venerdì 26 marzo 2010
Aiuti Grecia, accordo Sarkò-Merkel
Nicolas Sarkozy, presidente francese, e la cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno raggiunto un accordo sul meccanismo d'aiuto per la Grecia. A quanto si apprende da fonti diplomatiche a Bruxelles, Sarkozy e Merkel sono d'accordo su un quadro europeo che coinvolga il Fondo Monetario Internazionale e preveda aiuti bilaterali su base volontaria, come auspicato dalla stessa cancelliera Merkel.
La cancelliera ha inoltre insistito affinché il piano sia da applicare solo come 'extrema ratio', e cioè qualora Atene davvero non dovesse essere più in grado di onorare il debito. La partecipazione dei governi Eurozona al meccanismo di aiuti (prestiti) alla Grecia sarà "maggioritaria" rispetto al contributo Fmi. Gli aiuti scatteranno solo se non ci saranno altre soluzioni da percorrere. I prestiti saranno a tassi "non concessionali", cioè non si tratterà di un regalo.
Secondo l'Eliseo, il testo è ora stato sottoposto Al presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che dovrà esaminarlo e decidere se possa costituire la base di una decisione del vertice dell'eurogruppo. Starà a lui, quindi, distribuirlo agli altri paesi membri dell'euro affinché possano esaminarlo a loro volta, e decidere se convocare la riunione del summit dei leader dell'eurozona.
(fonte tgcom.it)
Fiat,Marchionne: nessuno licenziato
"E' la crisi più profonda che abbiamo visto in Europa e noi non abbiamo licenziato nessuno". Lo ha detto l'ad della Fiat, Sergio Marchionne, partecipando all'Unione Industriale a Torino dove si è riunito il direttivo di Confindustria e smentendo le indiscrezioni giornalistiche. "Cercare di picchiare la Fiat in un momento come questo è la cosa più sproporzionata che abbia mai visto, è quasi vergognoso", ha aggiunto.
Le reazioni sindacali e politiche, però, sono state immediate. Sono preoccupati i sindacati che accusano il governo di non avere fatto nulla e vogliono un negoziato sul piano, mentre a Termini Imerese è scattata subito un'ora di sciopero. Per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, si tratta di "indiscrezioni inquietanti che suscitano allarme sociale".
Buone notizie però sono arrivate nella tarda serata di martedì per lo stabilimento di Pomigliano. Al tavolo tecnico presso la Fiat a Roma l'azienda ha promesso investimenti per realizzare la nuova Punto e un altra vettura, con l'uscita "morbida" di 500 addetti in età pensionabile, ponendo così le precondizioni - ha spiegato il segretario generale della Uilm Giovanni Sgambati - per una intesa entro la fine del mese". "E' la crisi più profonda che abbiamo visto in Europa - ha dichiarato marchionne - e noi non abbiamo licenziato nessuno".
L'amministratore delegato del Lingotto parla di "strumentalizzazioni" e di "speculazioni dei giornali". "Ci hanno accusato di tantissime cose ma la realtà è che non abbiamo mai licenziato nessuno, abbiamo cercato di mantenere l'equilibrio sociale negli scorsi 24 mesi. Stiamo gestendo un momento difficile nei migliori dei modi, abbiamo protetto l'aspetto operativo al massimo con sacrifici enormi. Non voglio medaglie, ma quello che è stato fatto è stato fatto. Ricordatevi dove era la Fiat nel 2004". Marchionne ha ribadito inoltre che se ci sarà qualcosa da dire sullo scorporo dell'auto se ne parlerà il 21 aprile e su Termini Imerese spiega che sarà fatto il possibile e che "una soluzione si dovrà pure trovare".
Fiat, 500 elettrica per il mercato Usa
"Dall'inizio del 2012 - si legge in un comunicato della Chrysler - inizieremo a produrre la Fiat EV per il mercato Usa". "Il prezzo - aggiunge la nota - sarà annunciato poco prima del lancio, ma sarà competitivo con quelli di altri veicoli simili presenti sul mercato". La Chrysler ha già annunciato la produzione della 500 a benzina in Messico, a partire da quest'anno.
