martedì 4 maggio 2010

Presidente greco:"Punire colpevoli"

"Caccia ai responsabili del dissesto"

"I responsabili della crisi debbono essere puniti" ha affermato il presidente della repubblica Karolos Papulias all'indomani dell'annuncio del duro pacchetto di austerità. Il governo ha già annunciato la creazione di una commissione d'inchiesta parlamentare. Secondo i sondaggi l'85% dei Greci ritiene l'ex premier Costas Karamanlis il principale responsabile della catastrofica situazione del paese.

Draghi: rivedere il Patto di stabilità
Torna a sostenere la necessità di una revisione del Patto di stabilità il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. Secondo il quale il Patto deve essere reso "più incisivo", mentre bisogna anche "rafforzare il governo economico dell'Unione". Sono queste le priorità sottolineate da Draghi proprio alla luce della crisi ancora diffusa dovunque, e in particolare del crack della finanza greca. "La lezione della crisi - ha spiegato Draghi nel suo intervento alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali rispondendo ad alcune domande sulla situazione greca - è che occorre rivedere il concetto del Patto di Stabilità e crescita e rafforzare il governo economico dell'Unione".

"E' necessario ora - ha precisato Draghi - estendere il Patto all'area delle riforme strutturali perché la mancanza di tali riforme è il motivo alla base della mancata crescita di alcuni Paesi". Il governatore si è soffermato sull'importanza delle riforme del settore finanziario, "prerequisito per una crescita sostenibile. Alcuni dicono che bisogna attuare le riforme gradualmente per evitare di compromettere la fragile ripresa in atto. Io rispondo che la ripresa è troppo fragile per permettere temporeggiamenti".

Secondo Draghi, inoltre, "i grandi squilibri della bilancia dei pagamenti sono ancora con noi e i flussi lordi di capitale sono pronti ad espandersi negli anni a venire. La possibilità di un'improvvisa inversione negativa è alta, come dimostra la situazione in Grecia. Se si deteriorano le condizioni economiche e non avremo riformato il sistema finanziario dovremo affrontare il rischio di un rinnovato avvitamento verso il basso". E dal momento che "le opzioni per ulteriori allentamenti fiscali e monetari sono limitate, forse inesistenti - ha concluso - la solidità del sistema finanziario è perciò cruciale per la sostenibilità della ripresa economica".

Schiaffo della Bce alle agenzie di rating
La Banca centrale europea ha intanto annunciato che accetterà i titoli del debito greco a garanzia dei suoi prestiti, quale che sia il loro rating: una misura inedita nella storia dell'istituto di Francoforte e mirata a sostenere Atene e le banche della zona euro. D'ora in poi e fino a contrordine le banche che possiedono titoli greci potranno continuare a ottenere credito anche dopo che le obbligazioni in questione erano state declassate alla categoria "junk" (spazzatura) dall'agenzia di rating Standard & Poor's.

La peculiarità della nuova mossa dell'istituto guidato da Jean-Claude Trichet sta nel fatto che dall'inizio della crisi internazionale la Bce aveva rivisto le sue regole per l'insieme della zona euro e non per singoli Paesi.

Frattini:"Per i dubbi della Germania, i danni sono aumentati"
L'Italia è stata tra i primi paesi a sostenere che "era necessario intervenire subito in aiuto della Grecia: abbiamo rispettato la prudenza di un grande paese come la Germania, le abbiamo dato tempo per riflettere, ma in questo periodo i danni sono aumentati perché gli speculatori internazionali hanno lavorato e da una debolezza iniziale si è passati a una vera e propria situazione di insostenibilità". Lo ha detto il ministro degli esteri, Franco Frattini, intervenendo alla giornata di studio sui rapporti tra Italia e Unione Europea definendo la decisione presa ieri dai ministri europei per affrontare la crisi greca "importante anche se tardiva". "Più tardi si interviene - ha aggiunto il ministro - e peggio è". Secondo Frattini, infatti, "per evitare il danno, si parlava inizialmente di 50 miliardi di euro, si è deciso per 110 miliardi solo dieci giorno dopo".

Papandreou chiama Berlusconi: "Grazie Italia"
Il premier greco George Papandreou "ha telefonato al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per ringraziarlo, ricordando che l'Italia è stata la prima in Europa a sostenere un intervento in favore della Grecia". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, intervenendo alla giornata di studio sui rapporti tra Italia e Ue.

(fonte tgcom.it)