venerdì 23 aprile 2010

Benzina: Agip rialza benzina e gasolio

Ritocchi sul gasolio anche per Q8 e Tamoil

Dopo la pausa di ieri, oggi, stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, e' l'Agip ad alzare i prezzi di benzina e gasolio. Ritocchi all'insu' sul gasolio anche per Q8 e Tamoil, mentre per Total si registra un ribasso sulla benzina. Venendo ai dati, Agip rialza di un centesimo sia sulla benzina, che raggiunge il livello massimo del mercato a 1,426 euro al litro, che sul gasolio, che si attesta a 1,268 euro al litro.

(fonte ansa.it)

Conti super per la Microsoft

Ricavi a +6% grazie a Windows 7

Trimestre record per la Microsoft: il gruppo del software al 31 marzo 2010 ha incassato 14,50 miliardi di dollari, pari a un +6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il colosso Microsoft ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con utili pari a 45 centesimi di dollaro per azione, di 3 centesimi meglio delle previsioni degli analisti.

Nel terzo trimestre fiscale i ricavi si sono attestati a 14,5 miliardi di dollari, in rialzo del 6,2% rispetto all'anno scorso e in linea con le stime, che erano per un risultato di 14,39 miliardi. Il record e' da attribuire in gran parte al successo del nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows 7.

''Windows 7 - ha spiegato il capo dell'ufficio finanziario del gruppo, Peter Klein - continua ad essere per noi un motore di crescita. nello stesso tempo abbiamo avuto forte crescita anche in altre aree come Bing search, Xbox LIVE e altri servizi emergenti''. Solo per quanto riguarda Windows, le entrate sono cresciute del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Microsoft ha precisato che piu' del 10% dei personal computer attualmente in funzione nel mondo lavorano su Windows 7. Per questo secondo Microsoft il sistema ''puo' essere di gran lunga considerato la piu' veloce operazione di vendita nella storia''.

(fonte tgcom.it)

Fiat, il piano presentato a Scajola

In Borsa il titolo ancora in rialzo

L'amministratore delegato, Sergio Marchionne, e il neo presidente della Fiat, John Elkann, si sono recati dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, per illustrare anche al governo, dopo la presentazione agli analisti finanziari, il piano industriale del gruppo. "Oggi parliamo del piano A" ha dichiarato Marchionne arrivando in via Veneto.

Il giorno dopo l'annuncio dello spin-off di Cnh, Iveco e di alcune attività di PowerTrain, che confluiranno nella nuova Fiat Industrial, il titolo del gruppo parte bene a Piazza Affari, beneficiando anche delle indicazioni positive dagli analisti. Credit Suisse conferma il giudizio "outperform" e alza il target price da 11,5 a 14 euro.

Mentre il piano veniva presentato al ministro Scajola, un altro ministro, il titolare del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi ha espresso "un cauto ottimismo sulla possibilità che la crescita del gruppo converga con una ricaduta positiva sul settore occupazionale, specie se ci sarà disponibilità a sostenere accordi sui siti produttivi".

Pomigliano, Marchionne: "Senza accordo con sindacati, non investiamo"
Al termine dell'incontro con il ministro Scajola, Sergio Marchionne ha commentato l'annunciato raddoppio della produzione di auto nell'arco del piano industriale 2010-2014: "Ha visto? Facciamo miracoli!". Poi l'ad di Fiat si è soffermato a parlare degli investimenti e dei sindacati: "Anche se ci vorranno cinque anni per spenderli, faremo più o meno venti miliardi di investimenti: direi che i sindacati si possono accontentare". Poi, alla domanda se l'annunciato aumento dell'occupazione dei dipendenti Fiat in Italia sarà al lordo o al netto della chiusura dello stabilimento siciliano, l'ad del gruppo ha risposto: "Il discorso su Termini è stato già chiuso". Su un altro stabilimento importante: "Il potenziamento di Mirafiori sarà incredibile, lì bisogna fare più di 200 mila vetture l'anno", ha aggiunto. Quanto a Pomigliano d'Arco, Marchionne ha lanciato un avvertimento al sindacato: "Se non troviamo l'accordo sono disposto a non investire". Per l'ad significa la necessità di trovare un'intesa sulla flessibilitaà del lavoro per lo stabilimento. "A Pomigliano bisogna chiudere e se non si chiude l'investimento non parte". "Ci sono 700 milioni che stanno aspettando che qualcuno decida di mettersi d'accordo".

