giovedì 3 febbraio 2011

"Auto, 3 mln senza assicurazione"

L'allarme del ministro Paolo Romani

"Su 45 milioni di auto circolanti in Italia, 3 milioni sono senza assicurazione o, addirittura, con il contrassegno contraffatto". Un dato preoccupante, reso noto dal ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, durante il question time alla Camera sulle assicurazioni auto. Il fenomeno, secondo il rapporto (steso grazie all'incrocio dei dati della Motorizzazione con quelli delle assicurazioni), il fenomeno è in crescita soprattutto al Sud.

I proprietari dei tre milioni di auto fuorilegge, però, almeno per ora non possono essere perseguiti, perché per individuarli sarebbe necessario creare un'unità antifrode con compiti investigativi. Organismo la cui costituzione è stata proposta da Romani non solo per riuscire a scovare chi circola senza copertura assicurativa, ma anche per abbassare i prezzi delle polizze che nel nostro Paese sono "il doppio di quanto si paga in Francia, Germania e Spagna", ha sottolineato il ministro. E tra le altre ipotesi per calmierare i prezzi, Romani ha parlato di "eventuali innovazioni sulla dematerializzazione del contrassegno di assicurazione e della sua gestione informativa".

Per quanto riguarda strettamente l'evasione dell'assicurazione, invece, il fenomeno sta aumentando - secondo un rapporto dell'Isvap (l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) - proprio "a causa dei premi sempre più elevati, talora insostenibili in alcune zone d'Italia". Tanto che, negli ultimi 6 mesi del 2010, la stessa Isvap ha avviato 14 istruttore nei confronti di altrettante compagnie che "praticavano tariffe talmente elevate (con punte di 8.500 euro) da scoraggiare l'acquisto della copertura". Ma se molto spesso l'assicurazione non viene pagata per il costo troppo alto, sempre secondo l'Istituto, vi sono molti casi in cui non vi è alcuna copertura anche se è stato pagato il premio: è il caso delle "compagnie fantasma" che, non essendo autorizzate a operare in Italia, vendono polizze a prezzi molto vantaggiosi ma poi, nel momento in cui devono pagare un risarcimento, scompaiono nel nulla.

(fonte tgcom.it)