giovedì 27 maggio 2010

Benzina: da oggi ribassi Tamoil e Total

Monitoraggio di quotidianoenergia.it, ferme le altre compagnie

Ancora ribassi sulla rete carburanti italiana. Oggi, secondo il monitoraggio di quotidianoenergia.it, tocca a Tamoil e Total. In particolare, da questa mattina Tamoil e' tornata a tagliare di 1 centesimo i prezzi di riferimento di benzina e diesel, portandoli rispettivamente a 1,389 e 1,249 euro/litro. Total, invece, ha limato all'ingiu' di 0,5 centesimi la sola verde, ora a 1,389 euro/litro. Ferme tutte le altre compagnie.

(fonte ansa.it)

Arriva il contratto alla tedesca

Premi su utili. Istat: salgono stipendi

Arriva anche in Italia il "contratto alla tedesca": il fisco e la previdenza faranno lo sconto ai "premi" dati ai dipendenti che hanno contributo a far guadagnare la propria impresa o a renderla più competitiva. La novità scatterà dal 2011. Intanto l'Istat fa sapere che ad aprile le retribuzioni sono salite dello 0,3% su base mensile mentre l'aumento su base annua si è attestato al 2,4%. Aumenti più elevati nel settore pubblico.

Gli sconti previdenziali e fiscali, secondo quanto stabilito dalla manovra finanziaria, si applicherà su importi fino a 6mila euro per redditi non superiori a 40mila euro. Lo prevede un articolo contenuto nel testo finale della manovra che, pur non indicando la percentuale di tassazione, introduce il concetto di premialità fiscale per la parte di salario collegato agli utili aziendali.

Nel 2011 - è stabilito nella norma - sono soggette a un'imposta sostitutiva dell'Irpef "le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato, in attuazione di quanto previsto da accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali e correlate a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, collegati ai risultati riferiti all'andamento economico o agli utili dell'impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale". La "determinazione del sostegno fiscale e contributivo" sarà definito dal governo, sentite le parti sociali.

Istat, salgono le retribuzioni
Ad aprile 2010 l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie ha presentato un incremento dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,4% rispetto ad aprile 2009. L'aumento registrato nel periodo gennaio-aprile 2010, in confronto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,3%. Nel mese di aprile gli incrementi più elevati si osservano per: alimentari, bevande e tabacco (5,2%), regioni e autonomie locali e servizio sanitario nazionale (4,0%), commercio (3,9%). Gli incrementi minori riguardano ministeri, scuola, forze dell'ordine e militari difesa (per tutti la variazione è dello 0,3%). La variazione è, invece, nulla per l'agricoltura.

(fonte tgcom.it)

mercoledì 26 maggio 2010

Gara a cinque per Findus Italia

A vendere è il gruppo Unilever

Sono cinque i pretendenti per i bastoncini di Capitan Findus: tranci di merluzzo surgelato e impanato che da decenni riescono a convincere i ragazzini a mangiare pesce. E' scaduto ormai infatti il termine per la presentazione delle offerte su Findus Italia e sullo stabilimento di Cisterna di Latina dove si producono tutti i prodotti a brand Findus (oltre ai bastoncini anche i "4 salti in padella" e le zuppe di "That's Amore") attualmente di proprieta' della multinazionale anglo-olandese Unilever.

Sui nomi dei pretendenti non c'e' ancora nulla di ufficiale ne' da parte Unilever ne' di Goldman Sachs, l'advisor incaricato della vendita. Restano comunque molto probabili i nomi dei fondi di private equity Permira e Lion Capital mentre non sembra confermato l'interesse di un partner industriale fortemente voluto dai sindacati per rilanciare il marchio. Fra questi nei giorni scorsi era circolato il nome di Nestle'. Il gruppo Permira ha gia' nel suo portafoglio i surgelati Birds e Eye Iglo acquisiti proprio da Unilever nel 2006 mentre Lion Capital e' titolare del gruppo Findus (senza Findus Italia) che e' stato di proprieta' Nestle'.

