importazioni, che fanno segnare una una crescita del 42,3% dei flussi dai paesi extra Ue e del 34,2% di quelli provenienti dai paesi comunitari.
Gli andamenti migliori sono riconducibili ai settori più rilevanti per l'esportazione: coke e prodotti petroliferi raffinati (+48%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+45,9%), sostanze e prodotti chimici (+43,9 %), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+41,8%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,8%) e prodotti tessili (+37,7%).
Sul fronte delle importazioni, tutti i settori registrano incrementi, a eccezione degli autoveicoli (-14,6%). Considerando i principali, particolarmente intensi risultano quelli di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+71,1%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+70%), prodotti tessili (+53,2%), sostanze e prodotti chimici (+47,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+47,2%), apparecchi elettrici (+45,6%).
Quanto ai principali partner, i dati dell'Istat confermano che ad agosto 2010 gli incrementi più significativi riguardano: Paesi Bassi (+46,5%), Regno Unito (+36%), Germania (+35,9%) e Austria (+30,4%). Extra Ue, i maggiori incrementi si rilevano per la Cina (+60,9%), i paesi Mercosur (America meridionale, +45,9%), Russia (+45,2%) e Stati Uniti (+39,9 %). Sul fronte dell'import notevole crescita per Regno Unito (+54,3 %) e Austria (+44,7%).
(fonte tgcom.it)
Nel mese di agosto le esportazioni italiane sono aumentate del 31,5% rispetto allo stesso mese del 2009, mentre sono scese dell'1,6% rispetto a luglio. Lo rende noto l'Istat aggiungendo che il rialzo annuo è il più alto dal maggio 1995. parallelamente, però, è raddoppiato il disavanzo commerciale, passato a 3,3 miliardi di euro rispetto agli 1,6 miliardi di agosto 2009.
A livello di export l'Istat evidenzia andamenti leggermente più dinamici per il mercato non comunitario (+32,5%) rispetto a quello interno all'Unione europea (+30,6%). Stessa dinamica per le importazioni, che fanno segnare una una crescita del 42,3% dei flussi dai paesi extra Ue e del 34,2% di quelli provenienti dai paesi comunitari.
Gli andamenti migliori sono riconducibili ai settori più rilevanti per l'esportazione: coke e prodotti petroliferi raffinati (+48%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+45,9%), sostanze e prodotti chimici (+43,9 %), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+41,8%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,8%) e prodotti tessili (+37,7%).
Sul fronte delle importazioni, tutti i settori registrano incrementi, a eccezione degli autoveicoli (-14,6%). Considerando i principali, particolarmente intensi risultano quelli di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+71,1%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+70%), prodotti tessili (+53,2%), sostanze e prodotti chimici (+47,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+47,2%), apparecchi elettrici (+45,6%).
Quanto ai principali partner, i dati dell'Istat confermano che ad agosto 2010 gli incrementi più significativi riguardano: Paesi Bassi (+46,5%), Regno Unito (+36%), Germania (+35,9%) e Austria (+30,4%). Extra Ue, i maggiori incrementi si rilevano per la Cina (+60,9%), i paesi Mercosur (America meridionale, +45,9%), Russia (+45,2%) e Stati Uniti (+39,9 %). Sul fronte dell'import notevole crescita per Regno Unito (+54,3 %) e Austria (+44,7%).
(fonte tgcom.it)
giovedì 14 ottobre 2010
FINANZIARIA, OK CDM. TREMONTI: "DA OGGI FASE DELLO SVILUPPO"
Via libera dal Consiglio dei Ministri alla legge di stabilità, la vecchia finanziaria. La riunione è durata circa mezz'ora. Il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla Finanziaria ha svolto una «discussione responsabile». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Tra i ministri - ha aggiunto - c'è stata massima condivisione». «Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo - ha detto Tremonti - Da oggi possiamo formalmente avviare la seconda fase, quella dello sviluppo, dopo la fase della stabilità di bilancio». «Era impossibile presentare un provvedimento di sviluppo che non avesse la base della stabilità - ha aggiunto il ministro - Sarebbe stato non positivo e superficiale da parte del Governo. Il nostro impegno è per la stabilità e lo sviluppo. Il presupposto per lo sviluppo può essere solo la stabilità. Oggi abbiamo pensato alla stabilità, da domani lavoriamo sullo sviluppo».
