venerdì 1 ottobre 2010

Unicredit, Ghizzoni è il nuovo a.d.

Nominato da consiglio d'amministrazione

Federico Ghizzoni è il nuovo amministratore delegato di UniCredit che subentra a Alessandro Profumo, dimessosi la scorsa settimana. Ghizzoni, responsabile Cee Banking operations che nella corsa alla poltrona era dato in vantaggio rispetto a Roberto Nicastro (responsabile area retail), è stato scelto all'unanimità dal consiglio d'amministrazione del gruppo bancario. Il cda non si è ancora pronunciato sul direttore generale che affiancherà Ghizzoni.
Federico Ghizzoni (ap)

La nomina di Ghizzoni è stata salutata come "una soluzione ottima" da uno dei vicepresidenti del gruppo bancario, Fabrizio Palenzona, al termine del Cda; soddisfazione è stata espressa anche da Luigi Castelletti, altro vicepresidente di Unicredit, il quale ha parlato di "unanimità" nel Consiglio sulla nomina di Ghizzoni. Il nuovo ad, da parte sua, ha sottolineato come il gruppo sia "molto forte", invitando a continuare "così come abbiamo fatto finora". Ghizzoni ha poi espresso la speranza che "gli altri vice-ceo restino, conto su di loro".

I libici: "Non saliremo più"
"Siamo soddisfatti per la nomina di Ghizzoni - ha invece spiegato il vice presidente di UniCredit, Farhat Omar Bengdara, governatore della Banca Centrale libica - e non saliremo nel capitale di UniCredit: resteremo al livello attuale".

Chi è Federico Ghizzoni
Nato a Piacenza il 14 ottobre 1955, si è laureato in legge all’università di Parma e ha iniziato la sua carriera nel 1980 come Customer Relations Manager in una filiale di Piacenza del Credito Italiano. Dopo aver lavorato come responsabile Credit & Marketing nella filiale di Piacenza, Ghizzoni ha poi ricoperto l’incarico di direttore di filiale a Trieste dal 1988 al 1989. Successivamente è stato direttore di filiale a Seriate dal 1990 al 1992, e quindi vicedirettore generale dell’ufficio di Londra del Credito Italiano.

Dopo essere stato nominato nel 1995 direttore generale dell’ufficio di Singapore del Credito Italiano, tra il 2000 e il 2002 è stato direttore esecutivo responsabile del Corporate and International Banking di Bank Pekao S.A, controllata da UniCredit. Nel 2003 ha iniziato a lavorare in Koç Financial Services, una joint venture paritetica tra Koç Holding e il Gruppo UniCredit. Come membro dell’Executive Board di Koç Financial Services e di tutte le sue affiliate, Ghizzoni è entrato a far parte del top management come responsabile di auditing, risk management, planning and control.

In seguito all’acquisizione da parte di Koç Financial Services di Yapi ve Kredi Bankasi e le sue affiliate è diventato COO e Executive Board Member di Koç Financial Services, nonché COO e Vice Chairman di Yapi ve Kredi Bankasi. Nel luglio del 2007 è stato nominato responsabile della divisione Poland's Markets di UniCredit, responsabile CEE Banking Operations e membro del Board responsabile della CEE Banking Division di Bank Austria AG. Dall’aprile 2009 è Membro dell’Executive Management Committee di UniCredit e nell‘agosto 2010 ha assunto la posizione di Deputy CEO e Deputy General Manager di UniCredit.

(fonte tgcom.it)

giovedì 30 settembre 2010

Anglo-Irish, salvataggio da 34 mld

Allied Irish Bank verso aumento capitale da 3 mld entro anno

Il salvataggio di Anglo Irish Bank costera' fino a 34 mld di euro nel peggiore degli scenari. E' quanto stima la Banca centrale irlandese. L'istituto ha anche previsto che Allied Irish Bank necessita di un aumento di capitale da 3 mld di euro entro fine anno, dopo che Dublino ha gia' iniettato nella banca liquidita' per 22,9 mld. Ma per il ministro delle finanza irlandese e' 'fuori questione' l'ipotesi di aiuti finanziari esterni,poiche' il governo intende risolvere autonomamente i problemi.