Con la cessione di Findus Italia, Unilever esce dal settore dei surgelati in Europa e riduce il suo impegno in Italia nel settore alimentare. Il valore di Findus Italia viene calcolato tra i 500 e i 700 milioni. Lo stabilimento di Cisterna di Latina occupa 650 persone che salgono a circa 800 tenendo conto del personale incaricato delle vendite e dei 130 dipendenti degli uffici romani di via Paolo Di Dono. La procedura di vendita vedra' la costituzione di una New.Co. Secondo alcune indiscrezioni l'operazione prevede la vendita del marchio e la cessione della gestione dell'unita' di Cisterna di Latina ai nuovi proprietari mentre Unilever manterrebbe la proprieta' dello stabilimento (mura, macchinari ecc.). Oltre a Findus Unilever resta presente con i gelati Algida (Magnum, Carte d'Or), il te' Lipton, i dadi Knorr, le marmellate Santa Rosa, la maionese Calve'.

La multinazionale e' anche attiva nel settore dei prodotti della casa (i marchi piu' conosciuti sono Dove, Axe, Mentadent, Sunsilk, Clear, Cif, Coccolino, Lysoform, Svelto). Con la cessione dello stabilimento di Cisterna scendono a quattro le unita' produttive italiane di Unilever: Caivano (Napoli), Sanguinetto (Verona), Casalpusterlengo (Lodi) e Pozzilli (Isernia). Oltre ai bastoncini Findus e a '4 salti in Padella' nello stabilimento pontino si producono anche le creme, le zuppe e i minestroni 'That's amore'.

(fonte tgcom.it)

Spagna,"tasse per i più ricchi"

Austerity annunciata da Zapatero

Già nelle prossime settimane il governo spagnolo introdurrà una tassa sui guadagni elevati. Lo ha annunciato il pimo ministro, José Luis Rodriguez Zapatero. "Chiederemo una sforzo maggiore ai cittadini con redditi più elevati nel nostro Paese", ha affermato il premier al Parlamento senza aggiungere altri dettagli. Secondo la stampa il governo starebbe pensando a una tassa per i guadagni superiori al milione di euro.

Zapatero per ora non non ha aggiunto altri dettagli. La mossa però si aggiunge al pacchetto di austerità da 15 miliardi di euro che punta a tagliare il deficit di budget spagnolo.

Martedì il premier è stato duramente contestato nell'aula del Senato. Il capogruppo dei Popolari, Pio Garcia Escudero, ha chiesto le elezioni anticipate sostenendo che la legislatura è finita, accusando poi il capo del governo di demagogia. Anche i funzionari del Senato hanno espresso il loro malcontento nei confronti delle misure economiche decise dal governo che prevedono, in particolare, un taglio medio del 5% dei salari del pubblico impiego.

Tagli che i dipendenti della camera alta non hanno esitato a definire un "furto" in occasione dell'arrivo di Zapatero in aula.

(fonte tgcom.it)

Crisi, "E' tornante della Storia"

Tremonti: manovra salva coesione

"Siamo a un tornante della Storia, non in una congiuntura economica". Lo ha detto Giulio Tremonti al forum dell'Ocse a Parigi. "L'intensità dei fenomeni - ha aggiunto il ministro dell'Economia - sta modificando la predisposizione dell'esistenza, dell'economia e della politica". Illustrata la manovra italiana: "Scelta molto chiara, salvaguardare i livelli di stato sociale e operare forti riduzioni di spesa dei governi centrale, regionale e locale".

Il ministro ritiene che ci sia una consapevolezza diffusa da parte della gente sul fatto che questa crisi internazionale sia "storica". Tremonti ha commentato gli interventi adottati in Europa, e non solo, per far fronte alla situazione economica. "I tentativi - ha detto il ministro - sono stati empirici e non basati su esperienze precedenti". Per Tremonti in alcune aree sono state intraprese delle azioni importanti, ad esempio, "la Repubblica popolare cinese ha preso decisioni molto coraggiose e positive".

Il ministro è poi intervenuto sulla manovra italiana. "La scelta fatta - ha spiegato - è stata quella di conservare i livelli fondamentali di stato sociale, quindi di non ridurre la sanità o gli aiuti, prevedendo però una forte riduzione della spesa dei governi centrali e locali". "Pensiamo - ha aggiunto - che si possano incorporare molte funzioni pubbliche locali nei ministeri, e che i ministeri debbano scegliere con una certa flessibilità cosa e come spendere sulla base del budged loro assegnato".