(fonte tgcom.it)
Seat Pagine Gialle punta sul web
La Seat Pagine Gialle viene da un lungo periodo di certo non facile. La situazione per la società è complessa. Seat si gioca la sopravvivenza, questo è il punto. E' osservata speciale e in questo senso ogni dichiarazione in arrivo è molto importante. Ora Seat Pagine Gialle dice di voler puntare a diventare una vera web company. Nel giro di tre anni.
L'a.d. Alberto Cappellini in un'intervista a La Stampa spiega che la societa' sta gia' cercando di ultimare il passaggio alla multimedialita' con l'obiettivo di arrivare al 2012 con il "60% dei ricavi dalla carta e il 40% dal web". Cappellini spiega, inoltre, che il gruppo al momento non pensa ad altre dismissioni nel breve e per questo "non ha trattative in corso" e per il 2010 dal punto di vista finanziario prevede "un ebitda tra 480 e 510 milioni con una crescita molto forte di nuovi clienti. Per gli anni a venire l'obiettivo e' quello di stabilizzare ricavi e margini", con un nuovo mix tra elenchi tradizionali e multimediali. Dunque, decisa virata su internet. Giusto, anzi giustissimo. Non si può vivere di sola carta! Questo ormai è più che evidente. Ora da vedere come andranno avanti le cose per Seat. Come detto, il gruppo delle Pagine Gialle resta osservato speciale sui mercati. Gli analisti hanno i fari puntati su Seat.
(fonte tgcom.it)
Benzina,in Italia più cara dell'Ue
Cresce lo "stacco" con media europea
Non basta la benzina oltre 1,4 euro al litro da una settimana. Ora aumenta anche lo "stacco", ovvero la differenza tra il prezzo industriale medio dei carburanti in Italia e quello medio europeo. L'indicatore di quanto la benzina sia più cara nel nostro Paese rispetto agli altri Stati Ue registra una crescita di oltre 4 centesimi. E' quanto risulta dalle periodiche rilevazioni effettuate dall'Unione Europea.
In soli sette giorni, la differenza del prezzo rispetto alla media Ue è passata da 2,6 centisimi a 4 centisimi. Un'impennata che si è fatta subito sentire nei portafogli degli italiani. Secondo i dati della commissione, nel nostro Paese il prezzo industriale della benzina al netto delle imposte, è pari a 0,583 euro al litro, contro una media nei Paesi dell'Ue a 16 di 0,539 euro al litro (con una differenza di 4,4 centesimi).
Andamento simile anche per il gasolio: il prezzo medio industriale italiano si attesta a 0,577 euro al litro contro una media Ue-16 di 0,540 euro: anche in questo caso lo "stacco" raggiunge quota 3,7 cent.
(fonte tgcom.it)
giovedì 25 marzo 2010
L'Istat, crollano le vendite di prodotti alimentari
In sofferenza soprattutto la grande distribuzione, ipermercati e supermercati
Le vendite al dettaglio dei prodotti alimentari sono diminuite a gennaio dell'1% rispetto a dicembre e del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2009. Lo rileva l'Istat precisando che il dato congiunturale è il peggiore da aprile 2007 mentre quello tendenziale è il peggiore dal marzo 2009, quando segnò il -5,2%. Nel complesso le vendite al dettaglio a gennaio sono diminuite dello 0,5% rispetto a dicembre e del 2,6% rispetto a gennaio 2009. Lo rileva l'Istat precisando che il dato congiunturale è il peggiore da dicembre 2008 (allora segnò -0,7%).
Secondo l'istituto di statistica il calo delle vendite su dicembre (-0,5%) è la sintesi tra il -1% delle vendite alimentari (il dato peggiore da aprile 2007) e dello 0,3% dei prodotti non alimentari. Rispetto a gennaio 2009 le vendite alimentari sono diminuite del 3,3% (il calo più consistente da marzo 2009) mentre quelle dei prodotti non alimentari sono diminuite del 2,3%. Il calo tendenziale è stato forte soprattutto nelle imprese della grande distribuzione (-3,1%) mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno segnato un -2,2% su gennaio.
