martedì 22 febbraio 2011

Tar del Lazio annulla pedaggio Gra

Bocciati anche gli aumenti autostradali

IL Tar del Lazio ha annullato il decreto ministeriale che stabiliva l'aumento di un euro delle tariffe sulle strade che si interconnettono con autostrade e raccordi autostradali in gestione diretta dell'Anas, compreso il Gra di Roma. Il decreto, dicono i giudici amministrativi, non prende in considerazione l'esistenza di persone che percorrono le strade di interconnessione senza però entrare nelle autostrade.

Gli aumenti erano stati decisi nel 2010, e il ricorso era stato presentato dalla Provincia di Roma e da 41 comuni insieme con le Province di Firenze, Rieti, Ferrara e Pescara, la Regione Toscana e il Movimento dei cittadini.

Il pedaggio era stato introdotto con la manovra approvata dal governo a luglio 2010.

Nella sua sentenza il Tar scrive che "non vi sarebbe la necessaria e imprescindibile corrispondenza tra chi è tenuto al pagamento dei pedaggi e quanti utilizzano le tratte di strada interessate dal provvedimento". In pratica, cioè, il fatto che ci siano automobilisti che non si immettono in autostrada, pur percorrendo il Grande raccordo, viene considerato un motivo per non sottoporre tali automobilisti al pagamento del pedaggio.

Inoltre i giudici del Tar ritengono che il decreto annullato "è adottato in violazione di norme comunitarie nonché della norma nazionale di recepimento atteso che determina forfettariamente la maggiorazione delle classi di pedaggio, a prescindere fra l'altro dall'effettivo uso dell'infrastruttura".

(fonte tgcom.it)

Libia,il petrolio continua a volare

Anche l'Opec sui massimi del 2008

Prosegue rafforzandosi l'impennata dei prezzi petroliferi, innescata dall'escalation di tensioni nei paesi arabi e in Libia, uno dei maggiori produttori africani di oro nero. Dopo Brent e Wti anche il paniere Opec torna a livelli del 2008 toccando quota 100,59 dollari. L'organizzazione dei paesi produttori si è detta "pronta a intervenire". L'impennata del Brent è proseguita sui mercati asiatici e ora viaggia sopra i 107 dollari/barile.

A Londra, infatti, il barile di Brent, la qualità di greggio maggiormente legata in questo periodo alla situazione internazionale, ha segnato ulteriori aumenti stamattina a 107,5 dollari, 1,78 dollari in più rispetto a lunedì.

A New York gli scambi ordinari sono rimasti fermi ieri per una festività, ma sono proseguiti sulle piattaforme elettroniche e i futures in prima consegna ormai hanno accumulato un rialzo di 7,82 dollari rispetto alla chiusura di venerdì scorso, con il barile di West Texas Intermediate a 94,02 dollari.

L'impennata dell'oro nero - che deriva da timori di problemi alle forniture che finora però non si sono ancora chiaramente evidenziati - si è fatta già sentire in negativo su uno dei comparti maggiormente esposti ai costi dei carburanti: il trasporto aereo: stamattina a Parigi le azioni Air France segnano un meno 4,11 per cento a 11,66 euro, a Londra le azioni Iag, che racchiudono Bristish Airways e Iberia, cedono il 5,40 per cento a 234,10 pence, a Francoforte Lufthansa cala del 2,45 per cento a 14,93 euro.

Intanto il prezzo medio di riferimento dell'Opec sul barile di greggio sale ai massimi da due anni, una media ponderata che ora supera quota 100 ollari. Dopo i balzi di ieri invece arretra un altro bene rifugio tradizionale, l'oro, che però non vede la produzione compromessa dal quadro, a quota 1396,50 dollari l'ocnia, ieri aveva superato quota 1.400. Si rafforza la valuta statunitense e l'euro stamattina cala a 1,3568 dollari.

(fonte tgcom.it)

Libia: Saras, fornitura petrolio ok

Societa' a Sarroch del gruppo Moratti non segnala rallentamenti

Al momento non si registrano problemi di approvvigionamento di petrolio nella raffineria Saras di Sarroch (Cagliari) per la rivolta scoppiata in Libia.