«Avanziamo sulla strada dell'Europa». Lo ha detto Giulio Tremonti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'approvazione della legge di stabilità. «Il protocollo dell'Europa ha la stabilità come base dello sviluppo - ha aggiunto - e oggi il cdm ha approvato il disegno di legge sulla stabilità con il bilancio dello Stato».
La legge di stabilità «è stata approvata in un tempo rapidissimo, con la giusta discussione, all'unanimità. Il governo ha posto l'ipotesi di fiducia». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
«Questo documento riflette la contabilità in atto. Non opera e non introduce varianti rispetto a ciò che è stato deciso al luglio. Se ci saranno aggiustamenti, come sempre saranno gestiti con il provvedimento di fine anno». Lo ha affermato il ministro del'Economia Giulio Tremonti durante la conferenza stampa che ha fatto seguito all'approvazione della Legge di stabilità da parte del Consiglio dei ministri.
Le richieste arrivate al ministro dell'Economia Giulio Tremonti per la messa a punto della Finanziaria approvata dal Cdm erano «tutte fondate». Lo ha detto lo stesso ministro spiegando però che il problema è «l'equilibrio». «Non c'è stata una richiesta che non fosse fondata - dice Tremonti - ma il problema è la sintesi complessiva e l'equilibrio tra le varie richieste tutte meritevoli».
BERSANI: CONTI NON SONO A POSTO «Mancano 5 miliardi di entrate, non so che scelte Tremonti si appresta a fare ma i conti non sono a posto. Senza una vera riforma fiscale ed un meccanismo di controllo della spesa pubblica non andiamo da nessuna parte». Così il leader Pd Pier Luigi Bersani critica la situazione della finanza pubblica. «La realtà è che - afferma Bersani - così rischiamo di avvitarci in una spirale di stagnazione perchè i tagli portano a meno investimenti e meno investimenti provocano i tagli all'occupazione. Senza contare che i tagli agli enti locali e alle Regioni devono ancora produrre gli effetti sui servizi. I nodi arrivano al pettine».
RUTELLI: PAESE DEVE CRESCERE «Non abbiamo idea di cosa proporrà il Governo in materia di tagli. Le anticipazioni dicono di una ennesima situazione di stallo, cioè di un Governo che si limita a tenere tutto bloccato, mentre l'esigenza del Paese è la crescita economica». Lo ha detto a Lamezia Terme il leader dell'Api, Francesco Rutelli. «Servono, dunque - ha aggiunto - riforme e provvedimenti coraggiosi per rimettere in moto l'economia e l'occupazione. Domani noi intendiamo presentare, e lo faremo a Montecitorio, la nostra proposta alternativa sulla crescita economica che diventa un documento parlamentare su cui sfidiamo, in base ad una ventina di proposte molto concrete, sia la maggioranza che l'opposizione. Perchè, se si confermasse che Tremonti blocca tutto, ed impedisce in particolare la riforma dell'Università perchè taglia completamente le risorse, si confermerebbe quello che è un dramma dell'attuale Governo: un Governo, cioè, che non sa scegliere i settori su cui investire». «Siamo anche noi pronti, e lo diremo nel nostro documento parlamentare - ha detto ancora Rutelli - a ridurre il perimetro della spesa pubblica, ma in modo selettivo: dove ci sono sprechi e dove è possibile fare dei risparmi virtuosi. I maggiori Paesi europei, Germania in testa, ci insegnano che ci sono settori sui quali, invece, bisogna investire in un momento di crisi e questa è la nostra sfida. Sono i settori della conoscenza, dell'Università, della ricerca, della cultura, della scuola, della formazione, dell'innovazione tecnologica. Se l'Italia taglia tutto alla stessa maniera, e questa finora è la linea di Tremonti, va dritta dal declino attuale al disastro».
ALLARME TAGLI Giulio Tremonti assicura che la finanziaria sarà «totalmente tabellare», ossia sarà un mero degli effetti finanziari della manovra contenuta nel decreto varato a luglio. Ma nella serata di ieri è scattato l'allarme fra alcuni ministri che nelle carte leggono nuovi tagli ai rispettivi budget. Con il dl approvato prima dell'estate tutti i dicasteri hanno infatti subito un taglio 'lineare' del 10%. Una situazione che ha portato, ad esempio, al primo sciopero dei diplomatici e a diverse proteste di alcune categorie colpite dalle riduzioni di spesa. Ma ieri il tema è tornato prepotentemente in primo piano.