Nell'alimentare le imprese della grande distribuzione hanno segnato un calo delle vendite del 3,5% mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno registrato un calo delle vendite del 3,1%. Nel comparto non alimentare le aziende della grande distribuzione hanno segnato un calo delle vendite del 2,9% a fronte del calo del 2% dei piccoli negozi. Nell'alimentare gli ipermercati e i supermercati hanno perso il 3% del fatturato al livello tendenziale mentre i discount alimentare hanno segnato un -2,9%. Sul calo complessivo del 2,6% delle vendite a gennaio spicca quello dei prodotti farmaceutici (-4,2%) e delle dotazioni per l'informatica (-4,3%). Reggono meglio la crisi l'abbigliamento e le calzature (-1,2% per entrambi i comparti) la foto ottica (-0,6%) e il settore dei giocattoli, sport e campeggio (-0,9%).
(fonte repubblica.it)
L'Antitrust multa Butangas e Liquigas "Cartello segreto a danno dei consumatori"
Multa da 22 milioni per le società Butangas e Liquigas, che, secondo l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dal 1995 al 2005 hanno posto in essere insieme all'Eni un'intesa restrittiva della concorrenza determinando congiuntamente le variazioni dei listini dei prezzi al pubblico del Gpl in bombole e in piccoli serbatoi su tutto il territorio nazionale, con effetti negativi sui consumatori finali.
All'Eni, che ha denunciato il cartello segreto il 31 ottobre del 2008, l'Autorità non ha applicato sanzioni: la legge prevede che un trattamento favorevole per chi collabora con l'Antitrust fornendo prove ed elementi delle intese. Butangas e Liquigas sono state invece sanzionate, alla luce della gravità e della durata dell'intesa, con multe pari rispettivamente a 4.888.121 euro e 17.142.188 euro.
Inizialmente l'Antitrust aveva avviato un'istruttoria per verificare l'esistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza in Sardegna. L'esistenza di tale intesa, su base regionale, è stata poi smentita; l'Autorità è infatti arrivata alla conclusione che il livello elevato dei prezzi registrato in Sardegna per le bombole di Gpl rappresenta la manifestazione locale degli effetti del cartello nazionale tra le società Butangas, Eni e Liquigas.
Secondo la testimonianza dell'Eni, l'intesa realizzata con Liquigas e Butangas prevedeva incontri a livello di vertice (amministratore delegato o responsabile del settore GPL) finalizzati "alla variazione contestuale e parallela dei prezzi di listino". L'istruttoria condotta dall'Antitrust ha consentito di confermare che gli amministratori delle tre società si incontravano in maniera regolare e ricorrente ricostruendo un insieme di occasioni di contatto tra gli amministratori delegati ed evidenziando quelle avvenute in un arco temporale utile alla definizione concertata dei listini.
L'analisi delle variazioni di prezzo applicate dalle tre società ha inoltre confermato l'esistenza del cartello: ognuna delle tre società modificava i listini nella stessa misura e con un'analoga tempistica, applicando la medesima variazione per tutte le voci del listino (relative a ripartizioni territoriali e tipologie di prodotto) e questo sia per il listino del canale bombole che per quello del canale piccoli serbatoi. Ciò ha consentito a Butangas, Eni e Liquigas di allineare i listini modificandoli in maniera indipendente dalle variazioni del costo della materia prima. L'esistenza e le caratteristiche del parallelismo dei listini dimostrano che l'intesa ha avuto piena attuazione, afferma l'Antitrust, e ha consentito il mantenimento - attraverso l'effetto che ha esercitato sui prezzi effettivamente praticati ai clienti finali - delle quote di mercato dei partecipanti.
mercoledì 24 marzo 2010
Mediaset,Confalonieri:risultati ok
"I risultati 2009 sono molto buoni" e Mediaset guarda con "fiducia" al prossimo futuro. E' quanto ha affermato il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, introducendo la presentazione dei conti 2009 agli analisti finanziari. "Nell'anno peggiore per l'economia abbiamo centrato due obiettivi: registrare un utile importante e investire nel nostro sviluppo". Lo ha detto il vice presidente di Mediaset Pier Silvio Berlusconi.
