Impennata di Brent e del barile Usa
Effetto Libia anche sul prezzo del petrolio, con il Light crude che vola verso 90 dollari e il Brent ai massimi da due anni e mezzo oltre 105 dollari. A New York il Light crude sale di 3,39 dollari a 89,59 dollari, dopo aver toccato un top di 89,99 dollari. I future sul Brent salgono di 2,05 dollari a 104,57 dollari, dopo un massimo di 105,08 dollari. Il prezzo del petrolio degli Stati Uniti, il West Texas Intermediate (WTI) con consegna a marzo, è aumentato a 88,44 dollari al barile.
La Libia e' il quarto paese produttore di petrolio dell'Africa e un membro dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec).
L'Italia è da anni un importante partner commerciale della Libia, il primo dell'Unione europea, al fianco di Cina, Turchia e Corea. Nel primo semestre 2010 le nostre esportazioni verso il Paese sono aumentate del 4 per cento, a quota 1,2 miliardi di euro, mentre quelle libiche verso l'Italia hanno mostrato segni di ripresa (+14,56 per cento) dopo il -41,66 per cento dell'intero 2009, con un boom (+55,5 per cento) del valore dell'export di prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio.
In sintesi, l'interscambio tra i due Paesi nei primi sei mesi dello scorso anno si assesta su un totale di circa 6,8 miliardi di euro, con un incremento del +12,53 per cento rispetto al 2009. "Sono circa 130 le aziende italiane presenti in Libia - ricorda all'agenzia il Velino il direttore della sede Ice di Tripoli, Umberto Bonito - tra cui Unicredit, Ansaldo, Impregilo e Saipem che solo due mesi fa ha vinto l'appalto per costruire il primo tratto dell'autostrada che da Bengasi arriva al confine egiziano".
(fonte tgcom.it)