Nessun cedimento della Germania alla Francia sulla riforma del Patto di stabilità, piuttosto è stata Parigi ad avvicinarsi alle posizioni di Berlino. Il portavoce del governo tedesco risponde così alle critiche apparse questa mattina sulla stampa, che sull'intesa di due giorni fa tra la cancelliera Angela Merkel ed il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno parlato di una 'resà della Germania, che avrebbe ceduto sull'automatismo delle sanzioni contro i Paesi recidivi nel violare le regole del Patto in cambio del sì di Parigi alla revisione dei Trattati dopo il 2013. «I francesi si sono avvicinati alle posizioni tedesche - ha sostenuto il portavoce, Steffen Seibert, in un incontro con i giornalisti - Per la prima volta, i francesi si sono messi d'accordo con i tedeschi per modificare il Trattato di Lisbona dopo il 2013», cosa che finora «non era necessariamente evidente». Seibert ha anche sottolineato come l'alternativa all'intesa franco-tedesca raggiunta lunedì a Deauville, a margine del vertice a tre con la Russia e mentre a Lussemburgo erano riuniti i ministri delle Finanze dell'Ue, «avrebbe potuto essere l'immobilismo ed il conflitto», dal momento che sulla linea rigorista della Germania erano schierati solo «altri tre Paesi» (Svezia, Finlandia e Paesi Bassi, ndr). «In Europa si arriva a buoni risultati solo se la Francia e la Germania sono sulla stessa linea», ha rivendicato infine il portavoce, ammettendo che occorrerà «un grande lavoro di persuasione» per convincere gli altri Paesi alle modifiche dei Trattati, necessarie per introdurre 'sanzioni politichè, come la sospensione dei diritti di voto in Consiglio, contro gli Stati che persisteranno nelle loro politiche di bilancio lassiste.
(fonte leggo.it)