Premi su utili. Istat: salgono stipendi
Arriva anche in Italia il "contratto alla tedesca": il fisco e la previdenza faranno lo sconto ai "premi" dati ai dipendenti che hanno contributo a far guadagnare la propria impresa o a renderla più competitiva. La novità scatterà dal 2011. Intanto l'Istat fa sapere che ad aprile le retribuzioni sono salite dello 0,3% su base mensile mentre l'aumento su base annua si è attestato al 2,4%. Aumenti più elevati nel settore pubblico.
Gli sconti previdenziali e fiscali, secondo quanto stabilito dalla manovra finanziaria, si applicherà su importi fino a 6mila euro per redditi non superiori a 40mila euro. Lo prevede un articolo contenuto nel testo finale della manovra che, pur non indicando la percentuale di tassazione, introduce il concetto di premialità fiscale per la parte di salario collegato agli utili aziendali.
Nel 2011 - è stabilito nella norma - sono soggette a un'imposta sostitutiva dell'Irpef "le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato, in attuazione di quanto previsto da accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali e correlate a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, collegati ai risultati riferiti all'andamento economico o agli utili dell'impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale". La "determinazione del sostegno fiscale e contributivo" sarà definito dal governo, sentite le parti sociali.
Istat, salgono le retribuzioni
Ad aprile 2010 l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie ha presentato un incremento dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,4% rispetto ad aprile 2009. L'aumento registrato nel periodo gennaio-aprile 2010, in confronto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,3%. Nel mese di aprile gli incrementi più elevati si osservano per: alimentari, bevande e tabacco (5,2%), regioni e autonomie locali e servizio sanitario nazionale (4,0%), commercio (3,9%). Gli incrementi minori riguardano ministeri, scuola, forze dell'ordine e militari difesa (per tutti la variazione è dello 0,3%). La variazione è, invece, nulla per l'agricoltura.
(fonte tgcom.it)