Nel 2009 il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti è diminuito del 2,8% rispetto al 2008. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta della riduzione più significativa a partire dagli anni '90, da quando sono a disposizione le serie storiche. Il dato comunicato oggi dall'Istat è relativo al quarto trimestre 2009 e si riferisce al periodo gennaio-dicembre 2009, ossia all'intero anno 2009. Le variazioni tendenziali sono calcolate rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (ossia l'intero 2008), mentre quelle congiunturali rispetto al periodo ottobre 2008 - settembre 2009. Nel quarto trimestre 2009 il reddito disponibile delle famiglie (il settore comprende le famiglie consumatrici, quelle produttrici e le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie) è diminuito dello 0,2% in valori correnti rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali si è ridotta dello 0,1%. Su base tendenziale il reddito è calato del 2,8% mentre la spesa dell'1,9%. In linea con il calo del reddito, il potere d'acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto all'anno precedente. Cala anche la propensione al risparmio delle famiglie, che nel quarto trimestre è stata pari al 14% (come nel trimestre precedente), lo 0,7% in meno rispetto al 2008. È proseguita poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie, che nel quarto trimestre si è attestato all'8,8% (-0,2% rispetto al trimestre precedente), risentendo di una riduzione degli investimenti (-2,2%) molto superiore a quella del reddito disponibile (-0,2%). Rispetto al 2008 il tasso di investimento si è ridotto dello 0,7%.
FAMIGLIE COSTRETTE AL RISPARMIO Nel 2009 la crisi ha costretto le famiglie italiane a ridurre la propensione al risparmio, che si è attestata al 14%, il livello più basso dal 1990. Lo precisa l'Istat. La propensione a risparmiare si è ridotta dello 0,7% rispetto al 2008, mentre è rimasta ferma nel quarto trimestre 2009 rispetto al trimestre precedente.
(fonte leggo.it)