Bonanni, Cisl: "Fiat non abbia paura di garantire migliori guadagni ai lavoratori"
Intanto, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, è intervenuto su Radio24: "Come noi non abbiamo paura se la Fiat vuole sfondare il tetto della produzione, così Torino non abbia paura di garantire migliori guadagni ai lavoratori".

Gabetti: "Nuovo capitolo in storia Fiat, nessuno fugge dall'Italia"
Alla soddisfazione di Sergio Marchionne per il passo compiuto si aggiunge quella di Gianluigi Gabetti, presidente onorario di Exort e braccio destro sul versante finanziario della famiglia Agnelli. Con il piano, dice al Sole 24 Ore, "si apre un nuovo capitolo della storia della Fiat che affronta in modo razionale la globalizzazione". Gabetti, nell'aula del tribunale di Torino dove si celebra il processo Ifil Exor, ha aggiunto: "Marchionne non è un visionario. Quello che ha detto non sono favelle al vento ma concetti ragionati. Le sue sono visioni che hanno contenuti concreti. E John Elkann, per la formazione che ha ricevuto, è l'uomo giusto". "Al centro ci sarà l'idea che la finanza serve a produrre industria e lavoro. Le ristrutturazioni in corso in Italia e nel mondo rispondono a questo criterio". Secondo Gabetti è questa l'idea della Fiat globale di Sergio Marchionne e di John Elkann.
"Nessuno fugge dal nostro Paese - ha sottolineato Gabetti - Fiat è un gruppo italiano, il suo presidente è un giovane italiano, ma Chrysler ci riapre il mercato Usa, il Brasile sarà protagonista del nuovo mondo industriale, Russia, India e Cina devono vedere attivo il nostro marchio nel XXI secolo".

Wall Street Journal e Financial Times "promuovono" Marchionne
Il Financial Times e il Wall Street Journal dedicano ampio spazio allo spin-off. La decisione di separare l'auto dagli altri business di Fiat richiederà tempo per generare valore, e gli obiettivi indicati mercoledì rappresentano una sfida impegnativa. Ma "a suo vantaggio - scrive il Financial Times nella Lex Column - Marchionne ha il fatto che i target fissati nel 2004 sembrarono ugualmente impegnativi". Il quotidiano statunitense ricorda che la separazione dell'auto dalle altre principali attività dovrebbe "aiutare a togliere Fiat dal persistente sconto del suo valore di Borsa legato al fatto di essere una conglomerata": il gruppo, insomma, valeva meno della somma delle sue parti. Ma "ciò richiederà un'ulteriore ristrutturazione".

Il Wall Street Journal sottolinea invece che le decisioni annunciate da Marchionne fanno parte di un piano più ampio che potrebbe sfociare alla fine in una fusione con Chrysler: "Marchionne non l'ha esclusa, ma ha messo in evidenza che non è in programma per ora". Un piano - che punta a produrre sei milioni di vetture fra Fiat e Chrysler e raddoppiare i margini operativi entro il 2013 - che merita la fiducia degli investitori perché Marchionne ha saputo superare simili difficoltà in passato, scrive il WSJ. Ma per Chrysler, la possibilità che Fiat salga oltre il 50% è legata alla riduzione del debito della casa americana verso il Tesoro Usa dai 9,6 miliardi di dollari attuali a tre miliardi, un piano che richiede la quotazioni in borsa e quindi "la prova di un decisa ristrutturazione di Chrysler che vada oltre il suo incoraggiante utile operativo trimestrale". "Una Fiat da sola - conclude il Wsj - è una grossa scommessa sull'operato di Marchionne e sulla sua capacità di Marchionne di fare magie".

