venerdì 4 febbraio 2011

Benzina: al via Commissione

Consumatori, inutile senza veri poteri

Prezzi a raggi x per benzina e diesel. Il ministero dello Sviluppo economico ha istituito la Commissione per la valutazione delle dinamiche dei prezzi dei carburanti, con il compito di analizzare l'andamento dei listini e verificare l'ipotizzata esistenza della cosiddetta 'doppia velocita'' denunciata piu' volte dalle associazioni dei consumatori. Ma per il Codacons, senza reali poteri di intervento, la Commissione rischia di trasformarsi in un organismo inutile.

(fonte ansa.it)

As Roma,Unicredit sceglie americani

In esclusiva, si chiude in pochi giorni

La Roma è sempre più americana. L'offerta della cordata guidata da Thomas DiBenedetto per l'acquisto della società è "la più competitiva". Perciò si chiede "di fornire alcune ulteriori informazioni e integrazioni all'offerta". Ciò "in pochi giorni in modo da decidere a breve con quali modalità definire un periodo di esclusiva finalizzato alla negoziazione delle condizioni definitive dell'operazione". Lo si legge in una nota di Italpetroli-Unicredit.

Il gruppo di investitori americani capitanati da Thomas DiBenedetto contano di concludere l'acquisizione della squadra di calcio in un paio di settimane. Lo ha dichiarato all'agenzia Bloomberg uno dei componenti della cordata Usa, Julian Movsesian, presidente della società assicurativa Succession Capital Alliance.

"Siamo stati scelti, potremmo essere gli orgogliosi proprietari nel giro di due settimane" dopo che le questioni legali saranno definite, ha detto. "Stiamo per lavorare sui dettagli, sono molto entusiasta", ha concluso.

(fonte tgcom.it)

giovedì 3 febbraio 2011

FEDERALISMO VERSO IL PARI. BOSSI: "O VINCIAMO O IL VOTO"

La Lega non molla sul federalismo e anche questa sera, nel corso di un lungo vertice a Palazzo Grazioli con il premier Silvio Berlusconi, lo stato maggiore del Carroccio guidato da Umberto Bossi ha ribadito la volontà di trovare una maggioranza politica in bicamerale, al di là delle possibili strade tecniche. Bossi, seocondo quanto si apprende, non molla il premier e affida ancora una volta al suo mediatore, Roberto Calderoli, il compito di cercare alleanze possibili per trovare in commissione una maggioranza che consenta il varo della riforma in sicurezza. In caso contrario, si sottolinea, si parirerebbe la strada delle elezioni anticipate.

VERTICE A PALAZZO GRAZIOLI Riunione straordinaria a Palazzo Grazioli tra i vertici della Lega ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Alla riunione partecipano il leader del Carroccio Umberto Bossi, il ministro Roberto Calderoli e i capigruppo di Camera e Senato Marco Reguzzoni e Federico Bricolo.

FEDERALISMO VERSO IL PARI Finisce in buco nell'acqua anche l'ultimo tentativo della Lega conquistare il voto 'salvificò del senatore di Fli Mario Baldassarri sul federalismo fiscale, spaccando il Terzo Polo e mettendo in salvo la riforma. Nonostante le avances del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli che di buon mattino va dal premier Berlusconi a Palazzo Grazioli con il parlamentare finiano e nel pomeriggio gli serve sul piatto una delle modifiche da lui caldeggiate, la compartecipazione per i Comuni all'Iva, Baldassarri resta mantiene il voto contrario sul testo. Un no che sarà detto compattamente da tutte le opposizioni domani in commissione e che porterà a un pressochè scontato pareggio 15 a 15 che comporta il respingimento del parere del relatore Enrico La Loggia sul provvedimento. Il Pdl prova a mettere le mani avanti sull'ipotesi ma il Pd va all'attacco.«Se domani in Commissione finisce 15 a 15 - dice Pier Luigi Bersani - diremo che non ci sono le condizioni nè politiche nè giuridiche per andare avanti. Diremo a Pdl e Lega fermatevi!».