Secondo Tremonti la crisi economica "può essere un'opportunità: può avere un impatto negativo o anche positivo" sulle strategie europee e internazionali, a seconda di come verrà gestita. "E' evidente - ha concluso - che tutto il Continente deve cambiare modello politico, di welfare state e di modello sociale".

(fonte tgcom.it)

FORBES: BARILLA 1ª IMPRESA ITALIANA PER REPUTAZIONE

Barilla si aggiudica la diciannovesima posizione tra le imprese con la migliore reputazione, prima tra le italiane e prima in assoluto nel settore alimentare. Il riconoscimento arriva da una ricerca del Reputation Institute di New York, condotta tra le 600 aziende più importanti al mondo, classificate per fatturato. I risultati della ricerca, pubblicati sul sito della rivista Forbes, sono stati ottenuti attraverso la consultazione diretta dei consumatori in 24 paesi nei diversi continenti.
Le valutazioni sono state espresse su una serie di indicatori come, ad esempio, l'offerta di prodotti e servizi, livello di innovazione, qualità del posto di lavoro, governance, performance finanziarie e leadership di mercato. «La reputazione è un fattore decisivo per la competitività di un'azienda, soprattutto in un mercato che è sempre più globale» afferma Massimo Potenza, amministratore delegato del Gruppo Barilla. «Siamo quindi molto soddisfatti della posizione assegnataci, con un primato -aggiunge Potenza- che dimostra il valore dell'eccellenza italiana nel mondo e il successo di scelte strategiche di lungo periodo in grado di assicurare un'ottima reputazione con tutti i nostri pubblici di riferimento». «Nel momento in cui le aziende leader a livello mondiale cercano di crescere e guadagnare quote fuori dai loro mercati domestici, diventa di vitale importanza -sottolinea Kasper Nielsen, Managing Partner del Reputation Institute- assicurarsi fiducia e rispetto da parte dei consumatori in tutto il mondo». «Barilla -continua- ha costruito nel tempo un'eccellente reputazione con le famiglie italiane e, come si evince dal Global Reputation Pulse 2010, gode anche di un forte legame emotivo con le famiglie nei mercati più sviluppati. Con un Reputation Pulse Score di 72,45 Barilla è al diciannovesimo posto nella lista delle aziende con la migliore reputazione al mondo». «Questo è il risultato del legame emotivo -afferma ancora Kasper Nielsen, Managing Partner del Reputation Institute- che Barilla ha saputo costruire attraverso i sui prodotti, la comunicazione e il coinvolgimento delle persone». «Barilla è nella posizione di poter rafforzare ulteriormente questo legame con i consumatori a livello globale -prosegue Nielsen- facendo leva sulla sua storia, che gli è valsa la miglior reputazione tra le aziende italiane». «Riuscire ad avere la stessa reputazione nei mercati che crescono -conclude- potrebbe garantirgli una solida piattaforma di crescita e successo. I risultati del nostro studio, condotto in 24 paesi, suggeriscono che Barilla ha una base molto forte sulla quale costruire».

(fonte leggo.it)

lunedì 24 maggio 2010

BENZINA, PREZZI IN DISCESA: VERDE SCENDE SOTTO 1,4€/L

Ad appena tre giorni dall'ultimo movimento al ribasso, Agip è tornata a tagliare i listini dei carburanti. Dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it emerge, infatti, che da domenica il market leader ha ribassato di 2 centesimi il prezzo della benzina fino a 1,386 euro/litro, scendendo così nuovamente al di sotto di quota 1,4 euro/litro e portandosi ai minimi dall'inizio di marzo. Stessa correzione anche per il diesel, che ora si attesta a 1,245 euro/litro. Erg ha limato di 1 centesimo entrambi i prodotti, ora rispettivamente a 1,408 e 1,264 euro/litro, mentre Esso di 2 centesimi fino a 1,404 e 1,261 euro/litro. Shell, infine, ha tagliato di 1,5 centesimi sia la benzina che il diesel, scendendo a 1,419 e 1,279 euro/litro. Prezzi di riferimento QE con servizio (euro/litro) al 24/05 Eni Api Erg Esso IP Benzina 1,386 1,409 1,408 1,404 1,409 Diesel 1,245 1,269 1,264 1,261 1,269 Q8 Shell Tamoil Total Benzina 1,412 1,419 1,419 1,409 Diesel 1,273 1,279 1,279 1,269 (fonte: quotidianoenergia.it) Nota: I «prezzi di riferimento QE» di benzina e diesel sono rilevati ed elaborati giornalmente da Quotidiano Energia e rappresentano un indice medio nazionale del posizionamento commerciale delle compagnie. I «prezzi di riferimento QE» non tengono conto delle differenze praticate dai singoli impianti nè delle diverse fiscalità geografiche.