Confalonieri: "Completeremo acquisto de la Cuatro"
Mediaset conferma di attendersi di perfezionare l'acquisizione della tivù spagnola Cuatro per il terzo trimestre. Lo ha detto il presidente Fedele Confalonieri, aprendo l'incontro con gli analisti. "Ci aspettiamo di poter chiudere l'operazione nel corso del terzo trimestre di quest'anno", ha detto, dopo aver spiegato che è appena stata completata la fase di analisi contabile (due diligence) della società acquistata dal gruppo Prisa nello scorso dicembre.
Fiducia per il 2010
Confalonieri ha sottolineato che "il 2010 sarà un anno di svolta. Oltre a concreti segnali di ripresa - ha evidenziato il presidente Mediaset - abbiamo un progetto industriale improntato allo sviluppo". Anche il vice presidente Pier Silvio Berlusconi ha detto di "essere molto soddisfatto dei risultati ottenuti nel 2009".
Confalonieri ha poi messo in risalto che nonostante il contesto macroeconomico difficile "non solo abbiamo realizzato risultati molto buoni ma abbiamo dato segnali positivi al paese". Sul piano economico i risultati sono "eccellenti" con un monte dividendi di 250 milioni di euro che porta "a 4,4 miliardi di euro i dividendi distribuiti da Mediaset dalla quotazione".
Premium in pareggio entro l'anno
Crescita robusta della pay tv di Mediaset. Il vice presidente Pier Silvio Berlusconi ha annunciato che il totale dei clienti di Premium domenica scorsa ha raggiunto quota 4,148 milioni, rispetto ai 3,7 milioni di fine 2009 ed ha confermato che "Premium nel 2010 raggiungerà il break even e inizierà a generare profitti". Berlusconi ha aggiunto che nel 2010 "i clienti di Premium crescono al ritmo di oltre 5 mila al giorno".
Confalonieri: "Sky è già dominante, niente spazi sul digitale"
Non ci sono spazi sul digitale terrestre per un ingresso di Sky. Questa la posizione di Confalonieri in merito alle valutazioni Ue sulla richiesta di Sky di poter investire nel digitale terrestre, mercato da cui è esclusa per il momento data la posizione di monopolista nel satellitare. "La nostra posizione è molto chiara - ha detto davanti agli analisti - : in compagnia di tutti gli altri operatori tv diciamo che non ci sono cambiamenti tali sul mercato che consentano al monopolista satellitare di acquisire le scarse frequenze di trasmissione, già insufficiente per gli operatori attuali". Confalonieri ha poi aggiunto: "Nessun operatore tv è riuscito a scalfire il monopolio Sky sul satellite: ciò che invece la Commissione europea auspicava che accadesse".
Adreani: migliora la raccolta pubblicitaria
Mediaset stima di chiudere il primo trimestre con una raccolta pubblicitaria per l'Italia in crescita del 5%, come ha spiegato l'amministratore delegato Giuliano Adreani. "Chiuderemo il primo trimestre a +5%", ha detto. "Il 2010 parte bene perché si confornta con un 2009 orribile. C'è un cambiamento importante, i clienti credono che se aumenteranno gli investimenti aiuteranno la crescita e l'economia a uscire dalla crisi". Già a gennaio Mediaset aveva registrato un incremento della raccolta pubblicitaria in Italia del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2009.