Per il Pdl non cambia nulla: il provvedimento si può emanare lo stesso, è il refrain. «Penso - ha ribadito anche stanotte Berlusconi - che il federalismo passerà: con un pareggio andremo avanti lo stesso perchè la legge consente al governo di procedere anche se il risultato della commissione è questo». Un modo per tenere calma la Lega che da tempo ribadisce che se il federalismo non passa si va a votare. Anche perchè, norme alla mano, il percorso per poter comunque approvare il provvedimento in caso di un pareggio non è esattamente semplice, nè breve e passa, anche da un pronunciamento chiesto dalla commissione ai presidenti della Camere e che dovrebbe venire comunicato domani dopo il voto dal presidente della bicamerale La Loggia. Non è per nulla certo, infatti, che il governo possa dare il via libera al decreto nell'ultima versione sulla quale c'è stato il sì dell'Anci. Anzi, per poterlo fare, dovrebbe probabilmente azzerare tutto e riapprovare il provvedimento in via preliminare in Cdm, tornare in Conferenza Unificata e in bicamerale con un deciso allungamento dei tempi. Il regolamento interno alla commissione prevede che «le deliberazioni della Commissione sono adottate a maggioranza dei presenti, considerando tali coloro che esprimono voto favorevole o contrario. In caso di parità di voti la proposta si intende respinta». Secondo il presidente della bicamerale, La Loggia, si tratterebbe di un parere respinto e dunque 'non espressò. E, in questo caso, la legge delega 'andrebbe incontrò alla maggioranza perchè all'articolo 2 stabilisce che «decorso il termine per l'espressione dei pareri i decreti possono essere comunque adottati». Secondo le opposizioni il governo potrebbe emanare il decreto ma solo nella versione originaria, uscita dal Consiglio dei ministri il 4 agosto. Per poter emanare il decreto nella nuova versione dovrebbe ripresentarlo e rifare tutto il percorso. Oppure, secondo un'altra interpretazione, in base a quanto dice la legge 42 il governo, «qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, ritrasmette i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni e rende comunicazioni davanti a ciascuna Camera». Una volta fatto questo, però, si dovrebbero attendere trenta giorni dalla data della nuova trasmissione, per adottati in via definitiva il testo.

Insomma, la situazione è davvero complessa dopo una giornata nella quale si è chiuso l'esame su tutti gli emendamenti al testo che verrà votato domani e dalle opposizioni viene ribadito il no. «Il »testo è del tutto deludente«, per il senatore del Pd Massimo Barbolini. »Restano tutti gli squilibri che abbiamo denunciato dall'inizio: non è un provveduimento pienamente di federalismo municipale«, attacca Baldassarri. »Non è cambiato nulla e domani l'Idv conferma il proprio no«, dice anche il senatore dell'Italia dei Valori Felice Belisario. A garantire almeno il pari alla maggioranza ci sarà il voto fondamentale della senatrice dell'Svp Helga Thaler e dovrà votare anche il presidente della bicamerale La Loggia.

'LA PADANIA': "RISCHIA LA CLASSE POLITICA" «Federalismo, una grande occasione. Voto sul Federalismo municipale. Ma se deciderà di bocciare il cambiamento, chi rischia davvero una bocciatura definitiva è l'attuale classe politica. I padani sicuramente non capirebbero»: apre così domani il quotidiano leghista 'La Padanià che dedica la prima pagina a quella che giudica la riforma delle riforme. «Federalismo fiscale, è l'ora della verita», scrive il quotidiano verde che elogia inoltre il presidente della Repubblica: «Se anche Napolitano promuove la riforma».

