Ma gli analisti si aspettavano di più
Google registra utili e ricavi in crescita nel primo trimestre grazie a una ripresa della pubblicità online, ma non basta. Wall Street si aspettava di più e così il titolo dopo i dati è stato penalizzato: nelle contrattazioni after-hours ha ceduto oltre il 4% dopo aver chiuso la seduta in progresso dell'1,1% a 595,30 dollari. I risultati sono stati leggermente inferiori alle stime piu' ottimistiche degli analisti.
''La performance del primo trimestre e' stata buona, con una crescita del 23% dei ricavi su base annua'' afferma Patrick Pichette, chief financial officer di Mountain View. ''Guardando avanti restiamo impegnati a investire in innovazione, per spingere la crescita sia nelle nostre attivita' di core business sia in quelle emergenti''. Per la prima volta da quando e' sbarcata in Borsa Google ha tenuto la conference call di illustrazione dei risultati trimestrali in assenza dell'amministratore delegato Eric Schimdt, dal quale gli analisti si attendevano indicazioni sulla redditivita' di YouTube e su Nexus One.
Nel primo trimestre Google ha registrato un utile di 1,96 miliardi di dollari, in crescita del 37% rispetto agli 1,42 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono risultati pari a 6,77 miliardi, in crescita rispetto ai 5,51 miliardi dell'anno precedente. Al netto delle commissioni pagate ai siti partner, i ricavi si sono attestati a 5,06 miliardi a fronte dei 4,07 del primo trimestre 2009. ''Ritengo che sia stia assistendo a una nuova accelerazione della pubblicita' online. La gente effettua piu' ricerche e i pubblicitari, alla luce di questo, stanno cercando di differenziare la loro offerta'' commenta Youssef Squali, analista di Jefferies & Company. Il balzo di utili e ricavi arriva in un trimestre caratterizzato dal braccio di ferro con Pechino sulla censura, che ha spinto Mountain View a chiudere le proprie attivita' di ricerca cinesi dirottando gli utenti a Hong Kong, e con l'intensificarsi delle frizioni con Apple, ex alleato.
(fonte tgcom.it)