Dal primo gennaio è calato il sipario sugli incentivi auto. Ora bisogna guardare avanti e puntare su ricerca e innovazione. Bisogna insistere sullo sviluppo delle nuove tecnologie, sull'ibrido per non perdere la competitività ed evitare il sorpasso degli Usa e del Giappone. Lo ha detto il ministro Scajola a Bruxelles affermando che questa non è solo la tendenza dell'Italia, ma di tutta l'Europa.
Il ministro poi ha chiesto all'Ue di "destinare all'innovazione parte delle risorse ora impiegate per le politiche agricole e sviluppo strutturale". E sulla Sicilia il ministro ha affermato che potrebbe avere un ruolo centrale.
L'Europa deve concentrare le risorse sulla ricerca
Durante la riunione a Bruxelles con i ministri Ue incaricati del settore automobilistico, Scajola ha fatto presente la necessità breve periodo da parte dell'Italia che "si lavori sulle nuove tecnologie, sull'ibrido, ma ancora con il motore termico per rispondere alle esigenze del consumatore", ha riferito Scajola.
L'Europa, secondo il ministro dello Sviluppo economico, dovrà quindi "farsi carico" e dedicare una parte del suo budget proprio per l'innovazione e la ricerca nel settore auto in modo da non perdere competitività col rischio di essere definitivamente sorpassati da altri paesi come "gli Usa e il Giappone".
"In questo quadro, i problemi dell'Italia sono di riassecondare la riorganizzazione di Fiat nel settore auto con l'aumento della produzione, e individuare insieme la migliore offerta per il rilancio di Termini Imerese", ha sottolineato Scajola.
Il Sud gioca un ruolo chiave nel nuovo futuro industriale dell'Italia
"Il Sud e la Sicilia sono una risorsa aggiuntiva verso l'apertura di nuovi mercati, soprattutto verso oriente" per quanto riguarda il settore dell'auto. "La Sicilia in particolare è ben posizionata - ha sottolineato Scajola- e potrebbe diventare un Hub verso nuovi mercati, una volta dotata di infrastrutture". In un'ottica di strategia di rilancio del settore auto in Italia e in particolare dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. "L'Italia è un paese industriale e vuole continuare a esserlo".
La nuova strategia del settore auto in Europa su cui Scajola e il commissario europeo all'industria Antonio Tajani si sono mostrati perfettamente d'accordo, mira infatti non solo a raggiungere il mercato interno all'Ue, ma ad un'espansione verso altre aree "con grandi potenziali come i paesi Bric, ovvero Brasile, Russia, India e Cina", ha spiegato Tajani a Bruxelles.
(fonte tgcom.it)