(fonti ansa.it)

Antitrust contro governo-benzinai

"Loro intesa penalizza i consumatori"

"L'accordo con i gestori allontana la riduzione del prezzo italiano rispetto alla media europea". E' quanto afferma l'Antitrust in relazione all'intesa tra governo e gestori per la riforma della distribuzione dei carburanti. Positiva, secondo l'Antitrust, è la conferma della liberalizzazione delle forme contrattuali tra compagnie e distributori. L'intesa, invece, "fa un passo indietro rispetto alle altre soluzioni suggerite dall'Autorità".

L'authority per la concorrenza ha inviato una segnalazione inviata a governo e Parlamento, con la quale "chiede il varo di norme realmente liberalizzatrici a favore del mercato e dei consumatori", affermando che l'unico "elemento positivo dell'accordo è la conferma, nelle sue linee fondamentali, della liberalizzazione delle forme contrattuali per la gestione dell'impianto di distribuzione di carburante che, eliminando il vincolo di esclusiva, potrà contribuire alla definizione di un sistema distributivo più concorrenziale e alla creazione di un mercato di approvvigionamento all'ingrosso dei carburanti per autotrazione".

Secondo l'Autorità le modifiche introdotte per scongiurare lo sciopero dei benzinai, in particolare, "ritarderanno l'ammodernamento della rete di distribuzione di carburante nazionale, realizzabile con lo sviluppo di una forte 'selfizzazione' e impediranno uno sviluppo più concorrenziale del settore". Tra le novità che preoccupano maggiormente l'Antitrust l'eliminazione del divieto, per Regioni e Comuni, di introdurre regolamentazioni più restrittive della concorrenza, in particolare per quanto riguarda l'uso del self service pre-pay durante l'orario di apertura e la diffusione di impianti completamente automatizzati.

Cancellata anche la norma che vietava agli enti locali di obbligare i nuovi impianti ad assicurare contemporaneamente la distribuzione di carburanti e di metano e/o GPL. "L'effetto dell'accordo Governo-gestori - conclude l'Antitrust - impedirà in sostanza un'uniforme applicazione a livello locale dei principi di liberalizzazione, più volte richiesta dall'Antitrust e recepita invece dallo schema originario di disegno di legge sulla concorrenza".

(fonte tgcom.it)

Unicredit:probabile nomina Ghizzoni

Per il WSJ avrebbe l'appoggio degli azionisti della banca

UniCredit dovrebbe nominare Federico Ghizzoni amministratore delegato in sostituzione di Alessandro Profumo. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui la nomina di Ghizzoni avrebbe l'appoggio degli azionisti della banca. Ghizzoni, 55 anni, e' approdato in Unicredit nel 1980. Ha lavorato a Londra, Singapore e in altre sedi estere.

Nel 2007 e' stato scelto da Profumo per supervisionare le attivita' di Unicredit nell'Europa centrale e nell'Est Europa.

(fonte ansa.it)

mercoledì 29 settembre 2010

Berlusconi:calo tasso entro legislatura

Fondamentale l'obiettivo del quoziente familiare

'L'obiettivo del governo e' ridurre la pressione fiscale e disboscare un sistema fiscale rimasto invariato dagli anni 70',ha detto Berlusconi. 'Senza creare deficit, il governo intende intervenire entro la legislatura al varo di norme con revisione su famiglie lavoro, ricerca'. Lo ha detto il premier nel suo intervento in Parlamento.

Inoltre:'Resta fondamentale l'obiettivo del quoziente familiare, che si sta parzialmente sperimentando in una rete di comuni tra cui la Capitale'.

(fonte ansa.it)

CRISI: VIA ALLA PROFONDA RIFORMA DEL PATTO UE

Via libera di Bruxelles alla stretta sui debiti pubblici più elevati e al rafforzamento delle sanzioni per i Paesi non virtuosi sul fronte delle finanze pubbliche e della competitività. La Commissione Ue ha infatti adottato oggi un pacchetto di proposte legislative che di fatto riscrive il Patto europeo di stablità e di crescita, con l'obiettivo di aumentare la sorveglianza sulle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri, comprese le riforme strutturali. Per l'esecutivo di tratta di una «riforma profonda» che «rompe con la prassi del passato, tipicamente basata su un atteggiamento di compiacenza».

