martedì 9 marzo 2010

Benzina sempre più cara si sfiora l'1,4 € al litro

A una settimana esatta dall'ultimo rialzo, questa mattina Agip torna ad aumentare i prezzi di benzina e gasolio. A riversare sui listini gli aumenti di lunedì dei prezzi sul Mediterraneo sono oggi quattro compagnie, con la benzina che arriva a un passo da quota 1,4 euro al litro. Stando alla consueta rilevazione della 'Staffetta Quotidianà, da questa mattina i prezzi consigliati per la rete Agip sono di 1,394 euro/litro per la benzina (+1 centesimo) e di 1,221 euro/litro per il gasolio (+0,5 centesimi). Aumenta il prezzo della benzina anche per Q8 a 1,395 euro/litro (+1,3 centesimi). Per Shell il rialzo è su entrambi i prodotti: +0,2 centesimi sulla benzina a 1,397 euro/litro e +1,2 centesimi sul gasolio a 1,234 euro/litro. Infine, ritocco all'insù per Tamoil sul solo gasolio a 1,219 euro/litro (+0,4 centesimi). Alla chiusura di ieri i prezzi dei prodotti sul mercato del Mediterraneo, rileva 'Staffetta Quotidianà, hanno registrato un leggero rialzo in dollari/tonnellata ma, in virtù dell'apprezzamento dell'euro sul dollaro, risultano per l'Italia in leggero calo.

CONSUMATORI:«AUMENTO INGIUSTIFICATO» Gli aumenti dei prezzi dei carburanti sono «del tutto ingiustificati» e il governo dovrebbe intervenire contro le speculazioni. Lo sostengono Adusbef e Federconsumatori secondo cui con questi rialzi gli automobilisti pagano, per costi diretti ed indiretti, 171 euro annui in più. Le due associazioni ricordano che nel mese di gennaio il costo del petrolio si attestava, come in questi giorni, attorno agli 80 dollari al barile, e la benzina era venduta a circa 1,29 - 1,31 euro al litro. Questo dato, proseguono, va aggiornato tenendo contro delle variazioni euro/dollaro, pertanto è necessario aggiungere, sul prezzo industriale, un +4%. Alla luce di tale adeguamento, quindi, la benzina, oggi, dovrebbe costare attorno a 1,32 euro al litro: «La benzina, invece, non solo non è venduta a tale prezzo, ma addirittura aumenta oltre 1,39 euro al litro, con uno stacco di circa 6-7 centesimi rispetto al prezzo a cui si dovrebbe attestare. Se a tale sovrapprezzo si aggiungono gli ormai strutturali 3-4 centesimi di differenza tra la media del prezzo industriale in Europa e in Italia, i centesimi 'di troppò diventano ben 9-10 cent al litro». «Cosa aspetta il Governo ad intervenire?» si chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, che propongono l'emanazione di tre decreti: uno per bloccare le speculazioni; uno per istituire una Commissione di controllo sulla doppia velocità di adeguamento dei prezzi dei carburanti rispetto all'andamento del costo del petrolio; uno per avviare la completa liberalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, anche attraverso l'apertura della vendita nel canale della grande distribuzione.

(fonte leggo.it)