lunedì 3 maggio 2010

Eurogruppo: sì aiuti alla Grecia

Saranno 110 miliardi di euro in 3 anni

L'Eurogruppo ha raggiunto l'accordo su un piano di aiuti alla Grecia pari a 110 miliardi di euro in tre anni. "Un accordo positivo", l'ha definito il ministro dell'Economia italiano, Giulio Tremonti, al termine della riunione. Gli aiuti ad Atene sono, come previsto, per circa due terzi (80 miliardi) a carico dei Paesi dell'euro e il resto a carico dell'Fmi. Intanto è già stato convocato per il 7 maggio il summit dei capi di Stato dell'Eurogruppo.

Dieci miliardi dei 110 miliardi del piano salva-Grecia saranno stanziati per un fondo a cui ricorrere nell'eventualità di stabilizzare il settore bancario in Grecia. Lo ha annunciato il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn.

Mentre il direttore generale del FMI, Dominique Strauss-Kahn, ha annunciato che entro la settimana il Consiglio dei Governatori del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe approvare un prestito di 30 miliardi di euro a favore della Grecia.

L'attivazione del piano di aiuti, ha spiegato il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, al termine della riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles, era ''necessaria per garantire la stabilità della zona euro". I ministri dell'Economia della zona euro, ha aggiunto Trichet, si consulteranno con le banche dei loro Paesi per capire se c'è la disponibilità a un contributo volontario degli istituti per aiutare la Grecia.

Nonostante gli aiuti, però, il commissario Olli Rehn ha sottolineato come gli sforzi che la Grecia dovrà fare per ristabilizzare l'economia "non hanno precedenti" nella zona euro, così come "senza precedenti" è anche il sostegno congiunto Ue-Fmi. I cittadini greci, ha spiegato, "devono essere pronti a fare sacrifici per diversi anni, perché la crisi non si chiude dall'oggi al domani". Ma, ha concluso, "la Grecia ce la farà a superare questo momento".

Papaconstantinou: "Rimborseremo tutto fino all'ultimo euro"
Dopo il via libera dei prestiti Ue-Fmi, è intervenuto il ministro greco dell'economia, George Papaconstantinou. "La Grecia - ha affermato - non è un Paese sotto tutela, ma un Paese che si assume le sue responsabilità. E rimborseremo tutto, fino all'ultimo euro".

Intanto una bomba è esplosa davanti a una filiale della banca HSBK di Atene, causando danni ma nessuna vittima. Secondo la polizia si tratta di "un ordigno artigianale, composto da bombole di gas e benzina".

I piano di aiuti in dettaglio
Il piano triennale di aiuti alla Grecia ammonta complessivamente a 110 miliardi di euro, di cui circa due terzi (80 miliardi) a carico dei Paesi dell'euro e un terzo (30 miliardi) a carico dell'Fmi. Dieci miliardi saranno destinati a un fondo di stabilizzazione per le banche greche. Per il 2010 è previsto un esborso di 45 miliardi di euro, di cui 30 in prestiti bilaterali dei Paesi euro (ad un tasso del 5%) e 15 in prestiti dell'Fmi (ad un tasso intorno al 3%). I 16 Paesi della moneta unica contribuiranno ognuno in misura proporzionale alle propria quota di partecipazione nel capitale della Bce.

I contributi 2010 dei Paesi di Eurolandia

GERMANIA. 8,4 miliardi di euro. Con una popolazione di 81,7 milioni, l'aiuto costerà circa 103 euro ad abitante
FRANCIA. 6,3 miliardi di euro, che per una popolazione di 65,4 milioni comporta un costo pro-capite di 92 euro
ITALIA. 5,5 miliardi. Per i 60 milioni di italiani, salvare la Grecia significa spendere fino a 92 euro a testa
SPAGNA. 3,7 miliardi, ovvero 80 euro a testa per i 46,08 milioni di cittadini
OLANDA. 1,8 miliardi messi a disposizione dal governo. Per gli olandesi, 16,5 milioni, si tratta di un sforzo da 109 euro
BELGIO. 1,1 miliardi di euro, per i 10 milioni circa di abitanti, fanno 110 euro a persona

Per gli altri Paesi di Eurolandia, i contributi sono sotto il miliardo di euro
Austria 870 milioni
Portogallo 780 milioni
Finlandia 560 milioni
Irlanda 490 milioni
Slovacchia 310 milioni
Slovenia 140 milioni
Lussemburgo 75 milioni
Cipro 55 milioni
Malta 25 milioni

(fonte tgcom.it)