(fonte leggo.it)

Pil 2009 -5%, crolla nel Nord Ovest

Meglio il Sud, resiste il Centro

Il Prodotto interno lordo del 2009 ha subìto un forte calo (-5%) che, tuttavia, è stato avvertito maggiormente nel Nord Ovest dove il dato si è attestato al -6%. Una performance di gran lunga peggiore al Sud (-4,3%) e al Nord Est (-5,6%). Mentre regge il Centro (-3,9%). Lo rivela l'Istat nella ricerca sui "Principali aggregati dei conti economici regionali".

Il Pil per abitante ai prezzi di mercato (misurato dal rapporto tra Pil nominale e numero medio di residenti nell'anno) segna poi una flessione del 3,7% a livello nazionale. In valori assoluti il Pil a prezzi di mercato per abitante del Centro Nord continua comunque a essere sensibilmente piu' alto di quello del Mezzogiorno. Nel Nord Ovest è infatti pari a 30.036 euro, nel Nord Est a 29.746 euro, nel Centro a28,204 euro mentre nel Sud crolla a 17.324 euro medi.

Contratti: 4,8 milioni di dipendenti in attesa di rinnovo
L'Istat ha reso noti anche i dati sull'occupazione di agosto 2010 in base ai quali risultano 4,8 milioni di lavoratori dipendenti in attesa del rinnovo del contratto. Alla fine di agosto erano invece in vigore 36 contratti per un'incidenza in termini di monte retributivo del 60,4% e 8,3 milioni di lavoratori.

La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo rappresenta il 36,4% dell'intera economia, in lieve aumento rispetto al luglio 2010 (36,2%) e in forte crescita rispetto ad agosto 2009 (13,3%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 13,8, in aumento rispetto a luglio 2010 (13) ma in calo rispetto ad agosto (erano 15,4). Se si distribuisce invece l'attesa media sul totale dei dipendenti, ad agosto 2010 era pari a 5 mesi a fronte dei 4,7 a luglio 2010 e dei 2 mesi dell'agosto 2009.

Retribuzioni ferme ad agosto
Inoltre, sempre nel mese di agosto, l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è aumentato dello 2,2% rispetto ad agosto 2009; la crescita registrata nel periodo gennaio-agosto 2010, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,3%. L'Istat spiega che l'indice non è cambiato "a causa del numero molto basso di adeguamenti contrattuali. Si registra, infatti, solo l'applicazione degli aumenti relativi al rinnovo del secondo biennio per i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri".

I settori che presentano gli incrementi più elevati sono alimentari, bevande e tabacco (5,2%), telecomunicazioni (4,5%) e commercio (3,9%). Gli incrementi minori sono stati, invece, nei trasporti, servizi postali e attività connesse (0,3%), forze dell'ordine (0,5%), pubblici esercizi e alberghi, ministeri, scuola, militari-difesa, attivitaà dei vigili del fuoco (in tutti i casi l'aumento è stato dello 0,6%).

(fonte tgcom.it)

martedì 28 settembre 2010

As Roma chiude 2010 con +20 mln perdite

Risultato netto consolidato negativo per 21,8 mln di euro

As Roma chiude il bilancio al 30 giugno 2010 con un rosso di oltre 20 milioni euro. Risultato netto consolidato negativo per 21,8 mln euro Il dato e' peggiore dell'esercizio precedente (negativo per 1,3 mln). In calo anche i ricavi, pari a 137 mln euro, in flessione del 14,8% rispetto all'esercizio precedente. La posizione finanziaria netta consolidata (indebitamento) a fine esercizio risulta negativa per 8,5 milioni di euro, in flessione di 29,3 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2009.