Durante il pre-Consiglio, la riunione in cui i tecnici esaminano le misure che finiscono sul tavolo del Cdm, le tabelle illustrate dal rappresentante del Tesoro hanno destato non poche preoccupazioni. Almeno in alcuni alti funzionari ministeriali. Non tutti, visto che altri, forse perchè avevano già calcolato gli effetti del decreto di luglio, non si sono sorpresi per gli effetti della manovra. Resta il fatto che alcuni titolari hanno letto nelle carte presentate dagli uomini di Tremonti ulteriori contrazioni di spesa. Tanto che alcuni ministri sono già sul piede di guerra e minacciano battaglia. Malumori che devono essere arrivati anche a palazzo Chigi, se è vero che - come riferiscono fonti governative - prima del Cdm si doveva tenere una riunione tesa proprio a risolvere gli eventuali polemiche interne al governo.
(fonte leggo.it)
«Avanziamo sulla strada dell'Europa». Lo ha detto Giulio Tremonti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'approvazione della legge di stabilità. «Il protocollo dell'Europa ha la stabilità come base dello sviluppo - ha aggiunto - e oggi il cdm ha approvato il disegno di legge sulla stabilità con il bilancio dello Stato».
La legge di stabilità «è stata approvata in un tempo rapidissimo, con la giusta discussione, all'unanimità. Il governo ha posto l'ipotesi di fiducia». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
«Questo documento riflette la contabilità in atto. Non opera e non introduce varianti rispetto a ciò che è stato deciso al luglio. Se ci saranno aggiustamenti, come sempre saranno gestiti con il provvedimento di fine anno». Lo ha affermato il ministro del'Economia Giulio Tremonti durante la conferenza stampa che ha fatto seguito all'approvazione della Legge di stabilità da parte del Consiglio dei ministri.
Le richieste arrivate al ministro dell'Economia Giulio Tremonti per la messa a punto della Finanziaria approvata dal Cdm erano «tutte fondate». Lo ha detto lo stesso ministro spiegando però che il problema è «l'equilibrio». «Non c'è stata una richiesta che non fosse fondata - dice Tremonti - ma il problema è la sintesi complessiva e l'equilibrio tra le varie richieste tutte meritevoli».
BERSANI: CONTI NON SONO A POSTO «Mancano 5 miliardi di entrate, non so che scelte Tremonti si appresta a fare ma i conti non sono a posto. Senza una vera riforma fiscale ed un meccanismo di controllo della spesa pubblica non andiamo da nessuna parte». Così il leader Pd Pier Luigi Bersani critica la situazione della finanza pubblica. «La realtà è che - afferma Bersani - così rischiamo di avvitarci in una spirale di stagnazione perchè i tagli portano a meno investimenti e meno investimenti provocano i tagli all'occupazione. Senza contare che i tagli agli enti locali e alle Regioni devono ancora produrre gli effetti sui servizi. I nodi arrivano al pettine».
RUTELLI: PAESE DEVE CRESCERE «Non abbiamo idea di cosa proporrà il Governo in materia di tagli. Le anticipazioni dicono di una ennesima situazione di stallo, cioè di un Governo che si limita a tenere tutto bloccato, mentre l'esigenza del Paese è la crescita economica». Lo ha detto a Lamezia Terme il leader dell'Api, Francesco Rutelli. «Servono, dunque - ha aggiunto - riforme e provvedimenti coraggiosi per rimettere in moto l'economia e l'occupazione. Domani noi intendiamo presentare, e lo faremo a Montecitorio, la nostra proposta alternativa sulla crescita economica che diventa un documento parlamentare su cui sfidiamo, in base ad una ventina di proposte molto concrete, sia la maggioranza che l'opposizione. Perchè, se si confermasse che Tremonti blocca tutto, ed impedisce in particolare la riforma dell'Università perchè taglia completamente le risorse, si confermerebbe quello che è un dramma dell'attuale Governo: un Governo, cioè, che non sa scegliere i settori su cui investire». «Siamo anche noi pronti, e lo diremo nel nostro documento parlamentare - ha detto ancora Rutelli - a ridurre il perimetro della spesa pubblica, ma in modo selettivo: dove ci sono sprechi e dove è possibile fare dei risparmi virtuosi. I maggiori Paesi europei, Germania in testa, ci insegnano che ci sono settori sui quali, invece, bisogna investire in un momento di crisi e questa è la nostra sfida. Sono i settori della conoscenza, dell'Università, della ricerca, della cultura, della scuola, della formazione, dell'innovazione tecnologica. Se l'Italia taglia tutto alla stessa maniera, e questa finora è la linea di Tremonti, va dritta dal declino attuale al disastro».
