Se si rompe il contatore – Nel caso in cui si accerti un malfunzionamento del contatore, dunque, la sostituzione spetterà alla società che eroga il servizio senza alcun onere per il cliente. Per questo, una volta arrivata la segnalazione, l’impresa è tenuta a fissare un appuntamento per l’effettuazione della verifica del contatore, sia a domicilio del cliente che presso un laboratorio specializzato. Se l'esito è negativo deve sostituirlo gratis.
Spetta al consumatore indicare l'ultima lettura valida - Per quel che riguarda poi il pagamento delle bollette, la delibera prevede il diritto alla ricostruzione dei consumi, a partire dall’ultima lettura ritenuta valida dal cliente. In sostanza quando non è possibile determinare con certezza il momento in cui il contatore ha iniziato a non funzionare correttamente, il distributore deve garantire la ricostruzione dei consumi nel periodo compreso tra l’ultima lettura (validata dal distributore e non contestata dal cliente) e la data di verifica del contatore. Se non si trova un accordo sulla validità delle letture deve essere fatta una ricostruzione dei consumi, risalendo fino ad un massimo di cinque anni indietro.
Quando i conti non tornano - Se la ricostruzione fosse sfavorevole al consumatore, ossia se si dovesse pagare di più, in tutti i casi in cui il distributore avesse a sua volta fatto errori, ad esempio non avesse effettuato la lettura alle scadenze previste, al cliente non potrebbe essere comunque addebitato l’importo che deriva dalla ricostruzione de consumi ma solo, quello riferito ai consumi medi dall'ultima lettura.(fonte repubblica.it)