(fonte ansa.it)

Benzina: ancora ribassi

Giu' Shell, Tamoil e Total

Ancora ribassi innescati giovedi' scorso dall'Eni. Da oggi Shell, Tamoil e Total hanno tagliato i prezzi di riferimento di benzina e diesel. Lo afferma il monitoraggio di quotidianoenergia.it. Shell ha ritoccato di 1 centesimo sia la verde (1,389 euro al litro) e gasolio (1,259 euro). Tamoil e' scesa di 1 centesimo sulla benzina fino a 1,374 euro al litro e di 0,5 sul diesel a 1,249. Total, infine, si e' portata a 1,374 euro al litro sulla benzina (-2 cents) e a 1,245 euro sul gasolio (-1,7).

(fonte ansa.it)

lunedì 27 settembre 2010

Salari: Cgil,potere acquisto -5.453 euro

Per i lavoratori dipendenti in 10 anni (2000-2010)

I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni, nel decennio 2000-2010, oltre 5 mila euro di potere d'acquisto. Lo dice la Cgil.Nel rapporto sulla crisi dei salari, la Cgil spiega che le retribuzioni hanno avuto, a causa dell'inflazione effettiva piu' alta di quella prevista,un calo cumulato del potere di acquisto di 3.384 euro a cui si aggiungono 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag.

Per il leader Cgil Epifani l'abbassamento dei salari e' 'un grande problema'.

(fonte ansa.it)

Consumatori: rincari famiglie 10000 euro

Con aumenti prezzi e tariffe, in 2010 altri mille euro

L'aumento dei prezzi e delle tariffe ha comportato per le famiglie italiane a reddito fisso, tra il 2002 e il 2009, rincari per 10.270 euro. Lo affermano Federconsumatori e Adusbef aggiungendo che a tali oneri si andranno a sommare altri 1.118 euro nel 2010. Secondo le associazioni di difesa degli utenti, 'urgono provvedimenti per restituire potere d'acquisto alle famiglie'.'Da tempi immemorabili Adusbef e Federconsumatori denunciano quello che oggi la Cgil conferma con i dati allarmanti'.

(fonte ansa.it)

Motorini, forse ancora incentivi

"Compensazione con altri settori"

Potrebbe essere riaperta la partita incentivi per l'acquisto dei motorini a basso consumo. L'importo di 12 milioni di euro a disposizione per gli sconti sulle due ruote, stabilito questa primavera, "è stato esaurito dopo circa due settimane" ma qualora gli importi stanziati per altri settori non saranno utilizzati "si potrà prevedere una compensazione con altri settori". Lo assicura il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia.

La notizia è arrivata con la risposta a una interrogazione parlamentare di Gaetano Nastri del Pdl alla commissione Attività produttive della Camera, il quale chiedeva appunto di aumentare le risorse finanziarie per l'acquisto di motocicli. Saglia ha in proposito ricordato che il plafond di 12 milioni di euro "è stato esaurito dopo circa due settimane", ma ha assicurato: "Qualora l'andamento delle richieste di incentivo faccia prevedere che, entro il termine di utilizzo delle misure fissato per la fine dell'anno, gli importi stanziati non saranno utilizzati totalmente dai settori beneficiari, si potrà prevedere una compensazione con altri settori che possano sviluppare più domanda".

Oltre ai motorini, gli incentivi sono destinati ad elettrodomestici, cucine, nautica, banda larga, per citare alcuni dei settori che sono stati aiutati quest'anno. Le eventuali eccedenze di fondi potrebbero dunque essere travasate ai settori che hanno finito le risorse a disposizione.

Per spostare le risorse non utilizzate sarà comunque necessario un provvedimento ad hoc. Il decreto attuativo del provvedimento sugli incentivi stabilisce infatti che "con decreti del ministro dello Sviluppo economico, possono disporsi anche variazioni compensative" da un settore a un altro "in relazione alle disponibilità di risorse per effetto degli andamenti delle erogazioni".

Per i motocicli, "l'importo a disposizione è stato esaurito dopo circa due settimane, con la richiesta di 90 contributi per motoveicoli elettrici e ibridi e di 24.480 richieste per motocicli fino a 400 cc e fino a 70 kw Euro 3, per il valore preventivato di 12 milioni di euro", ha riferito Saglia. Hanno fatto il pieno anche i motori e scafi nautici, le macchine agricole e movimento terra e la banda larga.

(fonte tgcom.it)