(fonte tgcom.it)

martedì 20 aprile 2010

Fiat: John Elkann presidente

Montezemolo lascia, resta in Cda e a capo della Ferrari

John Elkann sara' il prossimo presidente della Fiat. Tra 20 giorni guidera' anche l'accomandita della famiglia Agnelli. Montezemolo lascia. L'avvicendamento alla presidenza della Fiat sancisce di fatto 'la fine della fase di traghettamento', Montezemolo ha commentato cosi' la sua decisione. Montezemolo restera' comunque nel Consiglio di amministrazione della Fiat e manterra' la carica di numero uno della Ferrari.

(fonte ansa.it)

Benzina: segnali contrastanti

Nonostante la contrazione internazionale, alcuni aumenti

A 24 ore dal tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, quotidiano energia registra segnali contrastanti sulla rete italiana della benzina Nonostante la contrazione delle quotazioni internazionali di benzina e diesel (scese rispettivamente di 5,50 e 14 dlr/ton a 764 e 708 dlr/ton alla chiusura di ieri), Api-IP hanno aumentato di 0,5 centesimi il prezzo di riferimento della verde, portandosi a 1,429 euro/litro. Stesso aggiustamento, ma di segno opposto, per Erg, scesa a 1,418 euro/litro.

(fonte ansa.it)

Goldman, altre banche nel mirino

Wsj: l'indagine della Sec si allarga

Non solo Goldman Sachs. La Sec sta indagando anche su altre banche d'affari. La Consob americana starebbe valutando se altri prodotti legati ai mutui messi insieme da altre banche di Wall Street possano aver tratto in inganno gli investitori. A scriverlo è il "Wall Street Journal", che non precisa però quali siano le altre banche finite nel mirino degli investigatori.

Secondo il quotidiano finanziario, il polverone che si è sollevato intorno a Goldman ha puntato i riflettori su quello che a Wall Street non era un segreto: che cioè, quando il mercato della casa negli Usa aveva cominciato a tremare alcuni anni fa, alcuni istituti finanziari hanno creato prodotti derivati che consentivano a clienti come gli hedge fund di scommettere su una rapida crisi di quel mercato.

Tra le banche che hanno creato questo tipo di prodotti c'erano Deutsche Bank, Ubs e Merrill Lynch, ora proprietà di Bank of America: "Non si sa su quali affari la Sec stia indagando", precisa al riguardo il Wsj.

Ex avvocato Casa Bianca per Goldman Sachs
Goldman Sachs ha intanto trovato un importante alleato, l'ex consigliere legale della Casa Bianca Gregory Craig, nella battaglia contro l'azione legale per frode avviata dalla Sec, come ha appreso la rivista online Politico. Craig, che continua ad avere stretti contatti con gli ambienti democratici, ha lasciato qualche mese fa la Casa Bianca e adesso lavora presso lo studio legale di Washington Skadden, Arps, Slate, Meagher and Flom. Goldman l'ha assunto nelle ultime settimane come guida nei processi legali e nel mondo politico della capitale, scrive il giornale sul suo sito web, precisando che l'avvocato lavorerà dietro le quinte. Craig, avendo lasciato la Casa Bianca di recente, non può rappresentare direttamente Goldman davanti alla Sec per almeno due anni, un anno in base alle leggi federali e un altro anno in base alle regole sul conflitto di interesse che si è imposta l'amministrazione Obama.

(fonte tgcom.it)

Bce: cresce numero banconote false

Tagli da 20 e 50 euro preferiti dai falsari

Nel 2009 in Eurolandia e' continuato a salire il numero di banconote contraffatte, i tagli da 20 e 50 euro sono i preferiti dai falsari.Lo scrive la Banca centrale europea nel suo rapporto annuale. I centri nazionali di analisi dei falsi hanno ricevuto circa 860.000 banconote false contro poco piu' di 650.000 l'anno prima. Dominano il taglio da 20 euro (48,3%) seguito da quello da 50 euro (36,1%). I test per verificare l'autenticita' degli euro sono disponibili sul sito web www.ecb.int.