ALLARME TAGLI Giulio Tremonti assicura che la finanziaria sarà «totalmente tabellare», ossia sarà un mero degli effetti finanziari della manovra contenuta nel decreto varato a luglio. Ma nella serata di ieri è scattato l'allarme fra alcuni ministri che nelle carte leggono nuovi tagli ai rispettivi budget. Con il dl approvato prima dell'estate tutti i dicasteri hanno infatti subito un taglio 'lineare' del 10%. Una situazione che ha portato, ad esempio, al primo sciopero dei diplomatici e a diverse proteste di alcune categorie colpite dalle riduzioni di spesa. Ma ieri il tema è tornato prepotentemente in primo piano.
Durante il pre-Consiglio, la riunione in cui i tecnici esaminano le misure che finiscono sul tavolo del Cdm, le tabelle illustrate dal rappresentante del Tesoro hanno destato non poche preoccupazioni. Almeno in alcuni alti funzionari ministeriali. Non tutti, visto che altri, forse perchè avevano già calcolato gli effetti del decreto di luglio, non si sono sorpresi per gli effetti della manovra. Resta il fatto che alcuni titolari hanno letto nelle carte presentate dagli uomini di Tremonti ulteriori contrazioni di spesa. Tanto che alcuni ministri sono già sul piede di guerra e minacciano battaglia. Malumori che devono essere arrivati anche a palazzo Chigi, se è vero che - come riferiscono fonti governative - prima del Cdm si doveva tenere una riunione tesa proprio a risolvere gli eventuali polemiche interne al governo.
(fonte leggo.it)
mercoledì 13 ottobre 2010
Fiat: Termini, interesse da Toyota?
Nuove offerte per lo stabilimento siciliano, stranieri in campo
Per Termini Imerese si allunga la lista delle offerte. Voci parlano di un interesse anche da parte di gruppi stranieri, tra cui Toyota.
La voce sul presunto interesse del colosso giapponese, primo produttore mondiale di auto, per la fabbrica siciliana e' confermata in ambienti istituzionali anche se non filtra alcun dettaglio. Le offerte sono al vaglio di Invitalia, l'advisor nominato dal ministero per lo Sviluppo per la valutazione dei potenziali acquirenti.
(fonte ansa.it)
Per Termini Imerese si allunga la lista delle offerte. Voci parlano di un interesse anche da parte di gruppi stranieri, tra cui Toyota.
La voce sul presunto interesse del colosso giapponese, primo produttore mondiale di auto, per la fabbrica siciliana e' confermata in ambienti istituzionali anche se non filtra alcun dettaglio. Le offerte sono al vaglio di Invitalia, l'advisor nominato dal ministero per lo Sviluppo per la valutazione dei potenziali acquirenti.
(fonte ansa.it)
Fisco, migliorano entrate nel 2010
Bene la lotta all'evasione: +14,2%
Complessivamente nel periodo gennaio-agosto 2010 il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha registrato un miglioramento delle entrate fiscali, con un calo limitato solo al 2,4% al lordo delle una tantum. Vola il gettito legato alla lotta all'evasione, che registra un incasso di 3.306 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2009.
"Al netto delle una tantum - come riporta il Dipartimento delle Finanze - la flessione del periodo gennaio-agosto 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009 si riduce allo 0,8% tornando cos ai livelli di giugno". Nel dettaglio sono stati 2.136 milioni di euro (+154 milioni di euro, pari a +7,8%) dalle imposte dirette e 1.170 milioni di euro (+211 milioni di euro, pari a +22,0%) dalle imposte indirette.
Ad agosto 35milioni di entrate
Nel solo mese di agosto le entrate totali, al lordo delle una tantum, sono state di 35.207 milioni di euro (+731 milioni di euro, pari a 2,1%). Al netto delle una tantum, che ammontano a 179 milioni di euro, sono state di 35.028 milioni di euro (+861 milioni di euro, pari al +2,5%).
