La riforma contiene alcune differenze rispetto alle due leggi precedenti. Prevista anche l'istituzione di authority di controllo sulle tariffe assicurative
Il piano per la riforma sanitaria di Barak Obama è pronto. Il presidente degli Stati Uniti lo ha presentato oggi usando parole dure sul "peso degli esorbitanti premi richiesti dalle compagnie di assicurazione". Il provvedimento rappresenterebbe la versione definitiva della riforma sulla sanità ma anche "un compromesso" volto a sbloccare l'iter della legge approvata, nei mesi scorsi, dalla Camera e dal Senato, ma in due versioni inconciliabili.
Giovedì summit con i repubblicani. Le proproste di Obama, che contengono alcune differenze rispetto alle due leggi che hanno ottenuto una prima approvazione da parte del Congresso, giungono in vista del summit di giovedì prossimo con i leader repubblicani, che osteggiano fortemente la riforma. Secondo Obama il piano ridurrà il deficit del budget statunitense "di 100 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni e di circa mille miliardi nella seconda decade, grazie alle riduzioni di spesa e alla riduzione di sprechi, frodi e abusi'". Di più. Per il presidente non "ha senso ripartire da zero" come auspicano invece i repubblicani. Anzi. Stando a quanto riferito dal presidente, la riforma presentata oggi è un provvedimento simile a quello varato dal Senato ma con alcune sostanziali differenze tese a estendere la base di consenso alla componente più moderata del Partito repubblicano.
Obama: "Conto su un buon sostegno". Il presidente ha ammesso di contare su un "buon sostegno politico alla sua riforma", dopo che una compagnia assicuratrice, la Anthem Blue Cross della California, ha recentemente annunciato un aumento dei premi per la copertura sanitaria del 39% a partire dal prossimo mese. Il piano di Obama prevede inoltre il controllo federale sugli aumenti delle tariffe delle coperure assicurative grazie all'istituzione di un'apposita authority. "La nostra proposta - ha spiegato Obama - renderà il sistema sanitario più accessibile, gli assicuratori più responsabili, amplierà la copertura sanitaria a tutti gli americani e renderà sostenibile il sistema, stabilizzando i bilanci famigliari, il budget federale e l'economia intera".
"Copertura anche per l'interruzione di gravidanza". Anche in materia di interruzione di gravidanza, la nuova proposta del presidente statunitense si allinea con la posizione meno restrittiva del testo presentato dal Senato. La riforma sulla healthcare non include infatti l'emendamento approvato alla Camera che proibisce alle mutue di offrire la copertura dell'aborto a chi acquista una polizza con sussidi federali. Un fatto, questo, che potrebbe causare qualche problema per Obama, ora che le colombe non hanno più la maggioranza al Senato. E infatti arriva subito la replica da Dave Camp, capogruppo repubblicano della commissione Welfare della Camera: "Questa non è una proposta seria che possa rispondere alle preoccupazioni manifestate dal popolo americano. La riforma non include alcun importante modifica chiesta dai repubblicani, come quella di porre fine alla marea di cause legali che fanno decollare il costo del sistema sanitario".
(fonte repubblica.it)