mercoledì 17 marzo 2010

"Fuori da liste i politici collusi"

Marcegaglia, "Più mafia al Nord"

"Gli uomini e le donne che andranno a ricoprire incarichi politici o tecnici devono essere scelti tra profili di indiscussa moralita". L'appello arriva dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in occasione di un'audizione di fronte alla Commissione parlamentare Antimafia. Secondo la marcegaglia "la situazione si sta aggravando", prova è il fatto che anche al Nord sempre più imprese legate alla mafia puntano sugli appalti.

"Così come noi non ammettiamo nelle nostre organizzazioni ed espelliamo chi è colluso con la mafia - ha proseguito la presidente di Confindustria - anche la politica deve farlo impedendogli di ricoprire incarichi pubblici". L'atteggiamento delle istituzioni verso la criminalità, secondo la Marcegaglia, comunque è profondamente mutato rispetto al passato: "Ne sono testimonianza - ha sottolineato - sia i provvedimenti varati dal Parlamento per predisporre strumenti più efficaci di contrasto, sia l'incremento dei livelli di sicurezza sul territorio, sia l'intensificazione degli interventi delle forze dell'ordine e della magistratura". Tuttavia, secondo il capo degli industriali, "molto rimane da fare. Adesso è necessario che anche la politica faccia la sua parte".

Per la Marcegaglia "garantire liste pulite, espellere i collusi con la mafia dalla politica, e garantire che non abbiano accesso a incarichi pubblici" sarebbe un segnale "importante non soltanto in termini di moralizzazione della classe politica. E' l'unico modo per interrompere definitivamente le collusioni e i rapporti malati tra politica e criminalità". Soprattutto ora, in vista delle elezioni "occorre agire con determinazione a livello locale, nella scelta degli amministratori, nella definizione di regole certe che ne guidino l'operato e nel controllo democratico delle loro azioni, per evitare quei diffusi fenomeni di illegalita' e corruzione purtroppo frequenti nell'ambito delle amministrazioni. Non è ammissibile che vi siano ancora burocrati che attraverso l'adozione di leggi ad hoc, in alcune regioni, sono protetti e resi inamovibili, a prescindere dalle capacità, dai comportamenti e dalle responsabilità".

Sul fronte della lotta alla mafia, che punta su economia e imprese, Emma Marcegaglia chiede poi "un'azione forte di prevenzione e contrasto alle organizzazioni mafiose nello sistema degli appalti", con "un controllo a tutto campo nei cantieri e, più a monte, sulle associazioni temporanee di impresa" per accertare che tutte abbiano le carte in regola.. Ciò perché, secondo la presidente degli industriali, la situazione si sta aggravando: a provarlo è "la continua espansione delle organizzazioni criminali in settori economici dai quali erano tradizionalmente assenti e in aree geografiche, in particolare del Nord Italia, in precedenza poco esposte al fenomeno".

Per questo "il nostro impegno nella lotta alla mafia e nella promozione della legalità non è diretto soltanto verso le regioni del Mezzogiorno, ma guarda all'intero paese e, in particolare, alle regioni del Centro-Nord, dove ci viene sempre più spesso segnalata una crescente presenza di imprese di diretta espressione mafiosa o comunque collegate alla mafia". "Un Paese che deve modernizzarsi nelle infrastrutture - sottolinea - non deve prestare il fianco a infiltrazioni mafiose".

E quanto all'allarme riciclaggio, Emma Marcegaglia sottolinea che su questo fronte "il sistema delle imprese è particolarmente esposto. Reinvestire denaro sporco nelle imprese rischia di uccidere l'economia legale". E' quindi necessario, chiede Confindustria "un contrasto senza precedenti nei confronti di queste attività sia su scala territoriale che europea e internazionale".

(fonte tgcom.it)