Le entrate dell'Ire
Tra le maggiori imposte dirette quelle dell'Ire, l'imposta sul reddito (l'ex Irpef), che nei primi otto mesi del 2010 ha toccato quota 107.968 milioni di euro (+2.596 milioni di euro, pari al +2,5%). Male il gettito, invece, dell'Ires, l'imposta sulle società: 18.511 milioni di euro (-1.520 milioni di euro, pari a - 7,6%).
L'Iva
Nei primi otto mesi del 2010, il gettito Iva ha avuto un incremento del 3,6%, (+2.481 milioni di euro) trainato dal gettito dell'imposta sulle importazioni (+28,6%).
I consumi
L'imposta sui consumi ha incassato 71,255 miliardi di euro, +2,481 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, trainato dal gettito dell'imposta sulle importazioni (+28,6%).
Scambi interni, fabbricazione e transazioni
Anche in questo caso c'è stato un andamento positivo (+0,7%): ciò deve essere valutato alla luce dell'evoluzione della congiuntura economica. In recupero l'imposta di fabbricazione sugli oli minerali e l'imposta di consumo sul gas metano che, per il suo meccanismo di calcolo, riflette i consumi dell'anno precedente. In crescita il gettito delle imposte sulle transazioni che, nel complesso, fanno registrare un incremento del 4,6%.
Enti locali
Le entrate derivanti dagli enti territoriali e locali "evidenziano una flessione del gettito dello 0,9% (-231 milioni di euro)". Il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha aggiunto, in merito, che le entrate del mese evidenziano una crescita del gettito dell'1,1% (+46 milioni di euro). Per quanto riguarda l'addizionale regionale all'Ire, le entrate del periodo sono state 5.356 milioni di euro (-33 milioni di euro, pari a -0,6%). Per l'addizionale comunale all'Ire, il gettito è stato di 1.843 milioni di euro (- 42 milioni di euro, pari a -2,2%). Per l'Irap, l'imposta di maggiore peso, il gettito dei primi otto mesi del 2010 è stato di 17.058 milioni di euro (-156 milioni di euro, pari a -0,9%).
(fonte tgcom.it)
Complessivamente nel periodo gennaio-agosto 2010 il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha registrato un miglioramento delle entrate fiscali, con un calo limitato solo al 2,4% al lordo delle una tantum. Vola il gettito legato alla lotta all'evasione, che registra un incasso di 3.306 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2009.
"Al netto delle una tantum - come riporta il Dipartimento delle Finanze - la flessione del periodo gennaio-agosto 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009 si riduce allo 0,8% tornando cos ai livelli di giugno". Nel dettaglio sono stati 2.136 milioni di euro (+154 milioni di euro, pari a +7,8%) dalle imposte dirette e 1.170 milioni di euro (+211 milioni di euro, pari a +22,0%) dalle imposte indirette.
Ad agosto 35milioni di entrate
Nel solo mese di agosto le entrate totali, al lordo delle una tantum, sono state di 35.207 milioni di euro (+731 milioni di euro, pari a 2,1%). Al netto delle una tantum, che ammontano a 179 milioni di euro, sono state di 35.028 milioni di euro (+861 milioni di euro, pari al +2,5%).
Le entrate dell'Ire
Tra le maggiori imposte dirette quelle dell'Ire, l'imposta sul reddito (l'ex Irpef), che nei primi otto mesi del 2010 ha toccato quota 107.968 milioni di euro (+2.596 milioni di euro, pari al +2,5%). Male il gettito, invece, dell'Ires, l'imposta sulle società: 18.511 milioni di euro (-1.520 milioni di euro, pari a - 7,6%).
L'Iva
Nei primi otto mesi del 2010, il gettito Iva ha avuto un incremento del 3,6%, (+2.481 milioni di euro) trainato dal gettito dell'imposta sulle importazioni (+28,6%).
I consumi
L'imposta sui consumi ha incassato 71,255 miliardi di euro, +2,481 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, trainato dal gettito dell'imposta sulle importazioni (+28,6%).
Scambi interni, fabbricazione e transazioni
Anche in questo caso c'è stato un andamento positivo (+0,7%): ciò deve essere valutato alla luce dell'evoluzione della congiuntura economica. In recupero l'imposta di fabbricazione sugli oli minerali e l'imposta di consumo sul gas metano che, per il suo meccanismo di calcolo, riflette i consumi dell'anno precedente. In crescita il gettito delle imposte sulle transazioni che, nel complesso, fanno registrare un incremento del 4,6%.