L'ATTESA DEI LEGHISTI SU RADIO PADANIA Metà fiduciosi, metà scettici o decisamente pessimisti: è spaccato in due il pubblico di Radio Padania, l'emittente del Carroccio, che poco fa, con i suoi ascoltatori, ha aperto un filo diretto per una sorta di gioco sul 'passa non passà a proposito del voto di domani in Commissione sul federalismo. Ci sono i pragmatici, come Giuseppe di Milano «Guardi - dice al conduttore della trasmissione, Roberto Ortelli - per me passa di sicuro perchè hanno tutti paura di andare a casa...»; ci sono i sognatori romantici come Luisa «Mi sono sognata che passava » e gli scaramantici come Mirella di Novara «Io vorrei dire che passa ... ma in questo Paese non si sa mai». Ci sono i cinici «Guardi mi auguro che non passi - spiega Donatella di Cremona - così andiamo a votare perchè non se ne può più. Maroni ha ragione!». Già, il conduttore ha posto una domanda articolata agli ascoltatori, chiedendo loro anche un parere sulla posizione espressa dal ministro Maroni, favorevole al voto anticipato in caso di bocciatura, e un ulteriore parere su quanto pesi la vicenda giudiziaria che vede coinvolto il Premier e quanto questa indebolisca il Governo nell'ottica dell'approvazione del federalismo. «Per me non passa - argomenta Vincenzo, varesino - però dico alla Lega di non mollare, di tener duro». C'è chi chiama da una vettura circondata dal rumore di clacson nel traffico, come Gian di Brescia «Guardo io credo che il Calderoli ha fatto davvero di tutto, ha ascoltato tutti, ha avuto una pazienza incredibile - spiega - e a questo punto se sono ancora contrari io dico che allora lo facciamo passare in Consiglio dei ministri, così passa come lo vogliamo noi! Quanto a Berlusconi, gli piace la stessa cosa che piace a me, una cosa naturale ... non si può mica metterlo in croce per quello!». «Passerà per il rotto della cuffia - è il parere di Alessandro, milanese - E se non passa io andrei al voto. Perchè tutta l'opinione pubblica è concentrata sugli scandali di Berlusconi, quindi ci vuole un bel colpo di spugna sennò non si va da nessuna parte». C'è, e accade da giorni, chi se la prende con Berlusconi e chi lo difende. E c'è chi sfodera sogni indipendentisti ben celati sotto forma di sogno, come Ferruccio di Arona «Sono ottimista a denti stretti - spiega - Se non passa la vedo grigia. Ma ieri notte ho fatto un sogno... che non passava e che la mattina dopo tutte le strade erano piene di gente in rivolta, una vera rivoluzione vecchia maniera...»: Cosa hai mangiato ieri sera? ha replicato ridendo il conduttore. «Un pò pesantè» ha biascicato Ferruccio salutando. Poi la parola è passata ad un leghista storico, Francesco Enrico Speroni, europarlamentare. «Spero ci possa essere una maggioranza - ha spiegato - perchè qui tutti, a partire dalla Marcegaglia, chiedono le riforme e poi quando si tratta di farle davvero non le si votano». E se «non passa?». «Certo un parere negativo non sarebbe una buona cosa - ha replicato Speroni - ma su quel che accadrà dopo c'è solo uno che può dirlo: Bossi».

DI PIETRO: "UNA MANFRINA PER PLACARE LA LEGA" «Sul federalismo hanno già deciso e io ne sono testimone diretto, perchè mi è stato riferito. Comunque sia, l'indomani il decreto legislativo lo faranno. Quindi è tutta una manfrina per far credere che hanno fatto il federalismo». Così Antonio Di Pietro a Otto e Mezzo risponde a Lilli Gruber che gli chiede un parere sulla votazione di giovedì alla Camera. «In realtà - aggiunge il leader di Idv - è solo una banderuola che non contiene niente di federalismo e che danno alla Lega per tenerla buona, perchè altrimenti minaccia di andare a votare».

(fonte leggo.it)

"Auto, 3 mln senza assicurazione"

L'allarme del ministro Paolo Romani

"Su 45 milioni di auto circolanti in Italia, 3 milioni sono senza assicurazione o, addirittura, con il contrassegno contraffatto". Un dato preoccupante, reso noto dal ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, durante il question time alla Camera sulle assicurazioni auto. Il fenomeno, secondo il rapporto (steso grazie all'incrocio dei dati della Motorizzazione con quelli delle assicurazioni), il fenomeno è in crescita soprattutto al Sud.

I proprietari dei tre milioni di auto fuorilegge, però, almeno per ora non possono essere perseguiti, perché per individuarli sarebbe necessario creare un'unità antifrode con compiti investigativi. Organismo la cui costituzione è stata proposta da Romani non solo per riuscire a scovare chi circola senza copertura assicurativa, ma anche per abbassare i prezzi delle polizze che nel nostro Paese sono "il doppio di quanto si paga in Francia, Germania e Spagna", ha sottolineato il ministro. E tra le altre ipotesi per calmierare i prezzi, Romani ha parlato di "eventuali innovazioni sulla dematerializzazione del contrassegno di assicurazione e della sua gestione informativa".

Per quanto riguarda strettamente l'evasione dell'assicurazione, invece, il fenomeno sta aumentando - secondo un rapporto dell'Isvap (l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) - proprio "a causa dei premi sempre più elevati, talora insostenibili in alcune zone d'Italia". Tanto che, negli ultimi 6 mesi del 2010, la stessa Isvap ha avviato 14 istruttore nei confronti di altrettante compagnie che "praticavano tariffe talmente elevate (con punte di 8.500 euro) da scoraggiare l'acquisto della copertura". Ma se molto spesso l'assicurazione non viene pagata per il costo troppo alto, sempre secondo l'Istituto, vi sono molti casi in cui non vi è alcuna copertura anche se è stato pagato il premio: è il caso delle "compagnie fantasma" che, non essendo autorizzate a operare in Italia, vendono polizze a prezzi molto vantaggiosi ma poi, nel momento in cui devono pagare un risarcimento, scompaiono nel nulla.