(fonte tgcom.it)
Anche Nintendo ora punta sul 3D
L'"effetto Avatar" dilaga. Il tridimensionale va di gran moda. E le aziende, come si dice, ci si buttano. Così se da una parte già si parla di tv 3d ora c'è chi come la Nintendo punta sui games con nuova tecnologia a tre dimensioni. Il colosso nipponico dei videogiochi ha annunciato infatti che nei prossimi mesi arriverà una nuova versione della console portatile DS proprio in 3d. Si chiamerà 3DS e offrirà ai clienti la possibilità di visionare immagini in tre dimensioni senza la necessità peraltro di indossare occhiali speciali, come invece avviene appunto ora al cinema.
La casa giapponese non ha diffuso ulteriori dettagli sul nuovo prodotto in cantiere, che lascia comunque fantasticare gli appassionati su possibili giochi in stile ologramma. Nintendo ha fatto sapere che la console sarà presentata in occasione della fiera di settore E3, in programma dal 15 giugno a Los Angeles, e che la commercializzazione e' prevista durante l'anno fiscale 2010. Con il nuovo DS anche Nintendo si appresta dunque a salire sul carro del fenomeno 3d, quello di Avatar, boom da botteghino. 3DS sarà la nuova generazione della serie di console portatili DS che ha già venduto oltre 125 milioni di pezzi in tutto il mondo e potrebbe essere il nuovo volano per gonfiare le vendite della società.
Anche Sony, rivale numero uno di Nintendo nei videogame, ha comunicato la discesa in campo nel mercato del 3d, con una linea di televisori dotati della nuova tecnologia attesa per giugno e la compatibilità futura della Playstation3 con lo standard tridimensionale grazie a una piattaforma informatica compatibile.
(fonte tgcom.it)
FIAT, IL PIANO MARCHIONNE: OTTO MODELLI ITALIANI E 5.000 DIPENDENTI IN MENO
(fonte leggo.it)
martedì 23 marzo 2010
Usa, via alla riforma della finanza
Dopo la riforma della Sanità, la Casa Bianca si prepara a quella della finanza. Il presidente Barack Obama si augura che la bozza di legge, in discussione al Congresso, possa essere ratificata entro la fine del 2010. Il segretario al Tesoro Timothy Geithner ha sottolineato che la recessione americana ha causto "danni catastrofici": ora la riforma finanziaria dovrà proteggere i consumatori.
"Senza dubbio la riforma finanziaria è qualcosa che il presidente si aspetta di firmare entro la fine dell'anno", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs.
E dopo il via libera della commissione bancaria del Senato al progetto firmato da Chris Dodd, il presidente è più ottimista e fiducioso. "Siamo più vicini ad approvare una riforma finanziaria che introdurrà una maggiore supervisione nel nostro sistema e che assicurerà che i contribuenti americani non si troveranno mai più a pagare il prezzo dell'irresponsabilità delle nostre maggiori banche e delle istituzioni finanziarie", ha commentato Obama.
"Mi opporrò agli sforzi di introdurre scappatoie che mettano a rischio i consumatori o che consentiranno alle istituzioni di evitare una supervisione che è essenziale per la nostra stabilità finanziaria. Chiedo al Senato di resistere alle pressioni di coloro che vogliono preservare lo status quo".
"Siamo in un momento determinante nell'ampio dibattito sulla riforma finanziaria - ha detto Geithner. "Sono passati due anni e mezzo da quando la crisi è iniziata. Nove mesi da quando il presidente Barack Obama ha presentato la sua proposta di riforma. E tre mesi da quando la Camera ha approvato il progetto. E' una materia molto complicata" spiega Geithner, mettendo comunque in evidenza la necessità di agire in quanto l'immobilismo farebbe perdere agli Stati Uniti la possibilità di definire nuovi standard elevati per tutte le società finanziarie.
La riforma tuteli i consumatori
La legge per la riforma finanziaria che il Congresso invierà al presidente deve contenere una vera riforma che protegga i consumatori. E' il monito che lancerà Geithner, nel suo intervento all'American Enterprise Institute, nel giorno in cui la Commissione bancaria del Senato avvia il dibattito sulle nuove regole per il settore finanziario. "La sfida che fronteggiamo - dirà Geithner - è di mettere in atto vere riforme che garantiscano una forte protezione per i consumatori, mettano forti freni sull'assunzione di rischi da parte di grande istituzione, e forniscano gli strumenti necessari per proteggere l'economia e i contribuenti da future crisi. Non accetteremo una legge che non risponda a questa sfida".
