Segnali d'incertezza e crescita costi
La crisi pesa anche sulle finanze del Vaticano. I bilanci della Santa Sede mostrano un quadro complessivo che, se da una parte mostra segnali di ripresa, dall'altra soffre ancora delle incertezze globali, oltre che di un forte aumento dei costi di gestione. E' quanto emerge dai dati degli ultimi bilanci diffusi dal Vaticano stesso.
Vaticano, la crisi pesa sui conti - Foto Olycom
Si è infatti riunito il Consiglio di cardinali sul bilancio preventivo consolidato 2011 e sul bilancio preventivo del governatorato della Città del Vaticano, sempre relativo a quest'anno.
Una situazione difficile che, come si legge nella nota diffusa, "appare evidente soprattutto per la Santa Sede, la cui insostituibile fonte di sovvenzionamento è costituita dalle libere offerte dei fedeli".
La riunione del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede è stata presieduta dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone. La Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e l'amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica erano rappresentati, tra gli altri, dai rispettivi cardinali presidenti, Velasio De Paolis, Giovanni Lajolo e Attilio Nicora.
Sono intervenuti, per la materia di loro competenza, il direttore generale della Radio Vaticana, padre Federico Lombardi, e il direttore amministrativo Alberto Gasbarri. Il cardinale De Paolis ha illustrato, dapprima, il bilancio preventivo consolidato 2011 della Santa Sede e, successivamente, il bilancio preventivo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano sempre per il 2011. "Com'è noto - si legge nella nota diffusa dalla sala stampa vaticana -, l'area di consolidamento riguarda gli organismi facenti parte della Curia Romana, la Camera Apostolica e le istituzioni 'mediatiche' della Santa Sede, vale a dire: la Radio Vaticana, la Tipografia Vaticana - Editrice 'L'Osservatore Romano'-, il Centro Televisivo Vaticano e la Libreria Editrice Vaticana".
Il Governatorato ha invece un'amministrazione indipendente da contributi provenienti dalla Santa Sede o da altre Istituzioni, provvedendo alle esigenze economiche e alla gestione territoriale dello Stato, fornendo la necessaria struttura di supporto alla Sede Apostolica e alle relative attività.
"Il quadro complessivo che emerge dai suddetti bilanci di previsione - spiega la nota -, pur in presenza di chiari segnali di ripresa, risente ancora delle incertezze del sistema economico globale, ma anche degli accresciuti costi di gestione. Ciò appare evidente soprattutto per la Santa Sede, la cui insostituibile fonte di sovvenzionamento è costituita dalle libere offerte dei fedeli". I membri del Consiglio hanno espresso "profonda gratitudine per il sostegno che essi danno, spesso in forma anonima, al ministero universale del Santo Padre, esortandoli a perseverare in tale opera di bene". I bilanci, come di consueto, sono stati sottoposti a verifica e controllo da parte della Prefettura degli affari economici.
(fonte tgcom.it)