Ue: aiuti eccezionali a compagnie aeree
Un impatto da due miliardi di dollari: sono questi i danni che, secondo le prime stime, penalizzeranno il settore aereo in seguito all'eruzione del vulcano islandese. Un fenomeno senza precedenti, che ha già spinto la Commissione europea a mettere in programma aiuti eccezionali per le compagnie aeree così pesantemente colpite dall'evento.
Considerando il breve lasso di tempo dell'eruzione, l'impatto risulta di una profondità senza precedenti. Sono stati pesantemente penalizzati 8 milioni di passeggeri in Europa e nel mondo e il Centre for Asia Pacific Aviation (Capa) di Sydney, società di consulenza e ricerche specializzata nell'aviazione, stima che almeno un miliardo di dollari sono le risorse, in termini di ricavi, irrimediabilmente perse. Ma si potrebbero anche superare i 2 miliardi di danni.
C'è poi da sommare, si legge in una nota, il calo delle entrate accessorie, oltre agli oneri sul blocco degli aerei e alla spese per i passeggeri lasciati a terra. Il costo totale per l'industria del trasporto aereo (compagnie, aeroporti, fornitori, operatori cargo e gestori) potrebbe dunque "essere ben oltre i 2 miliardi di dollari", ovviamente in aumento con ogni giorno di interruzione.
Il servizio cargo, poi, in gran parte di beni deperibile (alimentari o prodotti di alto valore), genera circa il 10-20% dei ricavi complessivi delle compagnie aeree.
Meno drammatico l'impatto sul commercio in Italia
Le conseguenze economiche dell'eruzione vulcanica in Islanda sull'interscambio commerciale dell'Italia con l'Europa sono, "al momento, limitate", come ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, durante una conferenza stampa seguita alla sua visita della Fiera di Hannover fatta insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel.
"Noi abbiamo l'handicap di essere un Paese che sposta le proprie merci su gomma e questo incide anche sui costi, ma nel caso specifico è stato un elemento fortunoso perché nell'interscambio delle merci in Europa l'Italia occupa solo il 6% col trasporto aereo per le merci", ha detto il ministro.
"Quindi, questo 6% di trasporto aereo significa un danno al momento limitato - ha proseguito -. E' sicuramente un danno che incide soprattutto sulle merci deperibili: le mozzarelle, la frutta ed i fiori".
Si tratta inoltre di "un danno minore rispetto a quelli subiti dagli altri Paesi europei", ha sottolineato Scajola: "Ci auguriamo che sia limitatissimo nel tempo e che già dai prossimi giorni possa riprendere il trasporto aereo"', ha aggiunto.
Europa, danni per 375 milioni in tre giorni
Lo stop ai voli e la paralisi degli aeroporti del Nord Europa è già costata all'Europa più di 375 milioni di euro in tre giorni. In particolare, il mancato arrivo di turisti e uomini d'affari ha una ricaduta con una perdita di indotto turistico relativo all'accoglienza, allo shopping, agli spostamenti, alla cultura. Le stime sono dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza secondo il quale, per il sistema economico delle grandi aree metropolitane, la perdita ammonta a più di 140 milioni di euro, distribuiti tra quella di Londra (57 milioni), Parigi (37 milioni), Francoforte (25 milioni), Amsterdam (20 milioni) e 15 milioni per l'area di Milano e della Lombardia.
Assaeroporti cerca soluzioni
Intanto Assaeroporti, l'associazione confindustriale che rappresenta 36 società di gestione per 42 aeroporti, esprime "forte preoccupazione per il perdurare della chiusura dello spazio aereo italiano e internazionale che sta creando ingenti danni all'intero sistema aeroportuale e soprattutto forti disagi a migliaia di passeggeri bloccati nelle aerostazioni che da giorni sono costantemente informati e assistiti dalle società aeroportuali". La gravità delle circostanze, si legge in una nota, renderà necessario mettere in atto tutte le misure che la normativa corrente prevede in situazioni di calamità naturale come quella che si sta verificando. Si stanno, inoltre, valutando gli ingenti danni economici che la paralisi dei voli ha provocato e continua a provocare alle società di gestione.
(fonte tgcom.it)