(fonte tgcom.it)
Nucleare, Gates costruirà reattore
La compagni giapponese Toshiba e la società TerraPower, diretta dal presidente di Microsoft, Bill Gates, lavoreranno insieme nello sviluppo di un reattore nucleare avanzato. Ne ha dato notizia il quotidiano finanziario Nikkei. Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di un reattore di ultima generazione del tipo TWR (traveling-wave reactor), in grado di funzionare per 100 anni senza bisogno di rifornimento, spiega il periodico.
Una grande novità rispetto agli attuali reattori che, dopo pochi anni, necessitano di essere riforniti periodicamente di combustibile. Secondo il "Nikkei", Toshiba metterà a disposizione di TerraPower le conoscenze tecnologiche per la fabbricazione di impianti di energia nucleare, mentre Gates investirà le sue risorse personali nello sviluppo del reattore. Dopo la notizia le azioni Toshiba alla Borsa di Tokyo hanno registrato un rialzo del 5% circa.
(fonte tgcom.it)
Impresa in un giorno: come fare dal 1° aprile
Come si presentano le pratiche, dove trovare il software necessario, i siti e i telefoni dei call center per l'assistenza
Si avvicina al termine il conto alla rovescia per semplificare la vita agli imprenditori e rendere possibile a tutti far nascere un'impresa in un solo giorno. Si concluderà infatti il prossimo 31 marzo il periodo di sei mesi di sperimentazione della Comunicazione Unica per l'avvio delle attività d'impresa. Prevista dalla Legge 2 aprile 2007, n.40, la Comunicazione Unica riguarderà gli oltre 6 milioni di imprese attualmente esistenti in Italia e tutti coloro che, dal prossimo 1° aprile, intenderanno aprire una qualunque iniziativa economica in forma d'impresa.
La Comunicazione Unica - ormai nota a tutti gli operatori professionali come "ComUnica" - è la procedura attraverso la quale le nuove imprese potranno essere operative in un giorno e assolvere, al massimo in 7 giorni, gli adempimenti dichiarativi verso Registro delle Imprese, INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate mediante la presentazione di un modello informatico unificato indirizzato (per via telematica o su supporto informatico), alla sola Camera di commercio competente per territorio.
In pratica, la regia delle comunicazioni viene affidata alle Camere di Commercio che, attraverso InfoCamere - la loro società di informatica - diventano l'unico front office per tutte le registrazioni ai fini dell'attribuzione del codice fiscale e/o della partita IVA (Agenzia delle Entrate) e per l'iscrizione al Registro delle Imprese, ma anche ai fini previdenziali (INPS) e assicurativi (INAIL). In questo modo, ComUnica rende possibile al neo-imprenditore o a chi un'impresa l'ha già, di dialogare con un solo soggetto in rappresentanza della pubblica amministrazione (la Camera di commercio) che provvederà in modo del tutto trasparente a comunicare alle altre amministrazioni interessate i dati di competenza di ciascuna. Proprio a partire dal 1° aprile, inoltre, ComUnica consentirà di adempiere anche agli obblighi verso l'Albo ministeriale delle società cooperative.
La nuova procedura garantisce tempi certi e veloci per i riscontri: all'impresa giungerà infatti immediatamente - presso una casella di posta elettronica certificata (PEC) - la ricevuta di protocollo della pratica che costituisce titolo per l'immediato avvio dell'attività. Al massimo nei sette giorni successivi, ciascuno degli altri enti coinvolti (INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate) garantirà l'evasione della eventuale pratica di propria competenza, restituendo i dati necessari al Registro delle Imprese che potrà, così, certificare l'esistenza e l'operatività della neonata impresa. La stessa procedura si applicherà ad ogni altro evento della vita di un'impresa (modificazioni e cessazione dell'attività), riducendo così ad un unico canale il flusso di tutte le notizie e informazioni che l'impresa è tenuta ad inviare alla pubblica amministrazione.