(fonte ansa.it)

Vulcano, danni per 2 mld di dollari

Ue: aiuti eccezionali a compagnie aeree

Un impatto da due miliardi di dollari: sono questi i danni che, secondo le prime stime, penalizzeranno il settore aereo in seguito all'eruzione del vulcano islandese. Un fenomeno senza precedenti, che ha già spinto la Commissione europea a mettere in programma aiuti eccezionali per le compagnie aeree così pesantemente colpite dall'evento.

Considerando il breve lasso di tempo dell'eruzione, l'impatto risulta di una profondità senza precedenti. Sono stati pesantemente penalizzati 8 milioni di passeggeri in Europa e nel mondo e il Centre for Asia Pacific Aviation (Capa) di Sydney, società di consulenza e ricerche specializzata nell'aviazione, stima che almeno un miliardo di dollari sono le risorse, in termini di ricavi, irrimediabilmente perse. Ma si potrebbero anche superare i 2 miliardi di danni.

C'è poi da sommare, si legge in una nota, il calo delle entrate accessorie, oltre agli oneri sul blocco degli aerei e alla spese per i passeggeri lasciati a terra. Il costo totale per l'industria del trasporto aereo (compagnie, aeroporti, fornitori, operatori cargo e gestori) potrebbe dunque "essere ben oltre i 2 miliardi di dollari", ovviamente in aumento con ogni giorno di interruzione.

Il servizio cargo, poi, in gran parte di beni deperibile (alimentari o prodotti di alto valore), genera circa il 10-20% dei ricavi complessivi delle compagnie aeree.

Meno drammatico l'impatto sul commercio in Italia
Le conseguenze economiche dell'eruzione vulcanica in Islanda sull'interscambio commerciale dell'Italia con l'Europa sono, "al momento, limitate", come ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, durante una conferenza stampa seguita alla sua visita della Fiera di Hannover fatta insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel.

"Noi abbiamo l'handicap di essere un Paese che sposta le proprie merci su gomma e questo incide anche sui costi, ma nel caso specifico è stato un elemento fortunoso perché nell'interscambio delle merci in Europa l'Italia occupa solo il 6% col trasporto aereo per le merci", ha detto il ministro.

"Quindi, questo 6% di trasporto aereo significa un danno al momento limitato - ha proseguito -. E' sicuramente un danno che incide soprattutto sulle merci deperibili: le mozzarelle, la frutta ed i fiori".

Si tratta inoltre di "un danno minore rispetto a quelli subiti dagli altri Paesi europei", ha sottolineato Scajola: "Ci auguriamo che sia limitatissimo nel tempo e che già dai prossimi giorni possa riprendere il trasporto aereo"', ha aggiunto.

Europa, danni per 375 milioni in tre giorni
Lo stop ai voli e la paralisi degli aeroporti del Nord Europa è già costata all'Europa più di 375 milioni di euro in tre giorni. In particolare, il mancato arrivo di turisti e uomini d'affari ha una ricaduta con una perdita di indotto turistico relativo all'accoglienza, allo shopping, agli spostamenti, alla cultura. Le stime sono dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza secondo il quale, per il sistema economico delle grandi aree metropolitane, la perdita ammonta a più di 140 milioni di euro, distribuiti tra quella di Londra (57 milioni), Parigi (37 milioni), Francoforte (25 milioni), Amsterdam (20 milioni) e 15 milioni per l'area di Milano e della Lombardia.

