mercoledì 29 settembre 2010

Pil 2009 -5%, crolla nel Nord Ovest

Meglio il Sud, resiste il Centro

Il Prodotto interno lordo del 2009 ha subìto un forte calo (-5%) che, tuttavia, è stato avvertito maggiormente nel Nord Ovest dove il dato si è attestato al -6%. Una performance di gran lunga peggiore al Sud (-4,3%) e al Nord Est (-5,6%). Mentre regge il Centro (-3,9%). Lo rivela l'Istat nella ricerca sui "Principali aggregati dei conti economici regionali".

Il Pil per abitante ai prezzi di mercato (misurato dal rapporto tra Pil nominale e numero medio di residenti nell'anno) segna poi una flessione del 3,7% a livello nazionale. In valori assoluti il Pil a prezzi di mercato per abitante del Centro Nord continua comunque a essere sensibilmente piu' alto di quello del Mezzogiorno. Nel Nord Ovest è infatti pari a 30.036 euro, nel Nord Est a 29.746 euro, nel Centro a28,204 euro mentre nel Sud crolla a 17.324 euro medi.

Contratti: 4,8 milioni di dipendenti in attesa di rinnovo
L'Istat ha reso noti anche i dati sull'occupazione di agosto 2010 in base ai quali risultano 4,8 milioni di lavoratori dipendenti in attesa del rinnovo del contratto. Alla fine di agosto erano invece in vigore 36 contratti per un'incidenza in termini di monte retributivo del 60,4% e 8,3 milioni di lavoratori.

La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo rappresenta il 36,4% dell'intera economia, in lieve aumento rispetto al luglio 2010 (36,2%) e in forte crescita rispetto ad agosto 2009 (13,3%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 13,8, in aumento rispetto a luglio 2010 (13) ma in calo rispetto ad agosto (erano 15,4). Se si distribuisce invece l'attesa media sul totale dei dipendenti, ad agosto 2010 era pari a 5 mesi a fronte dei 4,7 a luglio 2010 e dei 2 mesi dell'agosto 2009.

Retribuzioni ferme ad agosto
Inoltre, sempre nel mese di agosto, l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è aumentato dello 2,2% rispetto ad agosto 2009; la crescita registrata nel periodo gennaio-agosto 2010, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,3%. L'Istat spiega che l'indice non è cambiato "a causa del numero molto basso di adeguamenti contrattuali. Si registra, infatti, solo l'applicazione degli aumenti relativi al rinnovo del secondo biennio per i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri".

I settori che presentano gli incrementi più elevati sono alimentari, bevande e tabacco (5,2%), telecomunicazioni (4,5%) e commercio (3,9%). Gli incrementi minori sono stati, invece, nei trasporti, servizi postali e attività connesse (0,3%), forze dell'ordine (0,5%), pubblici esercizi e alberghi, ministeri, scuola, militari-difesa, attivitaà dei vigili del fuoco (in tutti i casi l'aumento è stato dello 0,6%).

(fonte tgcom.it)