(fonte leggo.it)

ECCO LA MANOVRA DA 24 MLD. E IL GOVERNO ACCELLERA 1ª NOVITÀ: IL REDDITOMETRO

La richiesta del 'tecnico' Tremonti di una manovra decisa e in linea con l'Europa è giusta e comprensibile, ma bisogna anche contemperare il rigore con la necessità di tenere alta la popolarità del governo tra la gente. E' questo il ragionamento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha avviato in queste ore un delicato lavoro di mediazione sentendo oggi più di una volta il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e concordando con il responsabile del dicastero una accelerazione dei tempi che dovrebbe portare al varo della manovra economica da 24 miliardi di euro addirittura tra martedì e mercoledì prossimi, salvo sorprese. In sostanza, si sarebbe trovato quel "giusto equilibrio"- é la valutazione che si fa in ambienti della maggioranza- tra il "rigore" chiesto dall'Europa, tanto perseguito da Tremonti ( che in giornata ha sentito anche le parti sociali ed il suo collega del Lavoro Maurizio Sacconi) e la necessità di non gravare eccessivamente sulle spalle dei cittadini, così come fortemente voluto dal presidente del Consiglio Il frutto di questa intesa, dopo che ieri Berlusconi aveva promesso che la manovra "non sarà punitiva", inizia a vedersi anche nelle ultime indiscrezioni sulle misure del provvedimento: che vedono il condono edilizio perdere quota rispetto a un rafforzamento della lotta all'evasione, all'ipotesi che sparisca il tetto a 25.000 euro per l'indennità in favore di chi assiste persone non autosufficienti e allo stop sui ticket sanitari. Contemporaneamente si dovrebbe mettere mano alle spese dei ministeri fissando tagli insieme ai titolari dei dicasteri.

NIENTE MACELLERIE SOCIALE Insomma, è prevalsa la linea di una rimodulazione complessiva delle spese dello Stato piuttosto che quella di un intervento diretto su settori sensibili come le pensioni, il fisco, la sanità e la scuola. Quindi,"niente macelleria sociale", si commenta ancora in ambienti della maggioranza. No a norme che colpiscano i più deboli, dice anche l'opposizione. Anche se, puntualizza Pier Luigi Bersani, "serve una manovra dura e difficile" vista la situazione di crisi internazionale. Mentre anche l'ex premier Romano Prodi predica il "coraggio di misure impopolari". La prossima settimana, come spiega il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, sulle nuove misure da varare ci saranno "riunioni importanti a tutti i livelli, parlamentare, politico e sindacale": riunioni che aiuteranno il presidente del Consiglio a trovare quella sintesi necessaria per una manovra bilanciata tra la necessità di rigore e le aspettative dei cittadini. Un confronto che auspica anche il ministro delle Politiche Ue Andrea Ronchi e che la componente finiana della maggioranza chiede con forza. "E' auspicabile che Berlusconi coinvolga tutto il Pdl e la coalizione - dice Italo Bocchino - in scelte che vanno esaminate con attenzione per evitare che valutazioni soltanto contabili creino problemi nel rapporto tra governo e pubblica opinione". Più esplicito Fabio Granata che chiede che non vengano messi in difficoltà i lavoratori dipendenti. Lo stesso allarme lanciato ieri da Bersani su una manovra che alla fine secondo il Pd peserà sui "nuovi ceti medio-bassi". Intanto da Massimo D'Alema arriva una cauta apertura al governo. Quando "ci faranno vedere le carte" e "se Berlusconi ci metterà la faccia", allora "discuteremo", dice il presidente del Copasir. Un'uscita alla quale sembra implicitamente rispondere il leader del Pd Bersani da Pechino. "C'é bisogno di una manovra dura - dice - e difficile. Temo che il governo non voglia metterci la faccia e dire qual è il problema reale, senza affrontare il problema strutturale".