Assaeroporti cerca soluzioni
Intanto Assaeroporti, l'associazione confindustriale che rappresenta 36 società di gestione per 42 aeroporti, esprime "forte preoccupazione per il perdurare della chiusura dello spazio aereo italiano e internazionale che sta creando ingenti danni all'intero sistema aeroportuale e soprattutto forti disagi a migliaia di passeggeri bloccati nelle aerostazioni che da giorni sono costantemente informati e assistiti dalle società aeroportuali". La gravità delle circostanze, si legge in una nota, renderà necessario mettere in atto tutte le misure che la normativa corrente prevede in situazioni di calamità naturale come quella che si sta verificando. Si stanno, inoltre, valutando gli ingenti danni economici che la paralisi dei voli ha provocato e continua a provocare alle società di gestione.

(fonte tgcom.it)

lunedì 19 aprile 2010

USA, MAXI MULTA ALLA TOYOTA CHIESTI 16,4 MLN DI DOLLARI "NASCOSE GUASTI DELLE AUTO"

La giapponese Toyota avrebbe concordato con le autorità americane il pagamento di una multa record, pari a 16,4 milioni di dollari, per aver nascosto per parecchi mesi i problemi al pedale dell'acceleratore che l'hanno costretta a richiamare milioni dei suoi modelli. Così un responsabile del ministero Usa dei Trasporti, secondo il quale «pagando la multa, Toyota accetta di essere responsabile per aver celato questo difetto violando così la legge». L'intesa dovrebbe essere finalizzata entro oggi. Si tratta della cifra più alta mai richiesta a un costruttore di auto che ha violato le norme sulla sicurezza. Un portavoce di Toyota non ha per ora voluto confermare la notizia.

(fonte leggo.it)

Borse, avvio di settimana difficile

Pesa l'effetto Goldman Sachs

Avvio ancora in calo per le Borse europee. A Milano il Ftse Mib cede l'1,12% a 22.750 punti ed il Ftse All Share l'1,05% a 23.303 punti. Sugli indici pesa l'effetto Goldman Sachs, la banca d'affari Usa sotto il mirino della Fed per frode. Borsa in forte calo anche a Shanghai dopo la stretta decisa dal governo di Pechino sulla proprietà immobiliare. Il listino di Singapore ha chiuso a -4%.

La situazione a Piazza Affari
Milano accusa la performance peggiore del Vecchio Continente a causa dell'effetto stacco cedole di alcune azioni, come Prysmian (-0,14%) e Parmalat (-1,9%). Balzano sugli scudi Mps (+2,93%), favorita dalla raccomandazione di acquisto di Deutsche Bank, e Fiat (+1,03%), dopo le anticipazioni del piano industriale secondo il quale nel 2015 il gruppo torinese arriverà a quota 2,7 milioni di auto prodotte tra Italia, Polonia, Serbia e Usa. Segno meno per Generali (-0,64%) ed Eni (-0,57% euro). Cauta Intesa Sanpaolo (-0,27%), invariata Unicredit.

Segno meno anche in Europa
Nelle altre Borse europee la situazione non è migliore. All'avvio delle contrattazioni Parigi cede lo 0,72% e Londra perde lo 0,45%. La settimana si annuncia molto difficile, soprattutto per i titoli delle compagnie aeree, fortemente in ribasso a causa dei blocchi imposti agli spazi aerei europei. A Tokyo All Nippon Airways perde il -2,41%, a Shanghai scivolone di Air China (-7,86%). Più cauta Cathay Pacific (-0,88%) a Hong Kong. In Europa cedono Ryanair (-4,88%), British Airways (-4,21%), Lufthansa (-4,55%), Iberia (-4,05%) e Air France (-4,99%).

L'Asia teme la bolla immobiliare
Avvio di settimana difficile anche per le principali borse di Asia e Pacifico che, per questioni di fuso orario, hanno scontato oggi il ribasso di venerdì scorso innescato dalla notizia che la Sec ha accusato Goldman Sachs di frode. Sugli indici di Shanghai pesa anche la decisione del Consiglio di Stato cinese che ha ordinato alle banche di non erogare più prestiti per gli acquisti della terza casa nelle città con rialzi eccessivi dei prezzi immobiliari. Una misura studiata dal governo per fermare il formarsi di una bolla immobiliare, ma che alcuni esperti temono possa far aumentare i prestiti e danneggiare i consumi.

