Stop ai «teoremi accusatori, accuse di collusione o anche peggio» sul fronte dei prezzi dei carburanti. A respingere gli attacchi delle associazioni dei consumatori è il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita, nella sua relazione annuale in cui sottolinea che «in 5.000-6.000 impianti», dove vengono offerti sconti di 5-6 centesimi al litro, già «paghiamo il carburante anche meno della media europea». De Vita ha spiegato che «solo il 10-12% del prezzo totale è in qualche modo nelle mani delle aziende». Il 90% di questo «serve però a coprire i costi del sistema distributivo che per una compagnia integrata sono sicuramente superiori rispetto a quelli di un operatore indipendente o pompa bianca». La concorrenza si gioca dunque «su pochi centesimi di euro. Quando perciò su un impianto tradizionale troviamo sconti di 5-6 centesimi euro/litro significa che paghiamo il carburante anche meno della media europea. Ed oggi su almeno 5.000-6.000 impianti questo è già possibile. Quello che non troviamo corretto è che ad ogni variazione in aumento, magari di pochi millesimi da parte di un solo operatore, si costruiscano teoremi accusatori, accuse di collusione o anche peggio. Alcune associazioni di consumatori sono addirittura arrivate ad auspicare le 'manette per i petrolierì. Forse - ha osservato - si è andati un pò oltre». Secondo De Vita, a dispetto delle polemiche quando i prezzi salgono, «nessuno o scarso rilievo viene invece dato alle fasi di discesa che ci sono state ed anche consistenti». Dai picchi del luglio 2008 a fine anno 2008 i prezzi della benzina sono infatti scesi «di quasi 38 centesimi mentre nella lunga fase di risalita partita ad inizio 2009 di neanche 20. Eppure - ha proseguito - si continua a dire che la benzina aumenta sempre e si è parlato di prezzi scandalo in un momento in cui i prezzi erano addirittura fermi da diverse settimane».
NUOVI RIALZI Nuova ondata di rialzi sulla rete carburanti. Dopo il passo in avanti di Agip registrato ieri, secondo il consueto rilevamento di Quotidiano Energia, da questa mattina Api-Ip, Esso, Q8 e Total hanno messo mano ai listini. Negli impianti Api-Ip il prezzo di riferimento della benzina è salito di 0,4 centesimi fino a 1,405 euro al litro, mentre il diesel è rimasto invariato a 1,264 euro. Esso ha ritoccato di 0,5 centesimi la verde, ora a 1,405 euro, e di 1 centesimo il gasolio, portandosi così a 1,267 euro/litro. Q8 ha affiancato Shell (fino a ieri da sola in cima) avanzando rispettivamente a 1,414 e 1,279 euro, con aumenti pari a 0,3 e 0,8 centesimi, mentre Total ha rialzato di 0,4 centesimi il solo diesel fino a 1,269 euro.
(fonte leggo.it)