IL REDDITOMETRO Il redditometro farà parte delle misure inserite nella manovra, per reperire nuove risorse, prevedendo un gettito già per il prossimo anno, che andrà a crescere nel 2012. Le voci sull'introduzione dello strumento si sono fatte sempre più insistenti e la condivisione, di tutte le parti sociali, fa spingere l'acceleratore sull'inserimento della nuova arma che sarà messa a disposizione degli 007 fiscali già dal prossimo anno. Intanto sembra che si allunghino i tempi per l'approvazione, dopo lo sprint venerdì scorso, con il ministro dell'Economia salito al Quirinale per presentare il provvedimento al capo dello Stato. Subito dopo erano circolate voci sulla possibilità di un'accelerazione dei tempi, con un incontro tra le parti sociali lunedì e la presentazione in Cdm martedì. Ma le richieste di condivisione all'interno della maggioranza potrebbero far rallentare la tabella di marcia del Tesoro, che invece sarebbe pronto a presentare il provveidmento al Consiglio dei ministri martedì. Ecco le misure allo studio di vi XX settembre.
CONDONO: Al fianco del concordato edilizio, da cui si parla sin dalle prime indiscrezioni sulla manovra, sta prendendo piede l'ipotesi di un condono edilizio, il terzo dell'era Berlusconi. Ad essere regolarizzati, quindi, no sarebbero più solo gli immobili 'fantasmà ma tutti quelli costruiti abusivamente dal 2007 (anno dell'ultimo condono). La misure consentirebbe di fare cassa in tempi molto rapidi, anche se l'ipotesi di un'altra sanatoria sta sollevando numerose critiche.
FISCO: La lotta all'evasione fiscale sarà aiutata dal nuovo redditometro. Lo strumento, che subirà presto un restyling, entrerà di sicuro nel provvedimento, partendo già dal primo gennaio. Il Tesoro potrebbe prevedere un gettito già per il prossimo anno, anche se non molto alto, e una cifra molto più consistente per il 2011. Il nuovo strumento, infatti, che si basa sull'onere della prova a carico del contribuente, potrebbe indurre chi non rientra dei criteri a conciliare con l'erario in tempi rapidi.
SANITÀ: Il taglio del fondo sanitario, dovrebbe essere compensato con il ticket per la specialistica, introdotto con la finanziaria 2007 ma finora sempre coperto dallo Stato. Si lavora anche ad altre ipotesi, puntando in particolare sulla riduzione della spesa farmaceutica. Per le regioni a rischio aumento Irap e addizionale Irpef (Lazio, Campania, Calabria e Molise) potrebbero essere concessi tempi più lunghi per i piani di rientro.
PENSIONI: Ormai quasi certa la chiusura delle finestre per andare in pensione, per il settore pubblico e privato. Rispetto alle attuali quattro finestre di vecchiaia e due di anzianità sono allo studio diverse ipotesi, quella più probabile sembra la riduzione a una sola finestra. Altra voce da cui si punta a fare cassa è quella relativa alle pensioni di invalidità, attraverso il «disboscamento» dei falsi invalidi. Ma anche legando l'assegno di accompagnamento per gli invalidi al reddito del nucleo familiare, lasciando fuori quelli più alti. Saranno delle tabelle per fasce di reddito a stabilire l'ammontare dell'assegno, che decrescerebbe al crescere del reddito. Dei 16 miliardi l'anno di spesa per questa voce, 12 vanno all'assegno di accompagnamento.
DIRIGENTI: Nel pacchetto di interventi quasi certo è l'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici, con un taglio del 10% sulla parte delle retribuzioni che supera gli 80.000 euro.
STATALI: La manovra punta sempre di più sugli interventi nel pubblico impiego. Le ipotesi allo studio prevedono il blocco di un anno dei contratti e delle assunzioni. Per il turn over si pensa di bloccare anche le deroghe attualmente in vigore. Inoltre il termine entro cui percepire il Tfr potrebbe passare dagli attuali 3 mesi a 6 mesi. In questo caso il risparmio arriverebbe dai minori interessi, che scattano quando la buonuscita non viene versata entro i limiti previsti dalla legge. Per le cifre più alte si pensa anche a una rateazione della somma, da diluire in tre anni.
FONDI IMMOBILIARI: nuove risorse potrebbero arrivare dal prelievo sui fondi immobiliari, che attualmente scontano una tassazione agevolata del 20% solo in caso di attribuzione dei proventi. Ci potrebbe essere un inasprimento del prelievo con la tassazione anche in capo al fondo stesso.
GIOCHI: Nuove risorse arriveranno dal settore dei giochi, puntando in particolare sul contrasto del clandestino. Le sanzioni dovrebbero riguardare non solo chi gestisce il gioco ma anche i giocatori. TRACCIABILITÀ: Potrebbe scendere di nuovo la soglia che obbliga a utilizzare pagamenti tracciabili. Si lavora ancora alla soglia che attualmente è fissata a 12.500 euro e potrebbe tornare al tetto del centro-sinistra, pari a 5.000 euro, o addiruttura scendere ancora.
RAZIONALIZZAZIONE ENTI: Altri risparmi dovrebbero arrivare da alcune razionalizzazioni degli istituti di previdenza e infortunistici. In pratica saranno soppressi l'Ipost (ente previdenziale dei lavoratori delle poste) e Ipsema (previdenza e assistenza del settore marittimo) e le rispettive funzioni saranno assorbire da Inps e Inail. Allo studio anche l'ipotesi di razionalizzare le spese di alcuni enti: Isae, Isfol e Ice.
PARLAMENTARI: Il taglio strutturale degli stipendi dei parlamentari e magistrati dovrebbe arrivare al 15%, a cui si dovrebbe aggiungere anche il taglio delle indennità. La sforbiciata alle retribuzioni di deputati, senatori e componenti del governo, avrebbe più un significato simbolico che di effettivo gettito. Sarebbe infatti un segnale, da mandare agli italiani, in vista degli interventi che interesseranno i cittadini.
REGIONI ED ENTI LOCALI: Taglio dei trasferimenti per regioni ed enti locali. Si punta anche alla riduzione degli enti inutili, in particolare degli enti decentrati e locali, che fanno capo alle province. I compiti che vengono svolti da queste strutture, quindi, potrebbero passare ai comuni, alle regioni o alle stesse province. Il taglio interesserebbe le comunità montane, consorzi dei bacini, enti parchi regionali, consorzi di bonifica, agenzie regionali e Autorità d'ambito territoriale (Ato) in materia di servizi idrici.