Enti locali
Le entrate derivanti dagli enti territoriali e locali "evidenziano una flessione del gettito dello 0,9% (-231 milioni di euro)". Il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha aggiunto, in merito, che le entrate del mese evidenziano una crescita del gettito dell'1,1% (+46 milioni di euro). Per quanto riguarda l'addizionale regionale all'Ire, le entrate del periodo sono state 5.356 milioni di euro (-33 milioni di euro, pari a -0,6%). Per l'addizionale comunale all'Ire, il gettito è stato di 1.843 milioni di euro (- 42 milioni di euro, pari a -2,2%). Per l'Irap, l'imposta di maggiore peso, il gettito dei primi otto mesi del 2010 è stato di 17.058 milioni di euro (-156 milioni di euro, pari a -0,9%).
(fonte tgcom.it)
Google investe in energia eolica
Una 'spina dorsale' di pale lungo 600 km sulla costa atlantica
Google ha deciso di investire 5 miliardi dollari nell'energia eolica unendosi a un gruppo finanziario Usa Good Energies. Il progetto prevede la realizzazione off shore, lungo la costa atlantica degli Usa, di una 'spina dorsale' per impianti eolici, una linea 'subacquea' di 600 km, destinata a fare da base per future pale eoliche.
Good Energies e Google acquisiranno rispettivamente il 37,5% delle quote ma parteciperanno anche altre societa', tra cui la giapponese Marubeni.
(fonte ansa.it)
Google ha deciso di investire 5 miliardi dollari nell'energia eolica unendosi a un gruppo finanziario Usa Good Energies. Il progetto prevede la realizzazione off shore, lungo la costa atlantica degli Usa, di una 'spina dorsale' per impianti eolici, una linea 'subacquea' di 600 km, destinata a fare da base per future pale eoliche.
Good Energies e Google acquisiranno rispettivamente il 37,5% delle quote ma parteciperanno anche altre societa', tra cui la giapponese Marubeni.
(fonte ansa.it)
Pari opportunità,"Italia peggiora"
Classifica Wef:"Ora è al 74esimo posto"
Peggiora la posizione dell'Italia in materia di pari opportunità tra uomini e donne: il Paese scende dal 72esimo al 74esimo posto nella classifica del World Economic Forum (Wef) sul Global Gender Gap, che misura il divario di opportunità tra uomini e donne in 134 Paesi. "L'Italia continua a risultare uno dei Paesi dell'Ue con il punteggio più basso", osserva il Wef nel rapporto. La classifica 2010 è guidata da Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia.
L'Italia è seguita, tra i Paesi avanzati, solo dal Giappone ma preceduta da Repubblica Domenicana, Vietnam, Ghana, Malawi, Romania e Tanzania, solo per citarne alcuni. Le prime quattro posizioni sono tutte appannaggio dei Paesi nordici, Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia nell'ordine, nazioni che continuano a lavorare per eliminare "le disparità di genere", afferma Klaus Schwab, fondatore e presidente del World Economic Forum.
In fondo alla classifica ci sono Mali, Pakistan, Ciad e Yemen. "Le differenze tra i sessi", spiega Schwab "sono direttamente correlate con l'alta competitività economica: donne e ragazze vengono trattate in modo equo se un Paese è in crescita e prospero. Ma abbiamo ancora bisogno di una vera rivoluzione per le pari opportunità, non soltanto mettendo insieme un largo gruppo di talenti sia in termini numerici che qualitativi, ma anche creando una maggiore sensibilità rispetto al problema nell'ambito delle nostre istituzioni", sottolinea il presidente del Wef, che organizza anche il forum di Davos.
L'Italia naviga nelle parti basse della classifica a causa dello scarso indice di "partecipazione e opportunità nell'economia" (97mo posto), che emerge dalle differenze salariali (121mo posto) e dalla partecipazione alla forza lavoro (87mo) tra uomini e donne. Anche rispetto alla "salute e all'aspettative di vita" l'Italia perde terreno: in un anno è scesa dall'88mo al 95mo posto a causa dell'aumento della disuguaglianza a danno delle donne.
(fonte tgcom.it)
Peggiora la posizione dell'Italia in materia di pari opportunità tra uomini e donne: il Paese scende dal 72esimo al 74esimo posto nella classifica del World Economic Forum (Wef) sul Global Gender Gap, che misura il divario di opportunità tra uomini e donne in 134 Paesi. "L'Italia continua a risultare uno dei Paesi dell'Ue con il punteggio più basso", osserva il Wef nel rapporto. La classifica 2010 è guidata da Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia.
