sabato 6 marzo 2010

Gli italiani tornano al supermarket

Unioncamere, volume di vendite a +2,2%

Gli italiani nell'ultimo bimestre del 2009 sono tornati a riempire i carrelli nei supermercati con continuità. Ma i consumatori si stanno rivelando sempre più attenti ai prezzi, gli acquisti sono sempre più oculati e si prediligono i prodotti in offerta o in promozione. Proprio per questo calano gli acquisti di surgelati ( i cui prezzi sono in aumento) e aumentano quelli dei prodotti di ampio uso come pasta e olio, spesso in offerta. E' quanto emerge dal bollettino di Unioncamere sulle dinamiche dei prodotti del Largo Consumo Confezionato.

Nell'ultimo bimestre 2009, si legge nel bollettino, i volumi di vendita sono ancora lievemente aumentati (+2,2%), proseguendo il cammino di risalita già registrato nel precedente bimestre, anche grazie al mantenimento di una politica di contenimento dei prezzi che le imprese della Gdo hanno assicurato per tutta la seconda metà dell'anno (-1,0% l'andamento nel VI bimestre). A beneficiarne, oltre che i consumatori, sono i fatturati (+1,2%) sia degli esercizi di nuova apertura, sia di quelli preesistenti, che vedono consolidarsi la ripresa delle vendite già avviata nel precedente bimestre.

Quanto all'andamento del fatturato per regione, il Sud è l'unica macro-ripartizione a segnare una riduzione (-0,8%). Tra le regioni meridionali la forte riduzione registrata in Campania (-4,3%) è compensata dall'andamento pari ma di segno opposto (+4,3%) della Sardegna. La Sicilia e l'aggregato regionale Abruzzo e Molise mettono a segno una crescita del fatturato, rispettivamente dell'1,2% e del 3%. Nell'aggregato regionale Basilicata e Calabria il giro d'affari cade invece del -2,7% tendenziale. Al centro, in Umbria il valore delle vendite segna un calo del -1,1% su base annua. Toscana e Marche presentano un fatturato stabile rispetto ai risultati raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno. Nel Lazio poi il giro d'affari complessivo segna un aumento del +1,9%.

Nel Nord-Est spicca invece il risultato dell'Emilia Romagna, che vede aumentare il valore delle vendite del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Meno positivi gli esiti commerciali nelle altre due realtà dell'area. Il Veneto infatti evidenzia un fatturato stabile, con un modesta variazione dello 0,2% nel bimestre. In Trentino Alto Adige invece la dinamica del fatturato assume un valore negativo e si porta al -0,8% su base annua. Infine, conclude Unioncamere, al Nord-Ovest si rileva il risultato migliore per la Liguria, che mostra una crescita poco sotto i due punti percentuali. In Piemonte e Valle d'Aosta la crescita è meno intensa e si assesta a +1,6%, mentre la Lombardia vede aumentare il giro d'affari dello 0,7%.

(fonte tgcom.it)