Una nota del Lingotto dopo la richiesta di chiarimenti avanzata da Consob "Nessun cda straordinario e nessuna decisione prima del 21 aprile"
La Fiat è attualmente impegnata nella preparazione del Piano Strategico 2010-2014, che come annunciato da tempo verrà reso noto il 21 aprile, e "ogni notizia circa ipotizzate operazioni straordinarie e relativi modalità, tempi, perimetro e valori è frutto di congetture, nate al di fuori del Gruppo". Lo si legge in una nota diffusa dal Lingotto "su richiesta di Consob, in relazione alle notizie pubblicate sulla stampa di questi ultimi giorni sulle ipotesi di spin off del settore auto".
Il 21 aprile, il Gruppo "oltre a fornire al mercato i target economico-finanziari di ciascun settore, renderà pubbliche le direttrici lungo le quali si muoverà lo sviluppo strategico e il posizionamento di ciascuno dei suoi business e del Gruppo. Le eventuali decisioni che dovessero essere conseguenti alla realizzazione del Piano strategico saranno adottate dagli organi sociali e comunicate al mercato secondo quanto previsto dalla normativa", prosegue la nota.
"Si fa infine presente che la società - conclude Fiat - non ha al momento in programma alcun consiglio di amministrazione al di fuori di quelli già annunciati".
La Consob aveva chiesto chiarimenti in merito alle notizie pubblicate oggi dal Corriere della sera e da Milano Finanza, secondo cui il progetto di spinn off sarebbe stato iscritto tra i punti all'odg della riunione del consiglio di amministrazione di Fiat il 21 aprile prossimo. La commissione di controllo sulle attività di Borsa avrebbe anche chiesto delucidazioni su ulteriori dettagli, come le ipotesi di una successiva quotazione di Fiat Auto. "Il commento di Fiat dovrebbe uscire senza indugio - ha sollecitato la Consob - e comunque prima della riapertura dei mercati, lunedì mattina"
Nei giorni scorsi, l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, a proposito del progetto di spin off dell'auto aveva risposto: "Lo spin off? E' un tormentone, ne parleremo il 21 aprile quando presenteremo il piano di sviluppo del gruppo".
(fonte repubblica.it)