RICERCATORI: "TAGLI INACCETTABILI" Manovra finanziaria «taglierà le retribuzioni dei giovani ricercatori più di quelle dei parlamentari, di ministri e sottosegretari di stato e dei manager pubblici». A denunciarlo è Rete 29 aprile. Ricercatori universitari, commentando le ipotesi sulle misure della manovra finanziaria. Misure giudicate «inaccettabili». Se confermate i ricercatori sono pronti al blocco immediato di esami, lezioni, sessioni di laurea. Secondo la Rete, i più colpiti saranno i ricercatori giovani. La manovra, segnala la Rete, confermerebbe il prolungamento del blocco del turn over nelle assunzioni nella pubblica amministrazione fino a tutto il 2014. Se così fosse, per l'università, quindi, nella prospettiva dell'uscita dai ruoli di circa 18.000 unità nei prossimi cinque anni, sarà semplicemente impossibile garantire gli stessi livelli di servizio e di offerta formativa. Inoltre, in base all'art.94 del testo provvisorio della manovra, i tagli al fondo di finanziamento ordinario dell'università verrebbero prolungati nel tempo, arrivando al 2015, prevedendo tagli per circa 860 milioni di euro. Le progressioni degli stipendi dei ricercatori, compresi quelli assunti da poco e ancora in periodo di 'confermà, cioè di prova che dura tre anni, verrebbero congelate per gli anni 2011, 2012 e 2013 (art. 14), facendo sì che il giovane ricercatore che supererà il giudizio di conferma in uno di questi anni si vedrà decurtata la retribuzione. In cifre, si tratterebbe di 447 euro annui in meno per un ricercatore con due anni di anzianità, di 894 euro annui per un ricercatore con tre anni di anzianità e di ben 1.581 euro annui in meno per un ricercatore con cinque anni di anzianità. I ricercatori più maturi, in servizio da nove anni, avranno un taglio pari a 4.745 euro annui. Drastici tagli in vista anche alle spese per missioni all'estero «rischiando di bloccare del tutto collaborazioni e progetti internazionali».

(fonte leggo.it)