L'Italia è seguita, tra i Paesi avanzati, solo dal Giappone ma preceduta da Repubblica Domenicana, Vietnam, Ghana, Malawi, Romania e Tanzania, solo per citarne alcuni. Le prime quattro posizioni sono tutte appannaggio dei Paesi nordici, Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia nell'ordine, nazioni che continuano a lavorare per eliminare "le disparità di genere", afferma Klaus Schwab, fondatore e presidente del World Economic Forum.
In fondo alla classifica ci sono Mali, Pakistan, Ciad e Yemen. "Le differenze tra i sessi", spiega Schwab "sono direttamente correlate con l'alta competitività economica: donne e ragazze vengono trattate in modo equo se un Paese è in crescita e prospero. Ma abbiamo ancora bisogno di una vera rivoluzione per le pari opportunità, non soltanto mettendo insieme un largo gruppo di talenti sia in termini numerici che qualitativi, ma anche creando una maggiore sensibilità rispetto al problema nell'ambito delle nostre istituzioni", sottolinea il presidente del Wef, che organizza anche il forum di Davos.
L'Italia naviga nelle parti basse della classifica a causa dello scarso indice di "partecipazione e opportunità nell'economia" (97mo posto), che emerge dalle differenze salariali (121mo posto) e dalla partecipazione alla forza lavoro (87mo) tra uomini e donne. Anche rispetto alla "salute e all'aspettative di vita" l'Italia perde terreno: in un anno è scesa dall'88mo al 95mo posto a causa dell'aumento della disuguaglianza a danno delle donne.
(fonte tgcom.it)
martedì 12 ottobre 2010
PREMIO NOBEL PER L'ECONOMIA A DUE AMERICANI E UN CIPRIOTA
l premio Nobel per l'economia 2010 è stato assegnato a Peter Diamond, Dale Mortensen e Christopher Pissarides. Il Nobel è stato assegnato ai tre economisti per il loro metodo di analisi dei mercati. Diamond e Mortensen sono studiosi statunitensi, mentre Pissarides è anglo-cipriota. Il Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel raggiunge quest'anno la sua 42ma edizione. Il premio viene infatti assegnato per la prima volta nel 1969, dopo l'istituzione da parte della Banca di Svezia - Sveriges Riksbank - di uno speciale fondo. Il premio per l'economia non era infatti previsto nel testamento di Alfred Nobel.
(fonte leggo.it)
(fonte leggo.it)
lunedì 11 ottobre 2010
Generali:Caltagirone,1,4 mln euro azioni
Editore romano detiene quota poco lontana dal 2,2%
Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato il 6/10, tramite la societa' Gamma, 100mila azioni Generali a un prezzo unitario di 14,71 euro. Importo complessivo 1,47 milioni di euro. Lo si legge in una comunicazione sull'internal dealing, obbligatoria perche' l'editore romano, oltre che socio del Leone con una quota poco lontana dal 2,2%, e' vicepresidente della compagnia.
(fonte ansa.it)
Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato il 6/10, tramite la societa' Gamma, 100mila azioni Generali a un prezzo unitario di 14,71 euro. Importo complessivo 1,47 milioni di euro. Lo si legge in una comunicazione sull'internal dealing, obbligatoria perche' l'editore romano, oltre che socio del Leone con una quota poco lontana dal 2,2%, e' vicepresidente della compagnia.
(fonte ansa.it)
VOLI LOW COST, MULTA IN SPAGNA PER CARTE DI CREDITO
Cinque compagnie aeree low cost, Ryanair, Vueling, EasyJet, Clickair e Transavia, sono state condannate a pagare multe per complessivamente circa 150 mila euro dalla Agenzia Catalana del Consumo (Acc) per «clausole abusive» nella vendita di biglietti aerei, ha indicato questa sera il governo regionale di Barcellona. Le multe, precisa El Pais online, sono state inflitte alle cinque compagnie in seguito a numerose denunce di utenti presentate alla Acc dal 2008. Le 'clausole abusivè riguardano il pagamento di tasse o commissioni per i pagamenti con carte di credito o per la registrazione di bagagli, o l'obbligo per l'utente di segnare una casella per non dover essere costretto a pagare una assicurazione di viaggio. Ryanair è stata condannata al pagamento di una multa di 31.500 euro per le commissioni per i pagamento con carte di credito e per vendite a prezzi superiori a quelli indicati e annunciati. Vueling e Clickair devono pagare rispettivamente 40mila e 56mila euro per diverse clausole abusive fra cui l'attivazione «per difetto» dell'assicurazione di viaggio. Per, fra l'altro, le commissioni sulle carte di credito è stata inflitta una multa di 17.800 euro a EasyJet. Le cinque compagnie sono state inoltre condannate a versare indennizzi ai clienti che hanno denunciato le pratiche abusive.
