Mediaset, venduto da Prisa per 976 mln
Quasi un miliardo di euro per comprare il canale spagnolo Cuatro. E' quanto sborsato da Telecinco, del gruppo Mediaset, per acquisire il network televisivo dal concorrente iberico Prisa, che edita anche il quotidiano "El Paìs", e per il 44% di Digital+. L'operazione, del valore di 976 milioni di euro, è stata messa a segno dalla stessa Telecinco insieme con Telefonica, secondo quanto ha comunicato la società spagnola.
Telecinco diventa Mediaset.es
Dopo questa acquisizione, Telecinco diventerà Mediaset.es, come ha annunciato il vicepresidente del gruppo Pier Silvio Berlusconi a Studio Aperto. "Abbiamo intenzione, e lo vedremo con gli altri soci nei prossimi mesi, di cambiare il nome e farla diventare Mediaset.es che vuol dire Mediaset Spagna". Così la società "sarà riconoscibile in maniera maggiore e più ricollegabile al nostro gruppo anche attraverso il nome".
I dettagli dell'accordo
Entrando nel dettaglio dell'affare, alle due società, Telefonica e Telecinco, andrà una quota pari al 22% del canale satellitare Digital+, secondo quanto ha comunicato Prisa alla Cnmv, la Consob spagnola. Quanto invece all'emittente generalista Cuatro, sarà assorbita interamente da Telecinco. Prisa diventa così il secondo azionista di Telecinco, con una quota del 17,3%, per un valore di mercato di 590 milioni di euro.
Prisa ha anche detto che entrerà con due consiglieri, uno dei quali vicepresidente, nel Cda di Telecinco. Mentre Telecinco e Telefonica parteciperanno nel Cda di Digital+ con due consiglieri ciascuno.
"Mediaset - conferma una nota di Cologno Monzese - annuncia che la controllata spagnola Telecinco, soddisfatte le condizioni sospensive cui era soggetta, ha acquisito il 22% di Dts Distribuidora de Television Digital SA ("Digital+") e il 100% del capitale azionario di Four Television Sau (Sogecuatro), titolare, tra gli altri, del canale free tv Cuatro".
"In particolare - si legge ancora nella nota -, Telecinco ha acquisito il 22% di Digital+ per un prezzo in contanti di 487.988.380 euro. Inoltre, Prisa ha apportato il 100% del capitale sociale di Sogecuatro ottenendo in cambio 73.401.870 di nuove azioni Telecinco, che rappresentano il 18,041% del capitale sociale. Dopo gli aggiustamenti di prezzo previsti nell'accordo quadro Telecinco/Prisa, il numero di azioni Telecinco detenute da Prisa sarà ridotto a un totale di 70.534.898, pari al 17,336% del capitale di Telecinco".
"Il gruppo Mediaset - si precisa - raggiunge così le dimensioni di primo operatore televisivo in Spagna. L'operazione contribuisce all'affermazione dell'industria italiana in Europa, rappresenta la volontà di investire delle aziende italiane anche in un momento economico non brillante e rafforza il ruolo centrale della tv generalista anche per il futuro".
La spagnola Cnn+ chiude i battenti
In seguito a questa acquisizione, la rete di informazioni spagnola Cnn+ cesserà le trasmissioni alla mezzanotte di martedì 28 dicembre, come ha comunicato il gruppo editoriale Prisa, dal quale la rete dipendeva.
La chiusura di Cnn+ deriva proprio dalla vendita da parte di Prisa del canale digitale terrestre Cuatro e dal 44% del bouquet a pagamento Digital+ a Telecinco: l'affare prevedeva infatti che Prisa potesse conservare un canale sul digitale terrestre "con il fine esclusivo di trasmettere informazioni", una opzione che sembrava salvaguardare Cnn+ ma che, dato l'alto livello di perdite della rete, il gruppo ha preferito non esercitare, lasciando il canale a Telecinco.
Secondo la stampa spagnola al posto della rete informativa, i cui dipendenti passeranno sotto Telecinco, dovrebbe venire trasmesso il programma che segue a orario continuato il "Gran Hermano", la versione spagnola del Grande Fratello.
Mediaset è l'azionista di controllo del gruppo televisivo spagnolo Telecinco, cui fa capo l'omonima rete televisiva, che iniziò a diffondere le sue trasmissioni nel 1990, e oggi è uno tra i gruppi tv più redditizi d'Europa.
Nessun particolare riflesso per il titolo alla Borsa di Milano, dove Mediaset è quotata a 4,5 euro, cioè come al momento dell'apertura delle contrattazioni.
(fonte tgcom.it)