(fonte tgcom.it)

Assicurazioni, +131% in 13 anni

In Italia 4 volte rispetto a media Ue

I prezzi delle assicurazioni in Italia sono aumentati del 131,3% in 13 anni, contro il +35,3% della zona euro. La certificazione arriva dal Quaderno dei prezzi del dipartimento del Tesoro del ministero dell'Economia relativo a dicembre 2009. Secondo lo studio, l'Italia conquista il primo posto dei rincari: al secondo c'è il Regno Unito (+78,6%) e al terzo la Spagna (+67,4%). Seguono la Germania (+30,1%) e la Francia (+16,5%).

Anche l'andamento dei servizi finanziari ha registrato un consistente aumento, persino doppio rispetto alla zona euro: +89,9% contro +43%. In generale, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo dal 1996 mostra un forte aumento per la Spagna (+42%) e per l'Italia (+33%), entrambe sopra la media di Eurolandia (+27,8%). Sotto la soglia si trovano invece Francia (+23,4%), Regno Unito (+23,1%) e Germania (+21%).


Secondo lo studio del Dipartimento del Tesoro, tra i capitoli di spesa che più pesano sul bilancio delle famiglie e che hanno un andamento superiore a quello medio della zona euro, oltre ad assicurazioni e servizi finanziari, compaiono gli affitti, l'acqua potabile, i rifiuti, ma anche l'abbigliamento, le calzature, i mobili, i libri. Aumentano anche il trasporto marittimo e i servizi postali.

Affitti: rialzi record con il +49% dell'Italia è secondo solo al +72,9% della Spagna e superiore al +28,1% della media, mentre tutti gli altri registrano aumenti molto più contenuti (appena +16,7% la Germania).

Acqua potabile: è cresciuta del 68,4% contro il 41% di Eurolandia.

Rifiuti: sono aumentati del 68,3% (+55,4% in Europa).

Elettricità: ha subito un rincaro del 36,2% (+31,9%).

Trasporti marittimi: sono cresciuti dell'86,2% (+47,2%).

Servizi postali: rincarati del 37,6% (+27,3%).

Shopping: anche in questo settore, in Italia la spesa è aumentata molto più che altrove: per l'abbigliamento si registra un rincaro del 22,4%, che è più del doppio dell'aumento europeo (+8,9%); il +29,8% delle calzature va a raffrontarsi con il +18,1% di Eurolandia; per i libri in Italia si spende il 34,2% in piu', contro il +24,6% dell'eurozona.

Spesa al supermercato: il distacco tra i prezzi dell'Italia e della zona euro è molto minore. Dal 1996 ad oggi gli alimentari sono aumentati del 32,6% in Italia e del 30% in Europa.

Tlc: è l'unica voce che ha visto un calo (-31,1%).

Benzina: la voce carburanti e lubrificanti in Italia ha visto dei rincari inferiori alla media della zona euro con il +36,1% contro il +54,9% e le percentuali degli altri Paesi più vicini, come Francia +47,6%; Germania +64,6%; Spagna +58,4% e Regno Unito +98,4%.

Più in generale, infine, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo dal 1996 mostra un forte aumento per la Spagna (+42%) e per l'Italia (+33%), entrambe sopra la media di Eurolandia (+27,8%). Inferiori alla media Ue invece le performance di Francia (+23,4%), Regno Unito (+23,1%) e Germania (+21%).

