L'Istat pubblica le stime su base annua per il mese di aprile. Su base mensile l'aumento è dello 0,4%. Influiscono in particolare i prodotti energetici, soprattutto i carburanti. La crescita è in linea con quella dell'Eurozona.
L'inflazione ad aprile è salita al +1,5% annuo dal +1,4% registrato a marzo. Si tratta del maggior incremento tendenziale da febbraio 2009. Lo comunica l'Istat nella stima preliminare, precisando che su base mensile i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,4%.
L'aumento dei prezzi risente in particolare della corsa dei beni e prodotti energetici. Il comparto energetico, spiega infatti l'Istituto di statistica, ha registrato un aumento dei prezzi dell'1,5% su base mensile e del 4,9% su base annua (in forte accelerazione dal 2,5% registrato a marzo). Corrono in particolare i prezzi del comparto non regolamentato (sostanzialmente carburanti), che ad aprile sono cresciuti del 2,1% congiunturale e del 15% tendenziale. La benzina verde registra un incremento del 2,7% rispetto a marzo e del 16,7% rispetto ad aprile 2009. Andamento simile per il gasolio, cresciuto del 2,2% congiunturale e del 15,9% tendenziale. Al netto della componente energetica, aggiunge l'Istat, l'inflazione è aumentata dell'1,3%.
Sempre in base alla stima provvisoria, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), che tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo come saldi e promozioni, ha registrato a marzo un incremento dell'1,6% rispetto ad aprile 2009 (record da dicembre 2008), e del +0,9% rispetto a marzo 2010.
Per quanto riguarda l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi hanno riguardato i prezzi dei trasporti (+1,2%), dei servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%). Variazioni nulle su base mensile, invece, per l'abbigliamento, le calzature e le comunicazioni.
Gli incrementi più elevati su base annua si sono registrati nei capitoli trasporti (+5,4%), altri beni e servizi (+2,8%), e istruzione (+2,5%). Prezzi stabili per i servizi sanitari, mentre variazioni annue negative si sono registrate per le comunicazioni (-0,7%) e per i prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,1%).
Il tasso di inflazione italiano è in linea con quello della zona Euro: secondo le prime stime di Eurostat, nei paesi della moneta unica europea i prezzi ad aprile sono saliti dell'1,5% annuale, rispetto all'1,4% di marzo. I dati definitivi saranno pubblicati il 18 maggio.
(fonte repubblica.it)