La fase di sperimentazione prevista dalla legge ha avuto la durata di sei mesi, durante i quali sono state inviate (fino allo scorso 14 marzo) alle Camere di Commercio oltre 94mila pratiche. Dalle prime stime di Bankitalia riferite alla fase iniziale della sperimentazione, l'impatto della Comunicazione Unica sulla riduzione dei tempi per la creazione di un'impresa risulta essere in media del 38% circa, con punte vicine al 45% nel Sud e nelle Isole.
Prima dell'introduzione della Comunicazione Unica, avviare un'impresa richiedeva un periodo mediamente compreso tra un minimo di 12 giorni nel Centro ed un massimo di 27 nelle Isole. I tempi si sono ridotti - la valutazione è sulla base dei dati disponibili a metà della fase di sperimentazione - di circa il 30% al Nord-Ovest (dove ora occorrono 9 giorni anziché 13) e di oltre il 44% nelle Isole (dove ora di giorni ne occorrono in media 15).
Cosa si può fare. In modalità standard, il software ComUnica consente di inoltrare pratiche alle quattro amministrazioni coinvolte per le tipologie di comunicazioni riassunte in questa tabella.
Oltre alla modalità standard, il software ComUnica prevede una compilazione ulteriormente semplificata per imprese individuali, artigiani e commercianti. Si ricorda che per le imprese artigiane la Comunicazione Unica si applica esclusivamente nei casi in cui ciò è previsto dalla legislazione regionale.
Modalità di presentazione delle pratiche. La presentazione della "Comunicazione Unica" richiede il possesso della firma digitale da parte degli interessati che devono sottoscrivere digitalmente il modello. Ai fini della trasmissione della pratica può essere utilizzato il modello di procura disponibile sul sito www.registroimprese.it), con il quale l'imprenditore conferisce a professionisti o ad altri intermediari l'incarico di sottoscrivere digitalmente e presentare per via telematica la "Comunicazione Unica per la nascita dell'impresa".
Il modello di "Comunicazione Unica" prevede poi che l'utente indichi l'indirizzo di posta elettronica certificata al quale saranno trasmesse tutte le comunicazioni relative al procedimento. Nei casi di imprese individuali sprovviste di casella di posta elettronica certificata, la richiesta può essere inoltrata tramite lo stesso software "ComUnica" e la Camera di Commercio destinataria della domanda provvederà all'immediata assegnazione di una casella di posta elettronica certificata senza costi per l'impresa. Le nuove società, invece, dovranno iscrivere nel Registro delle Imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata in sede di presentazione della domanda di iscrizione all'ufficio stesso.
Come accedere al software. ComUnica è accessibile dal sito www.registroimprese.it, il portale, realizzato da InfoCamere per le Camere di Commercio, per mettere a disposizione di tutti l'intero patrimonio informativo del sistema camerale sul mondo imprenditoriale italiano. Attraverso il portale, nel 2009 sono state trasmesse oltre 3.600.000 pratiche telematiche al Registro Imprese.
ComUnica è inoltre accessibile dalle home page dei siti di Unioncamere (www.unioncamere.it), INAIL (www.inail.it), INPS (www.inps.it) e Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it).
Assistenza
Call-Center Registro Imprese: 199.50.20.10. Le Camere di Commercio mettono a disposizione il proprio call-center per tutte le informazioni generali sulla Comunicazione Unica e per il supporto alla predisposizione e all'invio della pratica. E' il riferimento per i quesiti inerenti lo scaricamento e l'utilizzo del software disponibile su www.registroimprese.it e per i quesiti relativi alla modulistica Registro Imprese (Fedra). Il servizio risponde dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00. oppure registroimprese@infocamere.it
Call-Center INPS-INAIL: 803.164. Il Contact Center Integrato Inps-Inail fornisce informazioni su aspetti normativi, procedimentali e su singole pratiche, sia dell'Inps sia dell'Inail, e di assistenza per gli utenti diversamente abili. Nell'ambito della Comunicazione Unica è il riferimento per i quesiti inerenti la modulistica Inps-Inail. Il servizio risponde dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 14.00, mentre il servizio automatico (per la provincia di Bolzano in lingua tedesca) è in funzione 24 ore al giorno, compresi i festivi.
