giovedì 6 maggio 2010

Effetto Grecia sui Btp italiani

Si allarga spread con titoli tedeschi

Arrivano anche sui titoli di Stato italiani gli effetti collaterali dei timori dei mercati di un allargamento del contagio della Grecia ad altri paesi europei. La pressione sull'Italia pero' e' definita da molti analisti e operatori un ''contagio solo psicologico'' non giustificato. Gli investitori si sono gettati sugli acquisti dei titoli di Stato tedeschi considerati come supremo bene rifugio nonostante i rendimenti ai minimi.

Il differenziale con i titoli di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda ma anche di Regno Unito e Italia si e' cosi' allargato di molto, in specie sulle emissioni a piu' breve termine considerate quelle piu' a rischio in caso di ristrutturazione e riscadenzamento del debito. Per l'Italia la giornata di tensione si e' tradotta cosi' in uno spread tornato ben sopra i 100 punti a quota 120 per il Btp decennale e a 121 per i 5 anni.

Un movimento ''violento, non confrontabile alla situazione dei giorni scorsi'' spiega Marco Palacino, direttore generale Italia di Mellon Global Investments secondo cui ''c'e' massima attenzione da parte degli investitori internazionali al rischio dei paesi periferici europei, gli investitori tendono ad acquistare soprattutto i titoli tedeschi e francesi''. Per le future emissioni del Tesoro, si ripete negli ambienti finanziari e le sale operative, non ci dovrebbero comunque essere problemi. Cosi' come l'asta di venerdi' scorso infatti ha mostrato una buona domanda superiore all'offerta, per le prossime emissioni non sono previste criticita'. ''Il sistema finanziario italiano - spiega un analista - e' in grado di assorbire le aste a differenza di Grecia e Portogallo e inoltre in giro c'e' tantissima liquidita'''.

''Che il contagio dalla Grecia si estenda all'Italia non e' lo scenario piu' plausibile'' spiega Gianluca Ferretti, responsabile investimenti obbligazionari di Anima Sgr mentre un altro analista definisce ''solo psicologico'' un contagio perche' il nostro paese ''negli ultimi 15-20 anni ha avuto una gestione del debito migliore di tanti altri e puo' vantare dei buoni fondamentali come il risparmio privato o la manifattura''.

Comprare titoli tedeschi decennali con rendimenti sotto il 2,9% - spiegano - e' dovuto solo all'irrazionalita'''.

(fonte tgcom.it)