Unicredit,"è stata decisione del board"
"La decisione di far rassegnare le dimissioni a Profumo non è stata di una persona ma del board". A spiegare così l'allontanamento dell'amministratore delegato di Unicredit è il presidente Dieter Rampl, che ha scritto una lettera ai dipendenti dell'istituto di credito all'indomani dell'uscita del numero uno. "E' stata il risultato di differenti vedute riguardo alla governance", ha aggiunto Rampl a proposito dell'addio di Profumo.
Rampl:"Profumo fuori per contrasti"
Nel messaggio Rampl afferma che Unicredit andrà avanti nelle sue strategie, concentrandosi sul rafforzamento della propria posizione sul mercato europeo senza perdere tempo "in discussioni su governance e struttura degli azionisti".
Nella lettera, Rampl aggiunge che il progetto "Banca unica" resta una "priorità", come peraltro esplicitato in mattinata anche dal vice amministratore delegato Roberto Nicastro.
Per la successione ad Alessandro Profumo non è esclusa una soluzione interna. "Stiamo cercando un candidato appropriato sia internamente che esternamente", spiega il presidente di Unicredit. "Decideremo presto sulla successione ad Alessandro Profumo, ma con grande diligenza", aggiunge Rampl.
Profumo ha lasciato la guida di Unicredit dopo 13 anni, lasciando le deleghe a Rampl, al termine di una giornata lunghissima culminata in un Cda di oltre quattro ore che ne ha sancito l'addio. Le tensioni con alcuni soci, in particolare con Fondazione Cariverona, sull'avanzata degli azionisti libici -- che hanno superato il 7,5% nel capitale della banca -- sono stati fatali a Profumo, che già lo scorso marzo aveva minacciato le dimissioni per le frizioni sul progetto di riorganizzazione del gruppo denominato "Banca Unica".
(fonte tgcom)