(fonte tgcom.it)

martedì 1 febbraio 2011

Disoccupazione giovanile al 29%

Dati Istat: e' nuovo record, livello piu' alto da gennaio 2004

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a dicembre e' salito al 29% dal 28,9% di novembre, segnando cosi' un nuovo record, si tratta, infatti, del livello piu' alto dall'inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio del 2004. Lo comunica l'Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie. Il tasso di disoccupazione a dicembre resta stabile all'8,6%, lo stesso livello gia' registrato a novembre (rivisto al ribasso dall'8,7%).

(fonte ansa.it)

ITALIA PATRIA DEGLI EVASORI: 50 MILIARDI NON DICHIARATI

L'Italia? Patria di santi, di poeti, di navigatori...e di evasori. E' quanto emerge dal rapporto 2010 delle Fiamme Gialle, illustrato alla Camera durante l'audizione del 26 gennaio. Nel 2010 la Guardia di Finanza ha scoperto redditi non dichiarati al fisco per 49,245 miliardi di euro, una somma cresciuta del 46% rispetto al 2009. Il rapporto è stato illustrato dal comandante generale, Nino Di Paolo, ai membri della VI Commissione Finanze di Montecitorio.
Gli evasori totali, ossia soggetti che pur svolgendo attività economiche non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi, scoperti dalla Guardia di Finanza sono stati 8.850 (+18% rispetto al 2009), per un totale di 20,263 miliardi di euro (+ 47% rispetto al 2009) occultati al fisco. Sono stati invece 10,533 i miliardi di euro individuati dai casi di evasione fiscale internazionale (a fronte dei 5,8 miliardi del 2009), posti in essere mediante esterovestizioni della residenza di persone fisiche e società, triangolazioni con Paesi off-shore e omesse dichiarazioni di capitali detenuti all'estero.
I casi di evasione fiscale internazionale scoperti sono risultati principalmente concentrati in Lussemburgo per il 26%, in Svizzera per il 25%, nel Regno Unito 7%, a Panama per il 6%, a San Marino e nel Liechtenstein per il 2% ciascuno, mentre la restante quota è distribuita fra gran parte degli altri 54 paradisi fiscali della black list italiana. Nel periodo 2008-2010 la percentuale di recepimento dei rilievi della Guardia di Finanza in sede di accertamento si attesta ad oltre il 93% con importi che ammontano, complessivamente, a circa 26 miliardi di imposta accertata fra imposte dirette, Iva, Irap e ritenute.

CISL: EVASIONE NON DIVENTI FATTO NORMALE «I dati sull'evasione fiscale rischiano di non procurare più indignazione fra i cittadini, sempre più scoraggiati e rassegnati a una situazione in cui i contribuenti onesti, sempre più tartassati, devono farsi carico di pagare per coloro che le tasse non le pagano, o che occultano i loro capitali all'estero». Lo sottolinea il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando i dati del rapporto annuale della Guardia di Finanza. «Anche l'attuale dibattito sulla riduzione del debito pubblico e l'introduzione di una patrimoniale - continua Petriccioli - rischia di essere inefficace se lo Stato non avrà individuato l'enorme patrimonio eluso legittimamente o evaso illegalmente. Ecco perchè nella discussione sulla riforma fiscale l'individuazione delle modalità e degli strumenti di contrasto all'evasione devono divenire una priorità. Questo deve valere anche per l'attuazione del federalismo fiscale, per evitare il rischio che la discussione sul nuovo assetto venga vissuta dai cittadini come una sterile diatriba sulle risorse da spartire fra Stato centrale, regioni e comuni». «Il risultato di 9.000 evasori scovati e oltre 50 miliardi di euro di risorse occultate al fisco sono cifre imponenti ma, purtroppo, anche una goccia nel mare dell'illegalità ormai non più tollerabile per un Paese che vuole riprendere la via dello sviluppo», conclude l'esponente Cisl.

(fonte leggo.it)

lunedì 31 gennaio 2011

Benzina: da martedi' prezzi sul web

Obbligo invio variazioni per gestori impianto autostrade

Nuovo passo avanti nella trasparenza dei prezzi dei carburanti. A partire da martedi' primo febbraio, i gestori degli impianti di benzina, presenti sulla rete autostradale, avranno l'obbligo di comunicare al ministero dello Sviluppo economico i prezzi praticati con cadenza settimanale. I listini aggiornati saranno pubblicati su www.osservatorioprezzi.it, dove tutti gli automobilisti potranno confrontarli. Le novita' sono previste dal decreto di ottobre scorso che attua una legge del 2009.

(fonte ansa.it)