mercoledì 11 maggio 2011

Microsoft acquista Skype

La piu' grande operazione della storia del colosso di Redmond

Microsoft acquistera' Skype per 8,5 miliardi cash di dollari. Lo rende noto la societa' fondata da Bill Gates. L'operazione e' la piu' grande della storia del colosso di Redmond.

''L'acquisizione aumentera' l'accessibilita' dei servizi video e voce in tempo reale, portera' vantaggi sia ai consumatori sia alle imprese'' si legge in un comunicato. Skype diverra' una nuova divisione di Microsoft e l'amministratore delegato di Skype, Tony Bates, sara' presidente di Microsoft Skype Division.

''Microsoft e Skype condividono la visione di portare innovazione e prodotti ai consumatori e insieme saranno in grado di accelerare i piani di ampliamento di Skype e introdurre nuove modalita' per comunicare e collaborare'' afferma Tony Bates. ''Skype e' - osserva l'amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer - un servizio fenomenale'', Microsoft e Skype ''insieme daranno vita al futuro delle comunicazioni in tempo reale''.

(fonte ansa.it)

lunedì 9 maggio 2011

Benzina: e' corsa al ribasso

Staffetta, marchi seguono ritocchi all'ingiu' di Eni

E' corsa al ribasso per i carburanti.
Dopo i ritocchi di giovedi' e venerdi', Eni ha di nuovo tagliato il prezzo del diesel, portandolo a 1,449 euro al litro. Ferma invece la benzina a 1,593 euro al litro. E' quanto emerge dalle rilevazioni di Staffetta Quotidiana che registra anche come sulla benzina scendano Esso (-1 cent a 1,585 euro), IP (-0,5 a 1,587 euro), Tamoil (-0,5 a 1,594 euro) e TotalErg (-0,6 a 1,593 euro). Giu' anche il gasolio alla Esso, IP, Q8, Shell, Tamoil e TotalErg.

(fonte ansa.it)

È CARO-CAFFÈ: ADESSO UNA TAZZINA COSTA 1€

Si fa d'oro la tazzina dell'espresso al bar: per gustarsi il caffè e affrontare con più spirito la giornata non basta a volte un euro. A Roma è quello il conto che ormai si sborsa, a Milano si arriva anche a 1,50 euro nei bar più eleganti. Non sono i bar a lucrarci, spiega Fipe-Confcommercio che raduna i pubblici esercizi, ma è colpa delle speculazioni internazionali che tengono in fibrillazione i prezzi delle materie prime. Anche il caffè sta pagando scotto con le quotazioni all'origine in vertiginoso aumento. «Da mesi i prezzi all'origine del caffè sono in continuo aumento, il fatto è questa commodity, non diversamente dalle altre, è divenuta strumento di speculazione internazionale - osserva il presidente di Fipe-Confcommercio Lino Enrico Stoppani - È chiaro che se la miscela la paghi il 30% in più si ripercuote sulla tazzina. Dobbiamo inoltre tenere in conto che intanto aumentano i costi di attività degli esercizi. Devo però dire che i nostri esercenti hanno finora mostrato molta attenzione a non trasferire questi rincari su espresso e cappuccino, un 'ritò che l'italiano ha a cuore e sui cui è meno disponibile ad accettare aumenti rispetto alla maggior parte dei prodotti». Secondo le rilevazioni Fipe risulta che la tazzina è il prodotto del bar con la dinamica di prezzo più virtuosa negli ultimi undici anno: rispetto a aumento dell'inflazione dal 2000 al 2011 del 23,9%, la tazzina ha segnato infatti +25,3%, per un aumento del prezzo reale che non ha superato il punto e mezzo percentuale. Ma le ultime accelerazioni dei prezzi all'origine - nel giro di pochi mesi si è passati da 120 centesimi di dollaro per libbra di caffè verde a oltre 200 - cominciano inevitabilmente a ripercuotersi nei bar sull'onda degli aumenti che in primis scattano presso importatori e torrefattori. L'Istituto nazionale espresso italiano (Inei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori, sottolinea la corsa verso l'alto del caffè crudo. «Il prezzo del Brasile Santos, caffè base per molte miscele di qualità, è praticamente raddoppiato - osserva il presidente Inei Gianluigi Sora - Molti altri caffè pregiati hanno seguito la sua sorte». Pertanto, conclude l'Inei, «L'aumento dei prezzi coinvolge in particolar modo quei torrefattori che lavorano in qualità».

(fonte leggo.it)