giovedì 17 giugno 2010

Vertice Ue, tassare le banche

Frattini: "Sarebbe un buon segnale"

I Paesi dell'Ue dovrebbero introdurre un "prelievo" sugli istituti finanziari per far sì che contribuiscano al costo della crisi. Questa la "necessità su cui il Consiglio Europeo concorda secondo quanto si legge nella bozza di conclusioni in discussione tra i capi di Stato. "Sarebbe un buon segnale" quello di "introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie" perché sono state spesso "veicolo di speculazioni",ha detto il ministro Frattini.

Il prelievo sulle banche, si sottolinea nella bozza di conclusioni, dovrebbe comunque essere parte di un quadro "credibile". Per i 27 occorre quindi portare avanti con "urgenza" la valutazione sulle caratteristiche del prelievo e le questioni relative a "condizioni di parità" nella sua applicazione. Il vertice chiede al proposito a Consiglio e Commissione di portare avanti i necessari approfondimenti e riferire nuovamente sulla questione al vertice che si terrà il prossimo ottobre.

Merkel: tassare chi ha messo a rischio il mercato
La cancelliera tedesca Angela Merkel non ha dubbi: "Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato", ha detto, sostenendo "l'idea sia di una tassa sulle banche sia di una tassa sulle transazioni finanziarie". Per la cancelliera, intervenuta al vertice dei leader della Ue a Bruxelles, "i mercati finanziari devono essere resi più responsabili". E così, allo studio del Consiglio europeo c'è proprio l'ipotesi di un "prelievo" sugli istituti finanziari perché contribuiscano al costo della crisi. Su questa necessità il Consiglio Europeo risulta concorde, secondo quanto si legge nella bozza di conclusioni all'ordine del giorno.

Il prelievo sulle banche, si sottolinea nel documento, dovrebbe comunque essere parte di un quadro "credibile". Per i 27 occorre portare avanti con "urgenza" la valutazione sulle caratteristiche del prelievo e le questioni relative a "condizioni di parità" nella sua applicazione. Il vertice chiede a Consiglio e Commissione di eseguire i necessari approfondimenti e riferire nuovamente in materia al vertice in programma in ottobre.

Frattini: tassazione banche, serve un quadro europeo
Sulla questione, ha detto Frattini, non si può lasciare che ogni Paese "preveda una misura di tassazione differente". Serve al riguardo un "quadro europeo" a cui fare riferimento, come ha sottolineato il ministro prima di riferire alle commissioni Esteri della Camera aggiungendo che in Italia "non abbiamo bisogno di tassare le banche e che hanno dimostrato di non essere sanguisughe". Rispondendo alle domande dei parlamentari, Frattini ha poi precisato che per la tassa sulle banche "uno dei parametri che si sta affrontando è come evitare di scaricare sul cliente l'effetto dell'eventuale prelievo che fosse deciso".

"Sì al prelievo sulle transazioni finanziarie"
Introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie a breve "sarebbe un buon segnale, ha poi detto Frattini, "perché sono il veicolo principale delle speculazioni".

Ok a sanzioni e incentivi collegati al risanamento
Il Consiglio europeo concorda sulla necessità di rafforzare la parte sia preventiva che correttiva del Patto di stabilità e crescita con possibili sanzioni o incentivi collegati al risanamento dei conti pubblici. L'apposita task force istituita a livello Ue dovrà quindi portare avanti i lavori su questo fronte "al fine di disporre di un sistema coerente e progressivo che assicuri condizioni di parità negli Stati membri". Si terrà debitamente conto, si legge nella bozza conclusiva, della situazione particolare degli Stati membri appartenenti alla zona euro e degli obblighi ai sensi dei Trattati.

Barroso: il taglio dei deficit non soffochi la crescita
Arriva un importante appello dal presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso: "Il taglio dei bilanci non deve soffocare la crescita", che "deve essere la nostra principale preoccupazione e la nostra priorità". Barroso ha quindi sottolineato gli sforzi compiuti dal Regno Unito per consolidare le sue finanze pubbliche: "Credo che Londra stia prendendo la giusta medicina per l'attuale situazione".

Attenzione alla sostenibilità del debito
Inoltre, nell'ambito delle procedure di sorveglianza sui bilanci pubblici deve essere data "un'importanza di gran lunga maggiore ai livelli di indebitamento e alla sostenibilità", come previsto inizialmente dal Patto di stabilità e di crescita, si legge ancora nel documento. Trova così conferma l'apertura alla richiesta italiana di tenere conto, nella valutazione della dinamica dei conti pubblici, non solo del debito pubblico ma anche di quello privato e in ogni caso di un dato aggregato che tenga conto di entrambi i fattori.

"Tutti gli Stati pronti a nuovi tagli, se necessario"
"Tutti gli Stati membri sono pronti, se necessario, a prendere misure aggiuntive per accelerare il risanamento di bilancio", si legge nel documento, dove si ricorda come "vari Stati membri hanno di recente rafforzato e concentrato nella parte iniziale il risanamento dei conti pubblici". Si legge inoltre che, nel mettere a punto nuove manovre, "la priorità dovrebbe essere data a strategie di risanamento dei conti pubblici favorevoli alla crescita e imperniate soprattutto sul contenimento della spesa. Il miglioramento del potenziale di crescita dovrebbe essere considerato fondamentale per agevolare il risanamento dei conti pubblici nel lungo termine".

(fonte tgcom.it)