(fonte leggo.it)
(fonte leggo.it)
Industria, produzione agosto +9,5%
Istat: "E' miglior risultato dal 1997"
La produzione industriale nel mese di agosto ha visto un balzo del 9,5% (dato corretto per gli effetti di calendario) rispetto allo stesso mese del 2009 e dell'1,6% (dato destagionalizzato) rispetto al luglio 2010. E', comunica l'Istat, il miglior risultato tendenziale dal dicembre 1997. Questi gli incrementi congiunturali: beni strumentali (+4,8%), beni intermedi (+3,1%), beni di consumo (+0,5%). L'unica variazione negativa è dell'energia (-2,8%).
''Sull'aumento pesa l'effetto delle chiusure estive, che di anno in anno variano a seconda delle politiche aziendali'', spiega l'Istat. L'istituto, inoltre, precisa che la variazione dell'indice grezzo su base annua è del 12,8%. Nel mese di luglio, dati rivisti, l'Istat aveva registrato su base tendenziale una crescita del 5,6% (dato corretto dagli effetti di calendario) e su base congiunturale dello 0,3%. Nei primi 8 mesi del 2010 la crescita rispetto allo stesso periodo del 2009 è di +5,9% (+6,3% dato grezzo).
Analizzando i raggruppamenti principali di industrie, l'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario segna, nel confronto con agosto 2009, aumenti del +23% per i beni strumentali, del +15,1% per i beni intermedi e del +1%. Guardando ai settori di attivià economica, ad agosto l'indice della produzione industriale corretta per gli effetti di calendario registra, su base tendenziale, gli incrementi più marcati nei settori dei Macchinari ed attrezzature (+35,3%), della Metallurgia e prodotti i metallo (+20,4%), delle Apparecchiature elettriche e non elettriche (+18,7%) e delle Attività estrattiva (+16,6%). L'unica variazione negativa riguarda il settore della Fornitura di energia (-3,5%).
(fonte tgcom.it)
La produzione industriale nel mese di agosto ha visto un balzo del 9,5% (dato corretto per gli effetti di calendario) rispetto allo stesso mese del 2009 e dell'1,6% (dato destagionalizzato) rispetto al luglio 2010. E', comunica l'Istat, il miglior risultato tendenziale dal dicembre 1997. Questi gli incrementi congiunturali: beni strumentali (+4,8%), beni intermedi (+3,1%), beni di consumo (+0,5%). L'unica variazione negativa è dell'energia (-2,8%).
''Sull'aumento pesa l'effetto delle chiusure estive, che di anno in anno variano a seconda delle politiche aziendali'', spiega l'Istat. L'istituto, inoltre, precisa che la variazione dell'indice grezzo su base annua è del 12,8%. Nel mese di luglio, dati rivisti, l'Istat aveva registrato su base tendenziale una crescita del 5,6% (dato corretto dagli effetti di calendario) e su base congiunturale dello 0,3%. Nei primi 8 mesi del 2010 la crescita rispetto allo stesso periodo del 2009 è di +5,9% (+6,3% dato grezzo).
Analizzando i raggruppamenti principali di industrie, l'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario segna, nel confronto con agosto 2009, aumenti del +23% per i beni strumentali, del +15,1% per i beni intermedi e del +1%. Guardando ai settori di attivià economica, ad agosto l'indice della produzione industriale corretta per gli effetti di calendario registra, su base tendenziale, gli incrementi più marcati nei settori dei Macchinari ed attrezzature (+35,3%), della Metallurgia e prodotti i metallo (+20,4%), delle Apparecchiature elettriche e non elettriche (+18,7%) e delle Attività estrattiva (+16,6%). L'unica variazione negativa riguarda il settore della Fornitura di energia (-3,5%).
(fonte tgcom.it)
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