Secondo quanto si e' appreso da fonti vicine alla societa' della famiglia Moratti, non vi e' stato alcun impatto negativo per effetto dei disordini. Al momento risulta difficile fare una previsione su quanto potra' accadere nei prossimi giorni, ma alla Saras confidano che la situazione si possa risolvere a breve.

(fonte ansa.it)

Weber: Paesi indebitati,peggio arrivera'

Cosi' presidente uscente Bundesbank e membro del direttivo Bce

Per i Paesi europei in crisi a causa del debito troppo elevato, il peggio deve ancora arrivare. Lo dice Axel Weber, presidente uscente di Bundesbank e membro del consiglio direttivo della Bce. ''Facendo il paragone con una maratona, i Paesi problematici hanno fatto finora forse i primi 15 km''. Per Weber, le vere difficolta' arriveranno quando i detentori privati del debito pubblico - banche, fondi e aziende - saranno chiamati ad assumersi la propria quota di perdite sul capitale investito.

(fonte ansa.it)

Pirelli: proseguono vendite di Moratti

Presidente Inter ha ceduto altre azioni per valore di 3 mln euro

Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha venduto ulteriori 510 mila azioni Pirelli per un controvalore di oltre tre milioni di euro. Le operazioni emergono dalle comunicazioni al mercato borsistico e risalgono a un periodo compreso tra il 14 e il 18 febbraio scorsi. Le vendite di titoli Pirelli da parte di Massimo Moratti dall'inizio dell'anno hanno superato il controvalore di 19 milioni di euro.

(fonte ansa.it)

Libia, vola il prezzo del petrolio

Impennata di Brent e del barile Usa

Effetto Libia anche sul prezzo del petrolio, con il Light crude che vola verso 90 dollari e il Brent ai massimi da due anni e mezzo oltre 105 dollari. A New York il Light crude sale di 3,39 dollari a 89,59 dollari, dopo aver toccato un top di 89,99 dollari. I future sul Brent salgono di 2,05 dollari a 104,57 dollari, dopo un massimo di 105,08 dollari. Il prezzo del petrolio degli Stati Uniti, il West Texas Intermediate (WTI) con consegna a marzo, è aumentato a 88,44 dollari al barile.

La Libia e' il quarto paese produttore di petrolio dell'Africa e un membro dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec).

L'Italia è da anni un importante partner commerciale della Libia, il primo dell'Unione europea, al fianco di Cina, Turchia e Corea. Nel primo semestre 2010 le nostre esportazioni verso il Paese sono aumentate del 4 per cento, a quota 1,2 miliardi di euro, mentre quelle libiche verso l'Italia hanno mostrato segni di ripresa (+14,56 per cento) dopo il -41,66 per cento dell'intero 2009, con un boom (+55,5 per cento) del valore dell'export di prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio.

In sintesi, l'interscambio tra i due Paesi nei primi sei mesi dello scorso anno si assesta su un totale di circa 6,8 miliardi di euro, con un incremento del +12,53 per cento rispetto al 2009. "Sono circa 130 le aziende italiane presenti in Libia - ricorda all'agenzia il Velino il direttore della sede Ice di Tripoli, Umberto Bonito - tra cui Unicredit, Ansaldo, Impregilo e Saipem che solo due mesi fa ha vinto l'appalto per costruire il primo tratto dell'autostrada che da Bengasi arriva al confine egiziano".

(fonte tgcom.it)

lunedì 21 febbraio 2011

Benzina, continuano aumenti

Prezzi medi benzina da 1,507 euro/lt di Esso a 1,515 di Tamoil

Prosegue senza sosta l'aumento dei prezzi dei carburanti, con il diesel che supera quota 1,4 euro al litro. Nel fine settimana TotalErg, secondo il consueto monitoraggio di Quotidiano Energia, ha ritoccato all'insu' di 0,3 centesimi il prezzo raccomandato della benzina, mentre questa mattina Tamoil e' salita di 0,5 centesimi sia sulla verde che sul diesel. I prezzi medi della benzina (in modalita' servito) vanno dall'1,507 euro/litro di Esso all'1,515 di Tamoil (no-logo a 1,425 euro/litro).

(fonte ansa.it)