Call-Center Agenzia delle Entrate: 848.800.444. Il Contact Center dell'Agenzia delle Entrate è disponibile per le informazioni di tipo fiscale. Nell'ambito della Comunicazione Unica è il riferimento per i quesiti inerenti la propria modulistica (AA7-AA9). Il servizio risponde dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00.
(fonte repubblica.it)
lunedì 22 marzo 2010
Lunedì nero per chi viaggia in aereo in sciopero personale Alitalia e Meridiana
Astensione dal lavoro anche per gli addetti ai servizi di terra
Sarà un lunedì "di passione" per chi aveva messo in programma di viaggiare in aereo. Sono state confermate infatti le agitazioni del personale Alitalia e Meridiana Fly, mentre prosegue la protesta del personale di cabina della British Airways che avrà effetti, seppur limitati, anche nel nostro Paese.
Oggi, dalle 12 alle 16, si asterranno dal lavoro piloti ed assistenti di volo del Gruppo Alitalia Cai-AirOne, aderenti alla Filt Cgil e alle associazioni professionali dei piloti Ipa (associazione federata alla Cgil, n.d.r.) e Anpac organizzione che dovrebbe confluire nell'Ipa, n.d.r.). Allo sciopero aderiscono anche gli assistenti di volo dell'Avia e dello Sdl. Le ragioni vanno ricercate "nella mancata soluzione a tutti i problemi del personale navigante". Si fermeranno, sempre dalle 12 alle 16, anche i dipendenti Alitalia aderenti a Federvolo e Assovolo-Cisal.
Nella stessa giornata, nelle stesse ore, sciopererà tutto il personale di Meridiana Fly. La protesta è stata indetta da Filt Cgil, Anpac, Up, Avia e Sdl. E domani si fermano anche gli addetti all'handling di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil-trasporti e Ugl-trasporti di tutti gli scali nazionali per "l'indisponibilità delle aziende di handling e dell'associazione Assohandlers al rinnovo del contratto, scaduto da oltre due anni".
Informazioni all'800.650.055. Alitalia sta predisponendo misure finalizzate a ridurre l'impatto per i passeggeri. In particolare, verranno ridotti i voli pianificati per la fascia oraria interessata. La compagnia sta anche prendendo contatto con tutti i passeggeri interessati dalle modifiche del calendario operativo dei voli per offrire loro la ricollocazione su altri aerei nella stessa fascia oraria o in giornata. Negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate saranno inoltre predisposti desk per fornire assistenza agli utenti. Per ulteriori informazioni e assistenza, i passeggeri di voli Alitalia possono contattare il Numero Verde 800.650055. Sarà possibile inoltre verificare lo stato del proprio volo attraverso il sito internet. Inoltre, l'elenco dei voli minimi garantiti è pubblicato sul sito dell'Enac, questo in base alle legge sugli scioperi nei servizi pubblici.
(fonte repubblica.it)
Germania,debito pubblico triplicato
L'indebitamento pubblico tedesco sarebbe ancora più grave di quanto finora temuto, almeno secondo quanto sostiene un esperto citato dal quotidiano Die Welt che stima l'esposizione complessiva in 6,2 miliardi di euro mentre nelle statistiche ufficiali vengono dichiarati solo 1,9 miliardi. Lo dice Bernd Raffelhueschen, economista di Friburgo, in un'anticipazione del quotidiano tedesco.
"Più dell'indebitamento visibile di Stato federale, Regioni e comuni - ha sostenuto l'economista - pesano i debiti nascosti nel nostro Stato sociale".
(fonte tgcom.it)