Nella tabella il confronto tra alcune voci significative del paniere dei prezzi al consumo (indice armonizzato): variazioni percentuali tra il 1996 e il 2009

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VOCE ITALIA FRANCIA GERMANIA SPAGNA EUROLANDIA GB
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ASSICURAZIONI +131,3 +16,5 +30,1 +67,4 +35,3 +78,6
SERV. FINANZ. +89,9 +22,2 +31,1 +97,2 +43,0 -22,0
TRASP. MARIT. +86,2 +22,1 +25,7 +125,6 +47,2 +64,0
ACQUA POTABILE +68,4 +39,9 +26,7 +39,3 +41,0 +64,3
RIFIUTI +68,3 +39,9 +37,9 +42,2 +55,4 N.D.
PACCH. VACANZA +51,3 +42,9 +32,7 +115,1 +41,4 +58,5
SERV. POSTALI +37,6 +29,1 +13,7 +129,9 +27,3 +53,2
CARBURANTI E
LUBRIFICANTI
+36,1 +47,6 +64,6 +58,4 +54,9 +98,4
TLC -31,1 -20,7 -31,9 -11,2 -27,4 -22,7ù

(fonte tgcom.it)

Google, utili in crescita

Ma gli analisti si aspettavano di più

Google registra utili e ricavi in crescita nel primo trimestre grazie a una ripresa della pubblicità online, ma non basta. Wall Street si aspettava di più e così il titolo dopo i dati è stato penalizzato: nelle contrattazioni after-hours ha ceduto oltre il 4% dopo aver chiuso la seduta in progresso dell'1,1% a 595,30 dollari. I risultati sono stati leggermente inferiori alle stime piu' ottimistiche degli analisti.

''La performance del primo trimestre e' stata buona, con una crescita del 23% dei ricavi su base annua'' afferma Patrick Pichette, chief financial officer di Mountain View. ''Guardando avanti restiamo impegnati a investire in innovazione, per spingere la crescita sia nelle nostre attivita' di core business sia in quelle emergenti''. Per la prima volta da quando e' sbarcata in Borsa Google ha tenuto la conference call di illustrazione dei risultati trimestrali in assenza dell'amministratore delegato Eric Schimdt, dal quale gli analisti si attendevano indicazioni sulla redditivita' di YouTube e su Nexus One.

Nel primo trimestre Google ha registrato un utile di 1,96 miliardi di dollari, in crescita del 37% rispetto agli 1,42 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono risultati pari a 6,77 miliardi, in crescita rispetto ai 5,51 miliardi dell'anno precedente. Al netto delle commissioni pagate ai siti partner, i ricavi si sono attestati a 5,06 miliardi a fronte dei 4,07 del primo trimestre 2009. ''Ritengo che sia stia assistendo a una nuova accelerazione della pubblicita' online. La gente effettua piu' ricerche e i pubblicitari, alla luce di questo, stanno cercando di differenziare la loro offerta'' commenta Youssef Squali, analista di Jefferies & Company. Il balzo di utili e ricavi arriva in un trimestre caratterizzato dal braccio di ferro con Pechino sulla censura, che ha spinto Mountain View a chiudere le proprie attivita' di ricerca cinesi dirottando gli utenti a Hong Kong, e con l'intensificarsi delle frizioni con Apple, ex alleato.

(fonte tgcom.it)

Falso sito della Banca d'Italia

La denuncia da Via Nazionale

Anche un sito falso della Banca d'Italia utilizzato per truffare su internet. La denuncia arriva direttamente da Palazzo Koch. "Tramite la rete internet sono stati diffusi messaggi di posta elettronica fraudolenti che, utilizzando il nome della Banca d'Italia, comunicano ai destinatari il diritto a ricevere rimborsi di imposta. A tale scopo, i destinatari sono invitati a collegarsi al sito web https://registration.bancaditalia.it/login/faces/public/login.jspx" e a compilare un modulo di rimborso che riporta il logo della Banca d'Italia e che richiede dati personali e informazioni relative a carte di credito", denuncia Via Nazionale. La Banca d'Italia avverte che i messaggi di posta elettronica e il sito "sono contraffatti e che essi non sono in alcun modo riferibili alla Banca d'Italia, ne' sono stati da essa autorizzati". Al fine di tutelare gli utenti, la Banca d'Italia ha provveduto a segnalare gli episodi alle competenti Autorita' di Polizia, riservandosi ogni altra iniziativa a tutela delle proprie ragioni e della propria immagine.

(fonte tgcom.it)